Bernardino Piñera Carvallo: differenze tra le versioni
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Sentendosi chiamato al sacerdozio entrò nel seminario di [[Santiago del Cile]] e nel [[1947]] conseguì la [[laurea]] in [[teologia]] presso la [[Pontificia università cattolica del Cile]].<ref name=A/>
Il 5 aprile [[1947]] fu ordinato [[presbitero]] per l'[[arcidiocesi di Santiago del Cile]] dal cardinale [[José María Caro Rodríguez]]. In seguito fu assessore generale della sezione cilena dell'[[Azione Cattolica]] e assessore nazionale della gioventù cattolica femminile. Dal [[1950]] al [[1953]] fu vice-rettore della Pontificia università cattolica del Cile.<ref name=A/><ref>{{cita web|url=
Nel [[1957]] venne nominato [[Cappellano di Sua Santità|cameriere segreto di Sua Santità]].<ref name=A/>
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Partecipò alla I assemblea generale ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] che ebbe luogo nella [[Città del Vaticano]] dal 29 settembre al 29 ottobre [[1967]] sul tema "La preservazione e il rafforzamento della fede cattolica, la sua integrità, il suo vigore, il suo sviluppo, la sua coerenza dottrinale e storica".<ref name=A/>
Nel settembre del [[1973]] diede protezione al sacerdote Wilfredo Alarcón, sopravvissuto a un tentativo di esecuzione da parte di agenti della dittatura di [[Augusto Pinochet]]. Piñera riuscì a far uscire il sacerdote dal paese che così poté trasferirsi in [[Argentina]] dove gestì una residenza nella parrocchia di [[Neuquén]] per cinque anni.<ref>{{cita web|url=
Il 28 dicembre [[1977]] [[papa Paolo VI]] accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi. Monsignor Piñera Carvallo l'aveva presentata per adempiere pienamente alla carica di segretario generale della Conferenza episcopale del Cile.<ref name=A/>
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