Christopher Browning: differenze tra le versioni

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Nuova pagina: {{Bio |Nome = Christopher Robert |Cognome = Browning |Sesso = M |LuogoNascita = Durham |LuogoNascitaLink = Durham (Carolina del Nord) |GiornoMeseNascita = 22 maggio |AnnoNascita = 1944 |LuogoMorte = |GiornoMeseMorte = |AnnoMorte = |Epoca = |Attività = storico |Nazionalità = statunitense |PostNazionalità =, professore emerito di storia all'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill (UNC). Specialista dell'Olocausto, Browning è noto per il suo lavor...
 
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Browning ha insegnato alla Pacific Lutheran University dal 1974 al 1999 e alla fine è diventato un Distinguished Professor. Nel 1999 si è trasferito all'UNC per accettare la nomina a Frank Porter Graham Professor of History e nel 2006 è stato eletto Fellow dell'American Academy of Arts and Sciences.<ref name=AAAS>{{Cita web|titolo=Book of Members, 1780–2010: Chapter B|url=http://www.amacad.org/publications/BookofMembers/ChapterB.pdf|editore=American Academy of Arts and Sciences|accesso=June 21, 2011}}</ref> Dopo essersi ritirato dall'UNC nel 2014, è diventato professore in visita presso l' Università di Washington a Seattle.<ref>{{Cita web |cognome=Johnson |nome=Eric W. |titolo=UW Welcomes Visiting Professor Christopher Browning |url=https://history.washington.edu/news/2015/10/28/uw-welcomes-visiting-professor-christopher-browning |editore=University of Washington |data=October 28, 2015}}</ref>
 
Browning ha agito come perito in diversi processi relativi all'Olocausto, incluso il secondo processo di Ernst Zündel (1988) e Irving v Penguin Books Ltd (2000).<ref>{{Cita libro |cognome=Browning |nome=Christopher R. |curatore=J. K. Roth, E. Maxwell, M. Levy, W. Whitworth |titolo=Remembering for the Future The Holocaust in an Age of Genocide |anno=2001 |editore=Palgrave Macmillan |città=New York |ISBN=978-0-333-80486-5 |pp=773–778 |doi=10.1007/978-1-349-66019-3_49 |capitolo=Historians and Holocaust Denial in the Courtroom }}</ref>
 
== Biografia ==
Nato a Durham, nella Carolina del Nord, Browning è cresciuto a Chicago, dove suo padre era professore di filosofia alla Northwestern University e sua madre era un'infermiera. Ha conseguito la laurea in storia presso l' Oberlin College nel 1967 e la laurea magistrale, sempre in storia, presso l' Università del Wisconsin–Madison (UW) nel 1968. Ha poi insegnato per un anno alla St. John's Military Academy e per due anni ad Allegheny Collegio. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso la UW nel 1975 per la tesi "Referat D III of Abteilung Deutschland and the Jewish Policy of the German Foreign Office 1940–1943". Quello è diventato il suo primo libro,La''The soluzioneFinal finaleSolution eand ilthe ministeroGerman degliForeign esteri tedescoOffice: unoA studiostudy diof Referat D III diof Abteilung Deutschland, 1940–43'' (1978).<ref name=archives/><ref name=cv>{{Cita web |titolo=Christopher R. Browning CV |url=https://history.sites.unc.edu/files/2018/06/Browning.pdf |editore=University of North Carolina at Chapel Hill |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200224220010/https://history.sites.unc.edu/files/2018/06/Browning.pdf}}</ref>
 
