Christopher Browning: differenze tra le versioni

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Browning ha insegnato alla Pacific Lutheran University dal 1974 al 1999. Nel 1999 si è trasferito all'UNC per accettare la nomina a ''Frank Porter Graham Professor of History'' e nel 2006 è stato eletto ''Fellow'' dell'[[American Academy of Arts and Sciences]].<ref name=AAAS>{{Cita web|titolo=Book of Members, 1780–2010: Chapter B|url=http://www.amacad.org/publications/BookofMembers/ChapterB.pdf|editore=American Academy of Arts and Sciences|accesso=21 giugno 2011|lingua=en}}</ref> Dopo essersi ritirato dall'UNC nel 2014, è diventato professore presso l'[[Università del Washington]] a Seattle.<ref>{{Cita web |cognome=Johnson |nome=Eric W. |titolo=UW Welcomes Visiting Professor Christopher Browning |url=https://history.washington.edu/news/2015/10/28/uw-welcomes-visiting-professor-christopher-browning |editore=University of Washington |data=28 ottobre 2015|lingua=en}}</ref>
 
Browning è stato nominato perito in diversi processi relativi all'Olocausto, incluso il secondo processo di [[Ernst Zündel]] del 1988 e il processo [[Irving v Penguin Books Ltd|Irving vs Penguin Books Ltd]] del 2000.<ref>{{Cita libro |cognome=Browning |nome=Christopher R. |curatore=J. K. Roth, E. Maxwell, M. Levy, W. Whitworth |titolo=Remembering for the Future The Holocaust in an Age of Genocide |anno=2001 |editore=Palgrave Macmillan |città=New York |ISBN=978-0-333-80486-5 |pp=773–778 |doi=10.1007/978-1-349-66019-3_49 |capitolo=Historians and Holocaust Denial in the Courtroom |lingua=en}}</ref>
 
== Biografia ==
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== Opera ==
=== Uomini ordinari ===
Browning è meglio conosciuto per il suo libro del 1992 ''Ordinary Men: Reserve Police Battalion 101 and the Final Solution in Poland'', uno studio delsul [[Polizei-Bataillon 101]] (Riserva di polizia battaglione 101) dell'[[Ordnungspolizei]] tedesca,<ref>Il titolo è un cenno a Raul Hilberg a cui il libro è dedicato; {{Cita libro|autore=Raul Hilberg|anno=2003|titolo=The Destruction of the European Jews|p=992|citazione=Ordinary men were to perform extraordinary tasks.|lingua=en}}</ref> unità che fu protagonista dei massacri e dei rastrellamenti degli ebrei per la deportazione nei campi di sterminio nazisti nella Polonia occupata dai tedeschi nel 1942. La conclusione del libro, influenzato in parte dal famoso [[esperimento di Milgram]] molto popolare negli anni '70, fu che gli uomini dell'Unità 101 uccisero per obbedienza all'autorità e alla pressione a cui erano sottoposti.<ref>{{Cita libro|cognome=Browning|nome=Christopher R.|anno=1998|annooriginale=1992|titolo=Ordinary Men : Reserve Police Battalion 101 and the Final Solution in Poland|città=New York|editore=Harper Perennial|p=171ff|ISBN=978-0060995065|lingua=en|cid=CRB1998}}</ref>
 
Come presentato nello studio, gli uomini dell'Unità 101 non erano ardenti nazisti ma normali uomini di mezza età di estrazione operaia provenienti da Amburgo, in principio arruolati ma ritenuti non idonei al servizio militare regolare. Dopo il loro ritorno nella Polonia occupata nel giugno 1942, agli uomini fu ordinato di terrorizzare gli ebrei nei ghetti durante l'[[operazione Reinhard]] e di compiere massacri di ebrei polacchi (uomini, donne e bambini) nelle città di Józefów e Łomazy.<ref>{{Cita|Browning|pp. 44, 58|CRB1998}}.</ref> In altri casi, fu loro ordinato di uccidere un certo numero di ebrei in una città o in una zona, di solito aiutati dai cosiddetti [[Trawnikimänner|Trawniki]]. In una occasione, il comandante dell'unità diede ai suoi uomini la possibilità di rinunciare se il compito fosse considerato troppo difficile, ma meno di 12 uomini lo fecero in un battaglione di 500.<ref>{{Cita|Browning|p. 57|CRB1998}}.</ref> Browning fornisce le prove a sostegno dell'idea che non tutti gli uomini erano odiosi antisemiti, oltre la testimonianza degli uomini che affermarono di aver implorato di essere liberatiesonerati dall'incarico e di essere ricollocati altrove. In un caso, due padri affermarono di non poter uccidere i bambini e quindi chiesero di ricevere un altro compito. Browning racconta anche di un uomo che chiese il congedo, dopo averlo ottenuto fu promosso una volta tornato in Germania.
 
