LSD: differenze tra le versioni

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== Usi terapeutici ==
L'LSD è stato ampiamente utilizzato negli anni '50 e '60 come coadiuvante per la psicoterapia; il suo utilizzo è però cessato con la messa al bando della sostanza.<ref>Stefano Canali, Terapie psichedeliche. Medicina delle tossicodipendenze, 2002, vol. 10, n.36-37</ref><ref name="Mac">{{cita libro|nome=J.R.|cognome=Maclean|titolo=The Use of LSD in Psychotherapy and Alcoholism|editore=Bobbs-Merrill|città=New York|pp=407-426|capitolo=LSD-25 and mescaline as therapeutic adjuvants|anno 1967}}</ref><ref>Ditman, K.S.; Bailey, J.J., "Evaluating LSD as a psychotherapeutic agent," pp.74–80</ref><ref>Hoffer, A., "A program for the treatment of alcoholism: LSD, malvaria, and nicotinic acid," pp. 353–402.</ref> Da quel momento la possibilità per i ricercatori di ottenere i permessi necessari alla ricerca è diventata estremamente difficile e onerosa. Solo recentemente ne è ricominciato lo studio sistematico nel trattamento di diverse patologie psichiatriche, in particolare ansia e depressione, specie nel contesto di patologie inguaribili o invalidanti, disturbi ossessivi, dolore cronico.<ref name=":3" /> Parte degli studi condotti negli ultimi anni sono stati promossi dalla "Multidisciplinary Association For Psychedelic Studies"<ref>https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24830183</ref>, associazione che sostiene, finanzia, diffonde informazioni scientificamente provate sull'uso terapeutico di sostanze psichedeliche come l'LSD e la [[psilocibina]], o entactogene come l'[[MDMA]].
 
La prima ricerca sistematica sull'LSD fu condotta presso la clinica psichiatrica dell’Università di Zurigo dallo studioso Stoll che somministrò ad individui sani e schizofrenici dosi minime (tra 0,02 e 0,13&nbsp;µg) di acido lisergico. La ricerca evidenziò l’emergere di stati mentali marcatamente euforici; in una pubblicazione del 1947 ipotizzò la possibilità di utilizzare questa potente [[sostanza psicoattiva]] come strumento di ricerca psichiatrica (Stoll, 1947).
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L'LSD, così come i funghi psilocibinici che contengono principi attivi dal simile meccanismo farmacologico come psilocibina, ha dimostrato un buon potenziale nella cura della [[cefalea a grappolo]]<ref name="pmid16801660">{{Cita pubblicazione|nome=RA.|cognome=Sewell|coautori=JH. Halpern; HG. Pope|anno=2006|mese=Jun|titolo=Response of cluster headache to psilocybin and LSD.|rivista=Neurology|volume=66|numero=12|pp=1920-2|doi=10.1212/01.wnl.0000219761.05466.43|pmid=16801660}}</ref>, risultato confermato anche in una ricerca effettuata nel 2011 da un team della facoltà di medicina di Harvard<ref>[http://news.sciencemag.org/sciencenow/2011/06/lsd-alleviates-suicide-headaches.html?ref=hp LSD Alleviates 'Suicide Headaches' - ScienceNOW<!-- Titolo generato automaticamente --> <span id="atom_broken_id_6" class="atom_response">404</span>] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110701071923/http://news.sciencemag.org/sciencenow/2011/06/lsd-alleviates-suicide-headaches.html?ref=hp |data=1º luglio 2011 }}</ref>.
 
