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Storia: popolazione
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=Storia=
Le prime fonti storiche risalgono al XII e XIII secolo negli scritti della principessa e storica bizantina [[Anna Comnena]] che si riferisce alla regione come altamente agricola e luogo di molte battaglie tra l'impero romano d'Occidente e quello d'Oriente<ref>{{Cita web|url=https://drive.google.com/file/d/1onYUPxS_Gy5_knfHyXMN4Xl9stC5otxM/view?usp=embed_facebook|titolo=Brunga, Lisa (2021). Kishat e Zadrimës deri në prag të kuvendit të (Accademia delle Scienze dell'Albania).|sito=Google Docs|accesso=2022-08-09}}</ref>. Nel 1281 il capostipite della famiglia [[Dukagjini (famiglia)|Dukagjini]] , ''dux'' Gjin Tanushi ( ''Ducam Ginium Tanuschium Albanensem'' ),  è registrato come governatore di porzioni di Zadrima, [[Gur i Zi|Guri i Zi]], [[Pult]], il castello di Sati , e altre terre intorno a [[Fan (Albania)|Fan]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Edmond|cognome=Malaj|data=2017-01-01|titolo=The Dukagjini family during the middle age. Geographic extension of the lands and some features|rivista=Studia Albanica|accesso=2022-08-09|url=https://www.academia.edu/45486380/The_Dukagjini_family_during_the_middle_age_Geographic_extension_of_the_lands_and_some_features}}</ref> . Gran parte di Zadrima e dei territori adiacenti tra le città di Alessio e Fan sarebbero stati di conseguenza ereditati dai [[Dukagjini (famiglia)|Dukagjini]], in particolare il ramo discendente da Tanush II Dukagjini.  Oltre ai Dukagjini, anche le famiglie nobili dei Blinishti e degli Zaharia possedevano terre a Zadrima. I Blinishti del XIII e XIV secolo inizialmente detenevano le terre tra Gjadër a ovest e Mali i Shejtit a est, Arst a nord e Ndërfanda a sud, con il loro centro a [[Blinisht]].  Nel XV secolo si narra che [[Zaharia (famiglia)|Koja Zaharia]] avesse ricevuto la signoria di [[Diocesi di Sapë|Sapa e Dagnum]] dal papato in seguito alla sua conversione al cattolicesimo romano dall'ortodossia serba nel 1414. Gli Zaharia avrebbero continuato a governare su gran parte di Zadrima durante il medioevo e spesso entrarono in controversie e conflitti sulla terra con i Dukagjini la cui influenza era stata principalmente limitata a Lezha e ai suoi dintorni . Zadrima e Alessio comunque già dalla fine del XIV secolo, ricaddero nella sfera di influenza della [[Repubblica di Venezia]].<ref name=":0" /> La Zadrima seguì poi la storia albanese della secolare occupazione ottomana, partecipando attivamente anche ai [[Storia dell'Albania#La rivolta di Scanderbeg|moti indipendentisti delle rivolte]] di [[Giorgio Castriota Scanderbeg|Scanderbeg]], fino all'indipendenza dell'Albania nel 1912.<ref name=":0" />
 
=Popolazione=
LaPur se oggi radicata in una profonda unitarietà e senso di comunità, la storia demografica di Zadrima è fatta di eterogeneità e diversità per quanto riguarda le origini geografiche. L'antica popolazione della regione, discendente dagli abitanti e dalle comunità medievali di Zadrima, è in gran parte diminuita e rappresenta una percentuale trascurabile delledella famiglieodierna modernepopolazione. Ad esempio, nelNel diciassettesimo secolo nel villaggio di Mjeda rimasero solo una manciata di famiglie autoctone, come quella di ''Lazër Mati Koja'' che discendeva dalla vecchia famiglia Zaharia attraverso il figlio di Koja, Leka . L'occupazione ottomana della regione ha provocato lo spopolamento di massa e ill'emigrazione movimento fuorida Zadrima, spiegandocosa che spiega la grande riduzione della popolazione nativa della regione. Dal XVI e XVII secolo in poi Zadrima verrà ripopolata da un certo numero di famiglie e confraternitecomunità provenienti dalla Malesia[[Malësia]] .  Esempi includono un certo numero di confraternite di ''Gjatore'' , un quartiere di Kallmet, i cui antenati arrivarono da Vukël a Kelmend ,  così come i ''Lazër-Ilaj'' di Pistull che si ritiene provenissero da Hoti . Numerose famiglie di Mirdita e Pukasi stabilirono anche a Zadrima per la loro vicinanza alla regione, che offriva migliori condizioni di vita grazie al suo terreno pianeggiante. Avrebbero avuto luogo anche migrazioni da altri territori vicini, esempi tra cui gli ''Imeraj'' di Paçram che discendevano dai ''Çelaj'' di Bushat e i ''Ranxa'' di Pistull che arrivavano da Melgushë .