Python bivittatus: differenze tra le versioni
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=== Dieta ===
Come tutti i serpenti, il pitone birmano è [[carnivoro]]. La sua dieta consiste principalmente di uccelli e mammiferi, ma comprende anche anfibi e rettili. È un predatore d'agguato che trascorre la maggior parte del tempo rimanendo fermo nascosto nel sottobosco, aspettando che la preda si avvicini, per poi colpire.<ref name=":04">{{cita pubblicazione | autore = Secor SM, Diamond J | titolo = Adaptive responses to feeding in Burmese pythons: pay before pumping | rivista = The Journal of Experimental Biology | volume = 198 | numero = Pt 6 | pp = 1313–25 | data = giugno 1995 |doi=10.1242/jeb.198.6.1313 | pmid = 7782719 | url = https://jeb.biologists.org/content/198/6/1313 }}</ref> Il serpente afferra la sua preda con i suoi denti aguzzi, per poi avvolgerla con il suo corpo uccidendola per costrizione.<ref>{{Cita web| data= febbraio 2016|autore=Szalay J |titolo=Python Facts|url=https://www.livescience.com/53785-python-facts.html|accesso=17 marzo 2021|sito=livescience.com|lingua=en}}</ref> Una volta accertatosi che la preda abbia smesso di respirare, l'animale inghiotte la sua preda intera. Spesso l'animale si avvicina alle
La risposta digestiva dei pitoni birmani a prede così grandi li ha resi una specie modello per la fisiologia digestiva. Il suo stile di caccia d'agguato è caratterizzato da lunghi periodi di digiuno tra i pasti, e la maggior parte dei pitoni birmani si nutrono in genere una volta al mese o due, ma possono rimanere a digiuno anche fino a 18 mesi.<ref name=":04"/> Poiché i tessuti digestivi sono energeticamente costosi da mantenere, sono sottoregolati durante i periodi di digiuno per risparmiare energia quando non sono in uso.<ref name=":22">{{cita pubblicazione |autore=Starck JM, Beese K | titolo = Structural flexibility of the intestine of Burmese python in response to feeding | rivista = The Journal of Experimental Biology | volume = 204 | numero = Pt 2 | pp = 325–35 | data= gennaio 2001 |doi=10.1242/jeb.204.2.325 | pmid = 11136618 | url = https://jeb.biologists.org/content/204/2/325 }}</ref> Un pitone a digiuno ha un volume e un'acidità ridotti dello stomaco, una massa intestinale ridotta e un volume cardiaco "normale". Dopo aver ingerito la preda, l'intero apparato digerente subisce un massiccio rimodellamento, con rapida ipertrofia dell'intestino, produzione di acido gastrico e aumento del 40% della massa del ventricolo del cuore per alimentare il processo digestivo.<ref>{{cita pubblicazione | url=http://jeb.biologists.org/cgi/reprint/211/24/3767?maxtoshow=&HITS=10&hits=10&RESULTFORMAT=&author1=secor&andorexacttitle=and&andorexacttitleabs=and&andorexactfulltext=and&searchid=1&FIRSTINDEX=0&sortspec=relevance&resourcetype=HWCIT |titolo=Digestive physiology of the Burmese python: broad regulation of integrated performance | editore = Jeb.biologists.org |data=15 dicembre 2008 |doi=10.1242/jeb.023754 |accesso= 9 agosto 2012| cognome1=Secor | nome1=Stephen M. | rivista=Journal of Experimental Biology |volume=211 | numero=24 | pp=3767–3774 |pmid=19043049 }}</ref> Durante la digestione, anche il consumo di ossigeno del serpente aumenta drasticamente, aumentando con le dimensioni del pasto da 17 a 40 volte il suo tasso di riposo.<ref name=":04"/> Questo drammatico aumento è il risultato del costo energetico del riavvio di molti aspetti del sistema digestivo, dalla ricostruzione dello stomaco e dell'intestino tenue alla produzione di acido cloridrico da secretare nello stomaco. La produzione di acido cloridrico è una componente significativa del costo energetico della digestione, poiché la digestione di prede intere richiede che l'animale venga scomposto senza l'uso dei denti, sia per masticare che per lacerare la preda in pezzi più piccoli. Per compensare, una volta che la preda è stata ingerita, i pitoni birmani iniziano a produrre grandi quantità di acido per rendere lo stomaco abbastanza acido da trasformare il cibo solido in semi-liquido, in modo che possa passare attraverso l'intestino tenue e subire il resto del processo digestivo.
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