Browning ha sposato Jennifer Jane Horn il 19 settembre 1970 e ha avuto due figli: Kathryn Elizabeth e Anne DeSilvey.<ref>{{Cita web| url = https://www.encyclopedia.com/arts/educational-magazines/browning-christopher-r-1944#:~:text=PERSONAL%3A%20Born%20May%2022%2C%201944,%3A%20Kathryn%20Elizabeth%2C%20Anne%20DeSilvey.| titolo = Browning, Christopher R. 1944– {{!}} Encyclopedia.com}} </ref>
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== Opera ==
=== Uomini ordinari ===
Browning è meglio conosciuto per il suo libro del 1992 ''Ordinary Men: Reserve Police Battalion 101 and the Final Solution in Poland'', uno studio dell'unità di riserva 101 dell'Ordnungspolizei (Polizia dell'ordine) tedesca,<ref>The title is a nod to Raul Hilberg to whom the book is dedicated; see Hilberg (2003), ''The Destruction of the European Jews'', p. 992: "Ordinary men were to perform extraordinary tasks."</ref> che ha commesso massacri e rastrellamenti di ebrei per la deportazione innei Campicampi di sterminio nazisti nella Polonia occupata dai tedeschi nel 1942. La conclusione del libro, influenzato in parte dai famosi esperimenti di Milgram resi popolari negli anni '70, fu che gli uomini dell'Unità 101 uccisero per obbedienza all'autorità e alla pressione deia cui erano parisottoposti.<ref>Browning, Christopher R. (1998) [1992]. ''Ordinary Men : Reserve Police Battalion 101 and the Final Solution in Poland''. New York: Harper Perennial, p.&nbsp;171ff. {{isbn|978-0060995065}}</ref>
 
Come presentato nello studio, gli uomini dell'Unità 101 non erano ardenti nazisti ma normali uomini di mezza età di origine operaia provenienti da Amburgo, che erano stati arruolati ma ritenuti non idonei al servizio militare regolare. Dopo il loro ritorno nella Polonia occupata nel giugno 1942, agli uomini fu ordinato di terrorizzare gli ebrei nei ghetti durante l'[[operazione Reinhard]] e di compiere massacri di ebrei polacchi (uomini, donne e bambini) nelle città di Józefów e Łomazy.<ref>Browning 1998, pp. 44, 58.</ref> In altri casi, veniva loro ordinato di uccidere un certo numero di ebrei in una città o in una zona, di solito aiutati da Trawnikis. Il comandante dell'unità una volta diede ai suoi uomini la possibilità di rinunciare se lo trovassero troppo difficile, ma meno di 12 uomini lo fecero in un battaglione di 500.<ref>Browning 1992, p. 57.</ref> Browning fornisce prove a sostegno dell'idea che non tutti gli uomini erano odiosi antisemiti. Include la testimonianza di uomini che hanno affermato di aver implorato di essere liberati dall'incarico e di essere collocati altrove. In un caso, due padri hanno affermato di non poter uccidere i bambini e quindi hanno chiesto di ricevere un altro lavoro. Browning racconta anche di un uomo che ha chiesto il suo rilascio, l'ha ottenuto ed è stato promosso una volta tornato in Germania.
 
Ordinary Men ha ottenuto molti consensi, ma è stato criticato da Daniel Goldhagen per aver perso quella che ha definito una cultura politica specificamente tedesca, caratterizzata da " antisemitismo eliminazionista " nel causare i genocidi nazisti. In una recensione su The New Republic nel luglio 1992, Goldhagen ha definito Ordinary Men un libro che fallisce nella sua interpretazione centrale.<ref>Goldhagen, Daniel Jonah (July 13/20, 1992). [https://web.archive.org/web/20140714142605/http://business.highbeam.com/4776/article-1G1-12322370/ordinary-men-reserve-police-battalion-101-and-final "The Evil of Banality", Review of Christopher Browning, ''Ordinary Men: Police Reserve Battalion 101 and the Final Solution in Poland'']. ''The New Republic'', pp. 49–52.</ref> Il controverso libro di Goldhagen del 1996 Hitler's Willing Executioners è stato in gran parte scritto per confutare Browning, ma finì per essere criticato molto di più.<ref>Shatz, Adam (April 8, 1998). Much of Goldhagen's 1996 book was concerned with the same Order Police battalion, but with very different conclusions. On April 8, 1996, Browning and Goldhagen discussed their differences during a symposium hosted by the United States Holocaust Memorial Museum. Browning's book recognizes the impact of the unending campaign of antisemitic propaganda, but it takes other factors into account, such as fear of breaking ranks, desire for career advancement, a concern not to be viewed as weak, the effect of state bureaucracy, battlefield conditions and peer-bonding. Goldhagen does not acknowledge the influence of these variables.[http://www.slate.com/articles/news_and_politics/high_concept/1998/04/goldhagens_willing_executioners.html "Goldhagen's willing executioners: the attack on a scholarly superstar, and how he fights back"]. ''Slate''.</ref>
 
