Heinz Neumann: differenze tra le versioni
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Fu un dirigente del [[Partito Comunista di Germania]] (KPD) e suo rappresentante presso il [[Internazionale Comunista|Comintern]], caporedattore del quotidiano di partito ''[[Die Rote Fahne]]'' e membro del [[Reichstag (Repubblica di Weimar)|Reichstag]].
Dopo essere stato uno dei massimi dirigenti del KPD nel periodo 1928-1932, gli fu attribuita la responsabilità della scarsa efficacia della politica del partito di fronte all'impetuosa avanzata dei [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori|nazisti]], cosicché fu estromesso nel maggio 1932. Caduto in disgrazia, dopo essere stato esiliato insieme alla
La storiografia considera Neumann un capro espiatorio di errori condivisi con l'intera direzione del partito e il suo segretario [[Ernst Thälmann]], nonché con il Comintern e [[Stalin]].
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La conferenza ha assicurato l'unità ancora più salda del partito intorno al suo Comitato centrale, con il compagno Thälmann in testa<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Les communistes allemandes luttent pour la majorité du prolétariat|pubblicazione=Cahiers du Bolchévisme|volume=anno 7º|numero=22|data=15 novembre 1932|pp=1379-1387: 1387|lingua=fr|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k12727m/f3}}</ref>.}}
Inizialmente espatriato in [[Spagna]] nell'agosto 1933, dopo che il suo nome comparve nella prima lista di espatriati del Reich tedesco di quell'anno,<ref name="Liste" /> successivamente andò in [[Svizzera]], dove durante il suo soggiorno illegale fu accusato di aver tentato di dividere il partito insieme a Remmele. Arrestato dalla [[Polizia cantonale|polizia svizzera]] a [[Zurigo]] alla fine del 1934, rimase in prigione per sei mesi, prima di venire espulso in Unione Sovietica nel 1935. Fu arrestato nella notte tra il 26 e il 27 aprile 1937 e da quel momento la
Neumann era
== Valutazioni storiografiche ==
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