Samassi: differenze tra le versioni

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Simboli
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Fatto storico di particolare importanza è l'inondazione del 17 novembre [[1898]] rimasta nella memoria popolare con la denominazione ''"S'Annu 'e s'unda"'' (L'anno dell'onda). L'esondazione arrecò gravissimi danni al paese, ma non provocò alcuna vittima tra gli abitanti. Questo fatto accrebbe la devozione [[Gemiliano da Cagliari|San Geminiano]] dei samassesi, che in tale data istituirono una festa votiva denominata "Santu Millaneddu".
 
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone del comune di Samassi sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del <ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?13888 |titolo= Samassi, decreto 2000-09-08 DPR, concessione di stemma e gonfalone |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 21 luglio 2022 }}}</ref>
{{citazione|Stemma d'azzurro, alla chiesa di San Gemiliano, d'argento, murata di nero, fondata in punta; al capo di rosso, caricato dalle nove [[Spiga di grano|spighe di grano]] d'oro, impugnate, legate d’azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.}}
IL gonfalone è un drappo di bianco.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
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Tra i luoghi di interesse del comune vanno citate la chiesa di San Giuseppe Patriarca, la chiesa di Santa Margherita di Antiochia, la chiesa campestre di Sant'Isidoro e Sant'Anna, infine la [[chiesa di San Geminiano (Samassi)|chiesa di San Geminiano]] (nei cui dintorni è stata ritrovata una delle poche [[Necropoli di Samassi|necropoli vandaliche]] della Sardegna), dell'XI secolo e intitolata al santo, la cui festa ricorre il 16 settembre (santu Millau).
 
Da segnalare inoltre la Chiesachiesa Parrocchialeparrocchiale della Beata Vergine di Monserrato, realizzata in blocchi di [[Tufo]] in stile [[Gotico spagnolo|gotico-aragonese]], risalente alla fine del 1500.
 
== Società ==
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È il culmine dei riti religiosi della [[Settimana santa|Settimana Santa]]. Di chiara tradizione spagnola, la cerimonia ricorda l’incontro tra il Cristo risorto e la Madonna, raffigurati da due simulacri lignei trasportati a spalla dai fedeli. Momento rituale particolarmente suggestivo proprio perché al di là delle connotazioni religiose mette l’accento sulla gioia della madre che ritrova il figlio perduto.
 
La cerimonia prende il via intorno alle 10:30 con due processioni che percorrono separatamente il paese, ciascuna recante una delle due statue. Alle 11 le due processioni convergono nella piazza principale del paese e si fermano a distanza per alcuni minuti. L’attesaL'attesa vuole ricordare lo stupore della Vergine al riconoscere il suo Figlio.
 
La statua della Vergine, che indossa un velo di pizzo nero, viene abbassata per tre volte a rappresentare un inchino. La terza volta il velo nero viene sostituito con uno bianco a rappresentare il passaggio dalla morte alla vita.
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==== Festa di Sant'Isidoro ====
Il primo sabato e la prima domenica dopo il 15 maggio, nell'oasi di Sant'Isidoro, si celebra la festa di [[Isidoro di Siviglia|Sant'Isidoro]] patrono degli [[Agricoltore|agricoltori]]. È la festa degli agricoltori, che sfilavano per le vie del paese in processione - un tempo con i carri tirati dai buoi e oggi coi moderni trattori - per attirare la benevolenza del santo sugli imminenti raccolti. Nel 2000 è stata ricostruit una nuova statua policroma fedele all’originale, e i festeggiamenti si concludono nell’Oasi di S.Isidoro. Nel piazzale della nuova chiesetta si alternano e si affiancano i rituali religiosi, la degustazione di piatti tipici, gli intrattenimenti con danze e musiche tradizionali.
 
==== Festa di Santa Margherita ====
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==== La festa di San Geminiano "sa festa manna" ====
[[Gemiliano da Cagliari|San Geminiano]] Martiremartire, in campidanese ''Santu Millanu'' è il patrono di Samassi, la cui festa è la più sentita del paese. San Geminiano si festeggia tre volte l'anno:
* Due domeniche dopo la Pasqua, col nome di ''Santu Millaneddu de su Beranu''
* Il 16 settembre, per la celebrazione patronale, che prevede quattro giorni di festa (dal 14 al 17, la festa dei riti religiosi inizia l'8 è dura 10 giorni). Dall'8 fino al 16 si celebrano le novene in onore del santo, con le varie messe ed il santo rosario tutti i giorni. Il 14 una processione si snoda nel paese, dalla parrocchia fino all'antica chiesetta portando in processione le reliquie del santo. Il 15 viene portato in processione il santo dalla chiesetta verso la parrocchia salutato da ''is arrepicus'' dalle millenarie campane e da ''is fuettus'', e, per un giorno il rione San Geminiano rimane “orfano” del suo santo. Il 16 è il culmine della festa, il rione San Geminiano si sveglia di buon mattino per addobbare con bandierine, tappeti antichi e fiori tutta la piazza, le stradine e la secolare chiesetta.