=== Irving contro Lipstadt ===
Quando David Irving ha citato in giudizio Deborah Lipstadt per diffamazione nel 1996, Browning è stato uno dei principali testimoni della difesa. Un altro storico, Robert Jan van Pelt, scrisse un rapporto sulle camere a gas del campo di concentramento di Auschwitz, e Browning scrisse un rapporto sulle prove per lo sterminio degli ebrei.<ref>{{Cita libro |cognome=Evans |nome=Richard J. |titolo=Telling Lies about Hitler |editore=Verso |anno=2002 |ISBN=1-85984-417-0 |p=35}}</ref> Durante la sua testimonianza e un controinterrogatorio di Irving, Browning ha contrastato il suggerimento di Irving secondo cui l'ultimo capitolo dell'Olocausto doveva ancora essere scritto (il che implica che c'erano motivi per dubitare della sua realtà) dicendo: "Stiamo ancora scoprendo cose su l' Impero Romano. Non c'è un ultimo capitolo nella storia."<ref>[[D. D. Guttenplan|Guttenplan, D. D.]] (2001). ''The Holocaust on Trial''. New York: W. W. Norton, p. 210.</ref>
 
Browning ha contrastato l'argomento di Irving secondo cui l'assenza di un ordine scritto del Führer da parte di Adolf Hitler di compiere il genocidio degli ebrei europei costituiva una prova contro la storia standard dell'Olocausto. Browning sostenne che un tale ordine non avrebbe mai dovuto essere scritto poiché Hitler aveva quasi certamente rilasciato dichiarazioni ai suoi principali subordinati indicando i suoi desideri riguardo agli ebrei, il che rendeva irrilevante la questione di un ordine scritto esistente.<ref>Guttenplan 2001, p. 211.</ref> Browning ha testimoniato che diversi esperti della Germania nazista ritengono che non ci fosse un ordine scritto del Führer per la " soluzione finale della questione ebraica", ma che nessuno storico dubita della realtà del genocidio nazista.<ref>Guttenplan 2001, p. 212.</ref> Browning notò che il discorso segreto di Hitler ai suoi Gauleiters il 12 dicembre 1941 alludeva al genocidio come alla "soluzione finale".<ref>Guttenplan 2001, pp. 212–213.</ref>
 
Browning ha respinto l'affermazione di Irving secondo cui non esistevano informazioni statistiche affidabili sulla dimensione della popolazione ebraica prebellica in Europa o sui processi di uccisione. Browning ha affermato che l'unico motivo per cui gli storici discutono se cinque o sei milioni di ebrei furono uccisi durante l'Olocausto era la mancanza di accesso agli archivi nell'ex Unione Sovietica.<ref>Guttenplan 2001, p. 213.</ref>
 
