2 Pallas: differenze tra le versioni
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| anomaliamedia=28,70166°
| velocità=17,89 [[chilometro|km]]/[[secondo|s]]
| dimensioni=
| massa=2,
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| magnitudineassoluta=4,13
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[[image:Simbolo_di_Pallas.jpg|100px|left|Antico simbolo associato all'asteroide 2 Pallas]]'''2 Pallas''' (in [[lingua italiana|italiano]] '''2 Pallade''') fu il primo [[asteroide]] scoperto dopo [[1 Ceres]] (e il primo individuato da un astronomo non professionista). Fu individuato da [[Heinrich Wilhelm Olbers]] il [[28 marzo]] [[1802]], dall'osservatorio privato al piano superiore della sua casa a [[Brema (città)|Brema]] ([[Germania]]), e da lui stesso battezzato così in onore di [[Pallade (Tritone)|Pallade]], nella [[mitologia greca]] figlia di [[Tritone (mitologia)|Tritone]]. Figura ambigua, Pallade era la compagna (o il compagno) di giochi della giovane [[Atena]], uccisa accidentalmente dalla dea. Per onorarne il ricordo, Atena eresse una statua a immagine e somiglianza di Pallade, il [[Palladio (mitologia)|Palladio]]; scelse inoltre di anteporre il nome dell'amica scomparsa al suo, per ricordarla in eterno. Secondo altre fonti, Pallade è l'[[epiteto]] dato alla dea Atena quale protettrice e guida assennata in guerra.
Pallas è il secondo
Pallas è attualmente il più grande corpo del Sistema Solare (salvo gli [[Oggetto trans-nettuniano|oggetti trans-nettuniani]]) la cui superficie non sia stata fotografata da sone spaziali o telescopi. E' anche il più grande corpo celeste ad avere un forma irregolare, questo significa che non è stato compresso dalla gravità in una forma sferica o ovoidale (a parte, forse, qualche oggetto trans-nettuniano).
Pallas, inoltre, ha parametri dinamici inusuali per un oggetto di tali dimensioni. La sua [[orbita]] è alquanto [[Inclinazione (orbita)|inclinata]] e piuttosto [[eccentricità|eccentrica]] malgrado sia situata nella parte centrale della Fascia principale.
Inolte, la sua [[inclinazione assiale]] è molto alta, intorno ai 70° (in effetti le stime variano da 56° a 81°). Questo significa che durante ogni estate e inverno di Pallas, larghe parti della sua superfice sono in costante illuminazione o in costante oscurità, per un tempo dell'ordine di un anno [[Terra|terrestre]]. Non si è riusciti a stabilire se la rotazione di Pallas è [[moto progrado e retrogrado|prograda o retrograda]], tuttavia uno dei poli punta all'incirca in direzione 5 h d'[[ascensione retta]], +6° di [[declinazione]], con un'incertezza di 25°.
La composizione di Pallas è unica, ma abbastanza simile a quella degli [[asteroidi di tipo B]].
Ci sono indicazioni che la composizione superficiale del pianetino sia molto simile al [[meteorite]] di [[Renazzo]], una [[condrite carbonacea]].
Pallas ha [[Occultazione|occultato]] una [[stella]] diverse volte. Precise misurazioni della durata delle occultazioni hanno permesso un'accurata determinazione del suo diametro.
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==Bibliografia==
* {{en}} J. D. Drummond and W. J. Cocke ''Triaxial ellipsoid dimensions and rotational pole of 2 Pallas from two stellar occultations'', Icarus, Vol. 78, pp. 323 (1989).
* {{en}} [http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=1990AJ.....99.1636D&db_key=AST&data_type=HTML&format=&high=431c3bcedc04879 D. W. Dunham et al ''The size and shape of (2) Pallas from the 1983 occultation of 1 Vulpeculae''], The Astronomical Journal, Vol. 99, pp. 1636 (1990).
* {{en}} [http://www.edpsciences.org/articles/aa/pdf/2001/03/aa10274.pdf?access=ok E. Goffin ''New determination of the mass of (2) Pallas''], Astronomy and Astrophysics, Vol. 365, pp. 627 (2001).
* D. L. Mitchell et al ''Radar observations of asteroids 1 Ceres, 2 Pallas, and 4 Vesta'', Icarus, Vol. 124, pp. 113 (1996).
* {{en}} [http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=1997M%26PS...32..503S&db_key=AST&data_type=HTML&format=&high=431c3bcedc11370|K. Sato et al ''Absorption bands near three micrometers in diffuse reflectance spectra of carbonaceous chondrites: Comparison with asteroids''], Meteoritics and Planetary Science, Vol. 32, pp. 503 (1997).
* {{en}} [http://aa.usno.navy.mil/hilton/ephemerides/asteroid_ephemerides.html James L. Hilton, ''U.S. Naval Observatory Ephemerides of the Largest Asteroids'' (1999)] The Astronomical Journal, Vol. 117 pp. 1077 (1999)
* {{en}} [http://www.cosis.net/abstracts/COSPAR04/02014/COSPAR04-A-02014.pdf E. V. Pitjeva, ''Estimations of Masses of the Largest Asteroids and the Main Asteroid Belt From Ranging to Planets, Mars Orbiters And Landers''] Solar System Resarch, Vol. 39 pp. 176 (2005)
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