Effettuando il giro del perimetro della costruzione, possiamo notare ancora un grosso [[torre|torrione]] cilindrico ([[XIVdella prima metà del XV, secolo come attestato dallo stemma ancora presente sulla parte sommitale della torre come da ultimo notato<ref>{{Cita pubblicazione|autore=V. C. Galati|titolo=Templi a pianta centrale del XV secolo]]), uncome fulcri urbani e territoriali nella committenza degli Acquaviva d'Aragona. Il Tempietto di Santa Caterina ...,|rivista=ASUP - Annali di Storia dell'Urabnistica e del Paesaggio|volume=vol. 2014|numero=2, p.45}}</ref> . Il torrione infatti era stato dalla Letteratura considerato della fine del Trecento e attribuito in genere alla committenza dei Lussemburgo, ma in verità tutto ciò è smentito dalla presenza dello stemma Del Balzo-Orsini-Acquaviva. Sull'altro angolo è presente l'enorme [[bastione]] dodecagonale munito di merlatura per le bocche da fuoco, risalente alalla [[1460]]fine degli anni Novanta del Quattrocento. Più antichi, invece, risultano i tre massicci torrioni quadrati ([[XI secolo|XI]]-[[XII secolo]]), di cui il torrione maestro è di età [[Normanni|normanna]] e sorge su preesistenti mura [[megaliti]]che (per alcuni tratti ancora visibili), e qualche resto di finestre [[ogiva]]li e circolari. La porta d'ingresso, il muro di cinta del cortile e la pregevole galleria che gira nell'interno dell'atrio risalgono invece al [[1710]], anno in cui furono fatte costruire dalla contessa [[Dorotea Acquaviva]]. Sul lato di Piazza della Conciliazione sorge l'ingresso monumentale [[tardo barocco]].<ref>Appulus, p. 20</ref>