Robilante: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Fin dall'epoca [[Longobardi|longobarda]] vi operarono i monaci della potente [[abbazia di San Colombano|abbazia di San Colombano di Bobbio]] ed al suo ricco [[Feudo monastico di Bobbio|feudo reale ed imperiale monastico]]<ref>Valeria Polonio Felloni ''Il monastero di San Colombano di Bobbio dalla fondazione all'epoca carolingia''</ref><ref>Eleonora Destefanis ''Il Monastero Di Bobbio in Eta Altomedievale''</ref><ref>C. Cipolla - G. Buzzi ''Codice Diplomatico del Monastero di S. Colombano di Bobbio fino all'anno MCCVIII'' - Volumi I-II-III, in Fonti per la Storia d'Italia, Tipografia del Senato, Roma 1918</ref>, cui dipese l'[[Borgo San Dalmazzo#Storia: da "Pedona" a "Borgo San Dalmazzo"|abbazia di San Dalmazzo di Pedona]].
 
La piccola cittadina è caratterizzata da una chiesa dedicata a San Donato e dall'imponente campanile in pietra che prospettano la piazza principale. Dalla stessa piazza si può ammirare la cappella di Sant'Anna che sorge su una collina. Robilante presenta numerose cappelle alpestri e tra queste, si ricorda quella della Madonnina del Laghetto in località Piagge a quota 1343 m. A poca distanza dalla cappella si trova una Panchina Gigante (la numero 36) da cui si apprezza la vista di tutta Robilante e nelle giornate terse anche di Cuneo e della pianura circostante. Numerosi sono i sentieri per visitare le cappelle e godersi la natura delle montagne circostanti: i sentieri sono segnalati nella piazza principale del paese.