=== L'interpretazione dell'Olocausto ===
Browning è un "funzionalista moderato" nel dibattito sulle origini dell'Olocausto e si concentra sulla struttura e l'istituzione del Terzo Reich, piuttosto che sulle intenzioni e sugli ordini di Hitler. Il funzionalismo vede lo sterminio degli ebrei come l'improvvisazione e la radicalizzazione di un regime policratico.<ref>{{Cita web |url=http://www.ushmm.org/m/pdfs/Publication_OP_1996-01.pdf |titolo=The "Willing Executioners" / "Ordinary Men" Debate |editore=United States Holocaust Memorial Museum |data=8 aprile 1996 |accesso=15 giugno 2014 |autore=Daniel J. Goldhagen |autore2=Christopher R. Browning |autore3=Leon Wieseltier |altri=Introduction by Michael Berenbaum |pp=1/48}}</ref> Browning ha sostenuto che la Soluzione Finale era il risultato della " radicalizzazione cumulativa " (per usare l'espressione di Hans Mommsen ) dello Stato tedesco, soprattutto quando si trovava di fronte al "problema" autoimposto di tre milioni ( per lo più ebrei polacchi), che i nazisti avevano imprigionato nei ghettitra il 1939 e il 1941. L'intenzione era quella di far espellere verso est quegli e altri ebrei residenti nel Terzo Reich una volta scelta una destinazione. Browning ha sostenuto che la frase "Soluzione finale alla questione ebraica", usata per la prima volta nel 1939, significava fino al 1941 una "soluzione territoriale". Gli sviluppi militari della seconda guerra mondiale e le guerre per il territorio all'interno della burocrazia tedesca fecero perdere all'espulsione la sua vitalità in modo tale che nel 1941 i membri della burocrazia furono disposti a tollerare l'omicidio di massa di ebrei.<ref>Browning, Christopher (1985). "La décision concernant la solution finale", in ''Colloque de l.Ecole des Hautes Etudes en sciences sociales, L.Allemagne nazie et le génocide juif''. Paris: Gallimard-Le Seuil, p. 19.</ref>
 
Browning divide i funzionari del governo generale della Polonia occupata in due fazioni. I "produzionisti" preferivano utilizzare gli ebrei dei ghetti come fonte di lavoro schiavo per aiutare con lo sforzo bellico. Gli "attrizionisti" preferivano lasciarli morire di fame e morire di malattia. Allo stesso tempo, ci furono lotte tra lo Schutzstaffel (SS) e Hans Frank, il governatore generale della Polonia occupata. Le SS favorirono il " Piano Nisko/Lublin " per creare una "riserva ebraica" a Lublino, nella Polonia occupata, in cui tutti gli ebrei della Grande Germania, della Polonia e dell'ex Cecoslovacchiaverrebbe espulso. Frank era contrario al "Piano di Lublino" sulla base del fatto che le SS stavano "scaricando" ebrei nel suo territorio. Frank e Hermann Göring desideravano che il governo generale diventasse il " granaio " del Reich e si opposero ai piani di pulizia etnica di Heinrich Himmler e Arthur Greiser in quanto economicamente dirompenti.<ref name="Rees, Lawrence pages 148-149">Rees, Lawrence (1999). ''The Nazis: A Warning from History'', London: The New Press, pp. 148–149.</ref>
 
Un tentativo di risolvere le difficoltà in una conferenza tra Himmler, Göring, Frank e Greiser nella tenuta di Karinhall di Göring il 12 febbraio 1940 fu affondato a maggio, quando Himmler mostrò a Hitler un promemoria, "Alcuni pensieri sul trattamento della popolazione aliena nell'est," il 15 maggio 1940, che Hitler definì "buono e corretto".<ref>Rees 1999, p. 149.</ref> Il promemoria di Himmler, che chiedeva di espellere tutti gli ebrei dell'Europa governata dai tedeschi in Africa, riducendo i polacchi a una "classe operaia senza leader" e l'approvazione di Hitler del promemoria portò, come notò Browning, a un cambiamento nella politica tedesca in occupò la Polonia secondo le linee suggerite da Himmler.<ref name="Rees, Lawrence pages 148-149"/> Browning ha definito la disputa Göring/Frank-Himmler/Greiser un perfetto esempio di come Hitler incoraggiasse i suoi subordinati a impegnarsi in battaglie tra loro senza decidere per una politica o per l'altra, ma alludendo alla politica che voleva.<ref>Rees 1999, p. 150</ref>