Dal 2008 è in corso una sperimentazione in Svizzera riguardo all'uso di LSD per alleviare, con esperienze spirituali indotte, l'ansia da fine vita dei malati terminali. Nel 2013 è stato pubblicato il primo report clinico sulla sperimentazione, secondo cui avrebbe dato risultati molto positivi, anche a seguito di una sola somministrazione.<ref>{{Cita news|url=https://www.focus.it/scienza/salute/funghi-allucinogeni-per-chi-lotta-contro-il-cancro|titolo=Funghi allucinogeni per chi lotta contro il cancro|pubblicazione=Focus.it|accesso=13 ottobre 2017}}</ref> I risultati mostrano una diminuzione dei livelli di ansia e paura di morire,; lo studioso Gasser ha riportato che nei pazienti trattati ''"Ii rimpianti, le emozioni dolorose di quest’ultima fase della vita sono svanite".''<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.stateofmind.it/2017/02/lsd-effetti-impiego-allucinogeni/|titolo=LSD: gli effetti terapeutici e i possibili impieghi degli allucinogeni|pubblicazione=State of Mind|data=2017-02-12|accesso=2018-07-19}}</ref>
 
Nel 2014 all'Imperial College di Londra è stato avviato uno studio del potenziale terapeutico dell'LSD contro la depressione e le dipendenze su volontari umani, sotto la direzione dello studioso Robin Carhart-Harris.<ref>{{cita web|url=https://www.independent.co.uk/news/people/dr-robin-carhartharris-is-the-first-scientist-in-over-40-years-to-test-lsd-on-humans--and-youre-next-9667532.html|titolo=Dr Robin Carhart-Harris is the first scientist in over 40 years to test LSD on humans - and you're next}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Rafael G.|cognome=dos Santos|data=2016-6|titolo=Antidepressive, anxiolytic, and antiaddictive effects of ayahuasca, psilocybin and lysergic acid diethylamide (LSD): a systematic review of clinical trials published in the last 25 years|rivista=Therapeutic Advances in Psychopharmacology|volume=6|numero=3|pp=193-213|accesso=13 ottobre 2017|doi=10.1177/2045125316638008|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4910400/|nome2=Flávia L.|cognome2=Osório|nome3=José Alexandre S.|cognome3=Crippa}}</ref>
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Uno studio del 2015 pubblicato su ''Language, Cognition and Neuroscience''<ref name="semantic">{{cita web|url=http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/23273798.2016.1217030?journalCode=plcp21|titolo=Semantic activation in LSD: evidence from picture naming}}</ref> ha dimostrato che l'LSD può produrre una risemantizzazione dei concetti, con effetti positivi sulla creatività e un potenziale d'uso per il superamento della depressione cronica.<ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/science/2015/mar/05/psychedelic-drugs-like-lsd-could-be-used-to-treat-depression-study-suggests|titolo=Psychedelic drugs like LSD could be used to treat depression, study suggests}}</ref>
 
Sempre più consistenti nei risultati e nel numero sono gli studi che dimostrano gli effetti terapeutici dell'uso rigoroso e in ''setting'' psicoterapeutico controllato di sostanze psichedeliche come l'LSD anche in soggetti sani.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Katherine A.|cognome=MacLean|data=2011-11|titolo=Mystical Experiences Occasioned by the Hallucinogen Psilocybin Lead to Increases in the Personality Domain of Openness|rivista=Journal of psychopharmacology (Oxford, England)|volume=25|numero=11|pp=1453-1461|accesso=13 ottobre 2017|doi=10.1177/0269881111420188|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3537171/|nome2=Matthew W.|cognome2=Johnson|nome3=Roland R.|cognome3=Griffiths}}</ref> In un piccolo studio della durata di 12 mesi pubblicato nel 2014 da Gasser (assieme ad altri autori) si sono studiati gli effetti di una singola dose di LSD, rilevando effetti benefici duraturi sui livelli di ansia e qualità di vita percepita dei soggetti, confermando come la somministrazione in setting''setitng'' controllato sia sicura. Tali risultati sono stati poi confermati in uno studio simile pubblicato nel 2017, in cui si conclude che la somministrazione di una dose di 200&nbsp;μg di LSD in ''setting'' controllato è in grado di generare effetti positivi duraturi nella maggior parte dei soggetti, anche dopo 12 mesi dall'esperienza, e misurati come una attitudine maggiormente positiva, maggiore socievolezza e apertura sociale, maggior senso di benessere, senza però indurre cambiamenti nella personalità dei soggetti.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Yasmin|cognome=Schmid|data=16 settembre 2017|titolo=Long-lasting subjective effects of LSD in normal subjects|rivista=Psychopharmacology|accesso=13 ottobre 2017|doi=10.1007/s00213-017-4733-3|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28918441|nome2=Matthias E.|cognome2=Liechti}}</ref>
 
