Samassi: differenze tra le versioni

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Simboli
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In periodo [[medievale]], il territorio di Samassi faceva parte della [[Curatorie|curatoria]] di Gippi, nel [[Giudicato di Cagliari]]. Alla caduta del giudicato ([[1258]]) entrò a far parte del dominio pisano, e dal [[1324]] passò sotto il dominio aragonese. Quando gli aragonesi nel [[1355]] tennero a Cagliari il primo parlamento sardo, Samassi vi inviò i propri rappresentanti. Successivamente divenne un feudo. Nel [[1736]] formò con Serrenti un marchesato, e il primo marchese fu Antonio Simon Squinto. Dai Simon la signoria passò ai Ricca di Castelvecchio, ai quali fu riscattato nel [[1839]] con la soppressione del sistema feudale.
 
Fatto storico di particolare importanza è l'inondazione del 17 novembre [[1898]] rimasta nella memoria popolare con la denominazione ''"S'Annu 'e s'unda"'' ("L'anno dell'onda"). L'esondazione arrecò gravissimi danni al paese, ma non provocò alcuna vittima tra gli abitanti. Questo fatto accrebbe la devozione a [[Gemiliano da Cagliari|Sansan Geminiano]] dei samassesi, che in tale data istituirono una festa votiva denominata "Santu Millaneddu".
 
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone del comune di Samassi sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica deldell'8 settembre 2000.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?13888 |titolo= Samassi, decreto 2000-09-08 DPR, concessione di stemma e gonfalone |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 21 luglio 2022 }}}</ref>
{{citazione|Stemma d'azzurro, alla chiesa di San Gemiliano, d'argento, murata di nero, fondata in punta; al capo di rosso, caricato dalle nove [[Spiga di grano|spighe di grano]] d'oro, impugnate, legate d’azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.}}
IL gonfalone è un drappo di bianco.