Ignazio Florio jr: differenze tra le versioni

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=== Carriera ===
[[File:Busto di Vincenzo Florio junior - Flickr - Rino Porrovecchio.jpg|thumb|Busto di Vincenzo Florio junior di [[Rino Porrovecchio]]]]
Fu uno dei promotori dell'''[[Esposizione nazionale italiana del 1891|''Esposizione Nazionale]]'' a Palermo nel [[1891]] che doveva dimostrare a tutti un'immagine della Sicilia moderna e laboriosa. In quegli anni Palermo fu veramente una capitale europea: nel giro di pochissimi anni si arricchì di un grandissimo numero di ville e palazzi liberty, fiorirono le arti e anche la musica aveva trovato il suo tempio nel monumentale [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele|Teatro Massimo]] progettato dai Basile e fortemente voluto da [[Ignazio Florio]] che volle realizzare a Palermo uno dei più grandi Teatri lirici d'Europa, secondo solo all'[[Opera di Parigi]].
 
Agli inizi del Novecento, allorché lo Stato italiano iniziò a tagliare le convenzioni con la [[Flotte Riunite Florio|Società di navigazione Florio]], concentrando a [[Genova]] le attività della [[Navigazione Generale Italiana|S.N.I.]], Ignazio, nel tentativo di rimodernare e ampliare i cantieri navali di Palermo, considerati fatiscenti e inadeguati, si imbarcò in un'opera di dimensioni grandiose che erose l'intero capitale dei Florio portandolo ad un progressivo disfacimento culminato nell'assorbimento da parte della [[Banca Commerciale Italiana]], maggiore creditrice, delle azioni della S.N.I..