Un possibile meccanismo aalla base della sua azione terapeutica potrebbe risiedere nelle sue spiccate capacità neurotrofiche, in grado di rigenerare le connessioni nervose la cui alterazione è stata messa al centro di alcuni disturbi neuropsichiatrici.<ref>https://www.sciencealert.com/psychedelic-drugs-mdma-lsd-repair-broken-neural-networks-in-brain</ref> Altri suoi effetti potrebbero essere dovuti alla capacità di resettare l’attività elettrica alterata in alcune aree cerebrali, fatto già dimostrato per alcuni composti dalla simile attività farmacologica come la psilocina.
 
== Effetti indotti e collaterali ==
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=== Psicologici ===
Gli effetti a livello psicologico variano molto in base alla dose, alla sensibilità individuale e al ''setting'' (luogo e stato psicologico al momento della somministrazione). Consistono principalmente in alterazione della coscienza, euforia, perdita di consapevolezza e lucidità, riduzione dei riflessi psicofisici, alterazioni nella memoria a breve e lungo termine, sensazione di intensa beatitudine, emozioni amplificate (tuttavia non alterate), aumento dell'apprezzamento musicale<ref>{{Cita pubblicazione|nome=M.|cognome=Kaelen|data=October 2015|titolo=LSD enhances the emotional response to music|rivista=Psychopharmacology|volume=232|numero=19|pp=3607-3614|accesso=13 ottobre 2017|doi=10.1007/s00213-015-4014-y|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26257162|nome2=F. S.|cognome2=Barrett|nome3=L.|cognome3=Roseman}}</ref>; a dose media provoca allucinazioni geometriche e frattali, amplificazioni sensoriali, distorsione della consapevolezza del tempo, dello spazio e del sé (Leary parlava di ''ego loss'', perdita dell'io) ma contemporaneo senso di unione con l'ambiente circostante, percezione intensificata di suoni, colori, odori e sapori; in alcuni casi è riportata [[sinestesia (psicologia)|sinestesia]]. Queste sensazioni possono, in alcuni casi, causare ansia a causa del loro fortissimo impatto emotivo e rivelatorio.
Consumatori ed esperti concordano sul fatto che, essendo l'LSD un amplificatore delle percezioni interiori ed esteriori, il ''setting'' è decisivo nella definizione degli effetti: sensazioni e contesti piacevoli saranno amplificati così come sarà amplificato il peso di eventuali sensazioni e contesti spiacevoli.
 
Per quanto in passato si ritenesse che l'LSD potesse "slatentizzare" disturbi mentali preesistenti, secondo alcuni recenti studi l'uso di LSD non costituirebbe un fattore di rischio indipendente per la salute mentale;<ref name="PLOS">[http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0063972#abstract0 PLOS ONE: Psychedelics and Mental Health: A Population Study<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> tuttavia altri studi indicano che in soggetti predisposti o con patologie mentali latenti l'assunzione della sostanza possa predisporre allo sviluppo di patologie psichiatriche come psicosi persistenti e disturbi allucinatori persistenti.<ref name=":1" />
Il cosiddetto ''bad trip'', invece, pur generando ricordi che possono essere successivamente difficili da integrare, è di carattere momentaneo, poiché deriva da una sensazione negativa, interiore (legata al "set" – può capitare di realizzare aspetti della propria vita che possono non piacere) o causata da eventi esterni (legata al "''setting"'') che viene amplificata dallo psichedelico, rendendola dunque difficile da gestire. In tali casi gli operatori sociali consigliano il dialogo e il posizionamento del soggetto in un ambiente tranquillo e rilassato; in casi molto intensi la somministrazione di [[clorpromazina]] o [[benzodiazepine]] può attenuare le sensazioni negative.
 
Uno studio del 2016 pubblicato su ''Language, Cognition and Neuroscience'' ha dimostrato come l'LSD amplifica effettivamente i processi creativi stimolando le associazioni semantiche tra concetti.<ref name=semantic/>