Mignanego: differenze tra le versioni
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[[File:Mignanego-panorama.jpg|thumb|left|upright=1.8|Veduta panoramica dell'alta valle del torrente [[Riccò]] (sulla destra il [[passo dei Giovi]], al centro in primo piano la frazione di Montanesi, a sinistra si notano i due viadotti dell'[[autostrada A7 (Italia)|autostrada A7]]).]]
Il comune di Mignanego ha origini antichissime; era attraversato dalla [[via Postumia]], che raggiungeva il [[passo della Bocchetta]] (772 m s.l.m.) percorrendo il crinale tra le valli dei torrenti [[Riccò]] e Verde. La strada romana tanto importante per lo spostamento di truppe e merci verso il nord non seguiva l'attuale tragitto, ma sul passo della Bocchetta deviava a destra percorrendo il tracciato attuale che giunge alla zona denominata Pian di Reste e proseguendo sulla costa raggiunge l'abitato alessandrino di [[Fraconalto]], l'antica Fiaccone. Fraconalto ebbe notevole importanza appunto nel [[Medioevo|periodo medievale]] e studiosi hanno trovato documenti secondo i quali si dice che vi fossero quasi 100 forni<ref>Affermazione del professor [[Massimo Quaini]], docente di Geografia storica all'[[Università di Genova]]</ref> in grado di soddisfare le esigenze dell'imponente traffico verso la [[pianura Padana]]. Non esistono certezze sul numero esatto dei forni, ma il numero indicato indica di certo una grande attività in zona. Si ricorda inoltre la presenza di un monastero poco oltre i pianori di Pian di Reste, centro di culto e assistenza ai viandanti
Di particolare importanza storica la piccola frazione di Costagiutta, l'antica Costaiota, e Paveto nominata in alcuni documenti come Paverio. Pare che già nell'XI secolo vi fosse traccia di questa frazione con poche abitazioni, ma già con una chiesa e un prelato. Invece attorno all'Ottocento pare che una prima scuola fosse attiva a Costagiutta.
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