''Ordinary Men'' ottenne molti consensi, ma fu criticato da [[Daniel Goldhagen]] per aver perso quella che definì la cultura politica specificamente tedesca, caratterizzata dall'"antisemitismo eliminazionista" nel causare i genocidi nazisti. In una recensione su ''The New Republic'' nel luglio 1992, Goldhagen ha definito ''Ordinary Men'' un libro che fallisce nella sua interpretazione centrale.<ref>{{Cita web|autore=Daniel Jonah Goldhagen |data=13-20 luglio 1992 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714142605/http://business.highbeam.com/4776/article-1G1-12322370/ordinary-men-reserve-police-battalion-101-and-final |titolo="The Evil of Banality", Review of Christopher Browning, ''Ordinary Men: Police Reserve Battalion 101 and the Final Solution in Poland''|editore=The New Republic|pp=49–52}}</ref> Il controverso libro di Goldhagen del 1996 ''Hitler's Willing Executioners'' fu in gran parte scritto per confutare le tesi di Browning, ma finì per essere criticato molto di più.<ref>Shatz, Adam (April 8, 1998). Gran parte del libro di Goldhagen del 1996 riguardava lo stesso battaglione della ''Ordnungspolizei'' traendo conclusioni molto diverse. L'8 aprile 1996, Browning e Goldhagen discussero le loro tesi differenti durante un convegno ospitato dallo [[United States Holocaust Memorial Museum]]. Il libro di Browning riconosce l'impatto dell'interminabile campagna di propaganda antisemita prendendo in considerazione altri fattori, come la paura di rompere i ranghi, il desiderio di avanzamento di carriera, la preoccupazione di non essere visto come debole, l'effetto della burocrazia statale, le condizioni del campo di battaglia e il ''peer-bonding''. Goldhagen al contrario non riconosce l'influenza di queste variabili. {{Cita web|url=http://www.slate.com/articles/news_and_politics/high_concept/1998/04/goldhagens_willing_executioners.html |titolo=Goldhagen's willing executioners: the attack on a scholarly superstar, and how he fights back |editore=Slate}}</ref>
 
=== Irving contro Lipstadt ===
Quando [[David Irving]] ha citatocitò in giudizio [[Deborah Lipstadt]] per diffamazione nel 1996, Browning è statofu uno dei principali testimoni della difesa. Un altro storico, [[Robert Jan van Pelt]], scrisse un rapporto sulle camere a gas del campo di concentramento di Auschwitz, e Browning scrisse un rapporto sulle prove per lo sterminio degli ebrei.<ref>{{Cita libro |cognome=Evans |nome=Richard J. |titolo=Telling Lies about Hitler |editore=Verso |anno=2002 |ISBN=1-85984-417-0 |p=35}}</ref> Durante la sua testimonianza e unil controinterrogatorio di Irving, Browning ha contrastato il suggerimento di Irving secondo cui l'ultimo capitolo dell'Olocausto doveva ancora essere scritto affermando:"Stiamo ancora scoprendo nuove realtà sull'Impero Romano. Non c'è un ultimo capitolo nella storia."<ref>{{Cita libro|autore=D. D. Guttenplan|anno=2001|titolo=The Holocaust on Trial|città=New York|editore=W. W. Norton|p=210|cid=DDG2001}}</ref>
 
Browning contrastò l'argomentola tesi di Irving secondo cui l'assenza di un ordine scritto del Führer di compiere il genocidio degli ebrei europei costituiva una prova contro la storia dell'Olocausto. Browning sostenne che un tale ordine non avrebbe mai dovutopotuto essere scritto poiché Hitler aveva quasi certamente rilasciato dichiarazioni ai suoi principali subordinati indicando i suoi desideri riguardo agli ebrei, il che rendeva irrilevante la questione di un ordine scritto esistente.<ref>{{Cita|Guttenplan|p. 211|DDG2001}}</ref> Browning ha testimoniatotestimoniò che diversi esperti della Germania nazista ritengono che non ci fosse un ordine scritto del Führer per la "soluzione finale della questione ebraica", ma che nessuno storico dubita della realtà del genocidio nazista.<ref>{{Cita|Guttenplan|p. 212|DDG2001}}</ref> Browning notò che il discorso segreto di Hitler ai suoi Gauleiter del 12 dicembre 1941 alludevasi riferì al genocidio come alla "soluzione finale".<ref>{{Cita|Guttenplan|pp. 212–213|DDG2001}}</ref>
 
