Gian Paolo Dulbecco: differenze tra le versioni

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Segue un periodo di lavoro appartato nel quale affronta il tema delle ''Città invisibili''.
 
Sempre più rare sono le sue esposizioni personali secondo un’aspirazione all’invisibilitàa eun alriservato silenzio dell’opera in contrapposizione alla corrente spettacolarizzazione dell’arte.
<br>È artista i cui lavori, in genere contenuti nelle dimensioni<ref>B.Segre: ''Un altro aspetto che balza agli occhi è la misura dell'opera di Dulbecco che è in un certo senso la misura della [[predella]], dei piccoli dipinti a corollario'', Annuali d'arte ISART, Milano, 1983.</ref> <ref>Valerio P.Cremolini: ''E' artista di opere il cui formato è inversamente proporzionale alla ricchezza di contenuto'', Attimi, Ed. il Porticciolo, La Spezia, 2022</ref>e spesso costruiti sulla [[sezione aurea]], dalla critica sono stati accostati ai modi del [[Realismo magico]]<ref>C.Caserta: ''Pittore dalle narrazioni meditate e colte, in anni di impegno ha saputo far convergere in spazialità proprie della Metafisica e del Realismo magico ambiti espressivi e dimensioni cognitive che oltrepassano la soglia della realtà'', 2002</ref>.