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{{Citazione|Serenissimi Signori e Padroni. Noi infrascritti Podestà e Consiglieri della magnifica Comunità di Brugnato facciamo fede, et in parolla di verità attestiamo etiam con giuramento toche la S. Scritture in mano dell'infrascritto notaio ed atuario di questa Corte secolare qualmente l'eletione del vicario generale capitolare di questa Chiesa Cattedrale di Brugnato seguita in la persona del signor Giovanni Bertuzzi, canonico in detta Chiesa, non si poteva, né puole meglio impiegarla, havendo esso tutte le qualità che si ricercano dal Sacro Concilio di Trento, prima per essere egli il decano del Capitolo di non mediocre fra i canonici di questo Capitolo scienza, instrutto del modo di governare questa Diocesi per haver per spatio d'anni 22 e più esercitato l'ufficio di cancelliere di questa Corte Vescovile, sempre con ogni sodisfatione dei vescovi et altri, e finalmente dotato di buoni costumi e qualità, e perché habbiamo inteso che un tal signor Canonico Giovanni Francesco Vassalo d'Oneglia, e prete Domenico Andrea Piuma genovese solamente canonico titolare, e che non risiede in questa Chiesa si siino oposti contro ogni ragione alla di lui elletione sotto protesta di frivolissime ragioni. Preghiamo le Serenissime SS. VV. come nostri padri e padroni operare se farà bisogno appresso dell'Ill.mo e Rev.mo Signor Cardinale Durazzo, o sia suo Rev.mo Signor Vicario Generale che non si levi da detto signor Canonico Bertuzzi detto ufficio di vicario non potendo, come abbiamo detto, meglio essere impiegata detta carica, perché il Vassali non è sudito delle SS. VV. Serenissime e non ha le qualità che si trovano in detto Bertuzzi}}
 
ConCaduta la Repubblica genovese e con la dominazione [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]] Brugnato rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento del Vara, con capoluogo Levanto, nell'ambito della [[Repubblica Ligure]]. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, il territorio di Brugnato rientrò poi nel II cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Mesco e dal 1803 centro principale del IV cantone di Godano nella Giurisdizione del Golfo di Venere. Annesso al [[Primo Impero francese]], dal 13 giugno 1805 al 1814 Brugnato venne inserito nel [[Dipartimento degli Appennini]].
 
NelCaduto l'impero napoleonico e dopo il [[Congresso di Vienna]] del 1814, nel 1815 fu inglobatoincluso nella [[provincia di Levante]] del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], così come stabilì il [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861.
<br>Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel IV mandamento di [[Sesta Godano|Godano]] del [[circondario di Levante]] facente parte della [[provincia di Genova]] prima e, con l'istituzione nel 1923, della [[provincia della Spezia]] poi.
 
Nel 1817 una grave carestia in Brugnato provocò fame e morbo pernicioso, mietendo numerose vittime fra la popolazione. Brugnato fu soccorsa dalla marchesa Giovanna Cattaneo e dall'Amministratore Apostolico card. Giuseppe Spina. A tal proposito, onde evitare la diffusione contagiosa di cotanto morbo pernicioso, da parte del capo anziano Nicolò Guani si stabilirono piantoni di guardia alle diverse entrate della diocesi. Nel 1818 il raccolto fu abbondante.
 
<br>Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel IV mandamento di [[Sesta Godano|Godano]] del [[circondario di Levante]] facente parte della [[provincia di Genova]] prima e, con l'istituzione nel 1923, della [[provincia della Spezia]] poi.
 
Al 1956 risalgono gli ultimi aggiustamenti al territorio comunale con l'accorpamento della frazione di Bozzolo dopo il suo distacco dal territorio di [[Zignago]]<ref>{{Cita legge italiana|tipo = DPR|anno = 1956|mese = 03|giorno = 16|numero = 630}}</ref>.
 
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 Brugnato ha fatto parte della [[Comunità montana della Media e Bassa Val di Vara]] e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008<ref>[http://www.federalismi.it/ApplOpenFilePDF.cfm?artid=10598&dpath=document&dfile=15072008190233.pdf&content=LIGURIA,+L.R.+n.+24/2008,Disciplina+di+riordino+delle+comunit%C3%A0+montane,+disposizioni+per+lo+sviluppo+della+cooperazione+intercomunale+e+norme+a+favore+dei+piccoli+comuni+-++-++-+ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008]</ref>, ha fatto parte fino al 2011 della [[Comunità montana Val di Vara]].
 
Il 25 ottobre 2011 una violenta perturbazione ha colpito il levante ligure (bassa e media [[val di Vara]], [[val di Magra]] e [[Cinque Terre]]) e la [[Lunigiana]] ([[provincia di Massa-Carrara]])<ref name="Alluvione2011">{{cita web|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2011/10/26/AOV3uDHB-bilancio_ufficiale_dispersi.shtml|titolo=Fonte dal sito del quotidiano ligure de Il Secolo XIX|accesso=26 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111028013453/http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2011/10/26/AOV3uDHB-bilancio_ufficiale_dispersi.shtml|dataarchivio=28 ottobre 2011|urlmorto=sì}}</ref> con esondazioni, danni, vittime e dispersi in diverse località del territorio ligure e toscano. Tra i comuni più colpiti c'è anche Brugnato dove l'esondazione del [[Vara (fiume)|fiume Vara]] ha provocato molteplici danni alle abitazioni, alle attività commerciali e ai collegamenti stradali<ref name="RepubblicaGenova">{{cita news|url=http://genova.repubblica.it/dettaglio-news/18:27/4058378|titolo=Maltempo: La Spezia, danni gravissimi a strutture ed edifici/ |data= 28 ottobre 2011 |pubblicazione= la Repubblica Genova.it |accesso=29 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304123438/http://genova.repubblica.it/dettaglio-news/18:27/4058378|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>.