Il frumento è specie poco esigente nei confronti del fosforo,; le dosi di questo nutriente da apportare con la concimazione dipendono fondamentalmente dalle disponibilità del terreno in fosforo assimilabile rilevate dall'analisi chimica. La dotazione di fosforo assimilabile del terreno può ritenersi normale quando soddisfi le esigenze di tutte le colture della rotazione, a cominciare da quelle più esigenti. In questo caso la quantità di P<sub>2</sub>O<sub>5</sub> da apportare per il cereale deve limitarsi alla restituzione della quota che sarà effettivamente asportata dalla coltura. Quando la dotazione risulti insufficiente occorre procedere a "concimazioni di arricchimento", aumentando da 1,5 a 2,5 volte i quantitativi corrispondenti agli esporti colturali per il numero di anni necessari a portare il terreno su un livello di sufficienza per tutte le colture dell'avvicendamento. Per il frumento seminato su terreno non lavorato o preparato con una lavorazione minima, la dose di fosforo spettante deve essere anticipata aggiungendola a quella stabilita per la coltura precedente.