Espansione islamica: differenze tra le versioni

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Una prima crisi dell'Islam si ebbe tra il [[656]] e il [[661]] quando [[Alì]], cugino e genero di Muhammad, insorse contro il califfo [[Othman]], fondatore della dinastia [[umayyade]]. Entrambi vennero poco tempo dopo assassinati e dai loro seguaci si instaurò la frattuta tra [[sunniti]] (che riconoscono la ''[[Sunna]]'', gli scritti con detti e fatti del Profeta) e gli [[sciiti]] (che non riconoscono la ''Sunna'' né l'autorità califfale ma solo Alì quale legittimo successore di Maometto).
 
==La dinastia omayyade (661-750)==
{{vedi anche|Omayyadi}}
Furono i sunniti ad avere la meglio, ed essi fondarono un califfato ereditario spostando la capitale a [[Damasco]] nel [[661]]. Nella nuova capitale si abbandonarono molti dei costumi dei tempi nomadici, creando una corte che aveva come modello quella di Costantinopoli. Nacque un'[[arte islamica|arte]] ed una [[letteratura islamica]] vicina all'eclettismo bizantino, che portò a chiudere un occhio su alcuni questioni legate alla fede (come il fino ad allora scrupoloso divieto di raffiguarre esseri animati).
 
Durante l'epoca omayyade si continuarono le conquiste.
 
Al [[717]] risale l'assedio di [[Costantinopoli]], nel corso del quale fu però distrutta la flotta araba, impedendo temporaneamente l'espansione verso la penisola [[Balcani|balcanica]].