Worldbuilding: differenze tra le versioni

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In alcuni casi le opere di più autori sono ambientate nello stesso [[:en:Shared universe|mondo condiviso]]; un [[universo immaginario]] specificatamente creato per questo scopo. Esempi in tal senso sono l'[[universo espanso]] di [[Guerre stellari]] e l'[[universo lovecraftiano]].<ref name="Oxford dictionary" />
 
Il worldbuilding è sfruttato da molteplici forme multimediali, tra cui letteratura, opere teatrali, film, programmi televisivi, videogiochi, fumetti, figurine e altro ancora.<ref>{{Cita libro |curatore=Mark J.P. Wolf |titolo=Exploring Imaginary Worlds: Essays on Media, Structure, and Subcreation|anno=2020 |editore=Routledge |ISBN=978-0367558475 |url=https://www.routledge.com/Exploring-Imagina-ry-Worlds-Essays-on-Media-Structure-and-Subcreation/Wolf/p/book/9780367558475# }}</ref>.
 
 
== Storia ==
 
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== Diffusione ==
IlPrima che il campo dei ''media studies'' esistesse nel mondo accademico, il processo di creazione di mondi immaginari fu discusso e teorizzato da scrittori come [[George MacDonald]], [[J. R. R. Tolkien]], [[Dorothy L. Sayers]], e [[C. S. Lewis|C.S. Lewis]] e successivamente analizzato da un punto di vista pratico in guide per gli scrittori come ''How to Write Science Fiction and Fantasy'' di [[Orson Scott Card]] (1990) o ''World-building: A Writer’s Guide to Constructing Star Systems and Life-Supporting Planets'' di Stephen L. Gillett (1995).<ref name="Building Imaginary Worlds" />
 
L'8 marzo 1939 [[J. R. R. Tolkien]], coniò ufficialmente il termine "''sub-creation"'' (letteralmente, «creare sotto») durante il suo intervento alla [[:en:Andrew_Lang_Lecture|conferenza Andrew Lang]] presso l'[[Università di St Andrews]], che fu pubblicato otto anni dopo nel suo saggio ''[[:en:On Fairy-Stories|On Fairy-Stories]]''.<ref>{{Cita libro|titolo=Tolkien: On Fairy-Stories|autore=Verlyn Flieger|autore2=Douglas A. Anderson|anno=2014|editore=HarperCollins|ISBN=978-0007582914}}</ref> Con "sotto-creazione" Tolkien, che era cattolico, intende la capacità di creare un mondo all'interno della creazione ''ex nihilo'' di Dio. Il mondo della creazione divina è il mondo primario, mentre il mondo sotto-creato è conosciuto come mondo secondario o immaginario.<ref name="Building Imaginary Worlds" />
 
<small>L'8 marzo 1939 [[J. R. R. Tolkien]], coniò ufficialmente il termine "''sub-creation"'' (letteralmente, «creare sotto») durante il suo intervento alla [[:en:Andrew_Lang_Lecture|conferenza Andrew Lang]] presso l'[[Università di St Andrews]], che fu pubblicato otto anni dopo nel suo saggio ''[[:en:On Fairy-Stories|On Fairy-Stories]]''.<ref>{{Cita libro|titolo=Tolkien: On Fairy-Stories|autore=Verlyn Flieger|autore2=Douglas A. Anderson|anno=2014|editore=HarperCollins|ISBN=978-0007582914}}</ref> Con "sotto-creazione" Tolkien, che era cattolico, intende la capacità di creare un mondo all'interno della creazione ''ex nihilo'' di Dio. Il mondo della creazione divina è il mondo primario, mentre il mondo sotto-creato è conosciuto come mondo secondario o immaginario.<ref name="Building Imaginary Worlds" /></small>
 
A partire dagli anni '60, i mondi immaginari furono studiati da un punto di vista filosofico, che considera lo status ontologico dei mondi immaginari, la natura del loro funzionamento e la loro relazione con il mondo reale. Gli scritti filosofici sui mondi immaginari considerano principalmente questioni di linguaggio, e fanno per la maggior parte riferimento alla letteratura, trascurando così i mondi immaginari di natura audiovisiva; lacuna che venne colmata dai ''media studies''.
<ref name="Building Imaginary Worlds" />