Browning ha respintorespinse l'affermazione di Irving secondo cui non esistevanoesistessero delle informazioni statistiche affidabili sulla dimensione della popolazione ebraica prebellica in Europa o sui processi di uccisione. BrowningAffermò ha affermatoanche che l'unico motivo per cui gli storici discutono sedella morte di cinque o sei milioni di ebrei furono uccisi durante l'Olocausto erafosse per la mancanza di accesso agli archivi nelldell'ex Unione Sovietica.<ref>{{Cita|Guttenplan|p. 213|DDG2001}}</ref>
 
=== L'interpretazione dell'Olocausto ===
Browning è un "funzionalista moderato" nel dibattito sulle origini dell'Olocausto e si concentra sulla struttura e l'istituzione del Terzo Reich, piuttosto che sulle intenzioni e sugli ordini di Hitler. Il funzionalismo vede lo sterminio degli ebrei come l'improvvisazione e la radicalizzazione di un regime policratico.<ref>{{Cita web |url=http://www.ushmm.org/m/pdfs/Publication_OP_1996-01.pdf |titolo=The "Willing Executioners" / "Ordinary Men" Debate |editore=United States Holocaust Memorial Museum |data=8 aprile 1996 |accesso=15 giugno 2014 |autore=Daniel J. Goldhagen |autore2=Christopher R. Browning |autore3=Leon Wieseltier |altri=Introduction by Michael Berenbaum |pp=1-48}}</ref> Browning ha sostenuto che la Soluzione Finale era il risultato della "radicalizzazione cumulativa" (per usare l'espressione di [[Hans Mommsen]]) dello Stato tedesco, soprattutto quando si trovava di fronte al "problema" autoimposto, di tre milioni di ebrei per lo più polacchi, che i nazisti avevano imprigionato nei ghetti tra il 1939 e il 1941. L'intenzione era quella di espellere verso est gli ebrei residenti nel Terzo Reich una volta trovata una destinazione. Browning ha sostenuto che la frase "Soluzione finale alla questione ebraica", usata per la prima volta nel 1939, significava fino al 1941 una "soluzione territoriale". Gli sviluppi militari della seconda guerra mondiale e le guerre per il territorio all'interno della burocrazia tedesca fecero perdere all'espulsione la sua vitalità in modo tale che nel 1941 i membri della burocrazia furono disposti a tollerare l'omicidio di massa di ebrei.<ref>{{Cita libro|cognome=Browning|nome=Christopher|anno=1985|titolo=La décision concernant la solution finale|opera=Colloque de l.Ecole des Hautes Etudes en sciences sociales, L.Allemagne nazie et le génocide juif|città=Paris|editore=Gallimard-Le Seuil|p=19}}</ref>
 
Browning divide i funzionari del governo generale della Polonia occupata in due fazioni. I "produzionisti" preferivano utilizzare gli ebrei dei ghetti come fonte di lavoro schiavo per aiutare con lo sforzo bellico. Gli "attrizionisti" preferivano lasciarli morire di fame e morire di malattia. Allo stesso tempo, ci furono lotte tra le SS e [[Hans Frank]], il governatore generale della Polonia occupata. Le SS favorirono il [[Piano Nisko]] per creare una "riserva ebraica" a Lublino, nella Polonia occupata, in cui tutti gli ebrei della Grande Germania, della Polonia e dell'ex Cecoslovacchia sarebbero stati espulsi. Frank era contrario al piano sulla base del fatto che le SS stavano "scaricando" gli ebrei nel suo territorio. Hans Frank e [[Hermann Göring]] desideravano che il [[Governatorato Generale]] diventasse il "granaio" del Reich e si opposero ai piani di pulizia etnica di [[Heinrich Himmler]] e [[Arthur Greiser]] in quanto economicamente dirompenti.<ref name="Rees, Lawrence pages 148-149">{{Cita libro|cognome=Rees|nome=Lawrence|anno=1999|titolo=The Nazis: A Warning from History|città=Londra|editore=The New Press|pp=148–149|cid=RL1999}}</ref>
 
Il tentativo di risolvere le difficoltà in una conferenza tra Himmler, Göring, Frank e Greiser nella tenuta di Karinhall di Göring nel 12 febbraio 1940, fu abbondonato a maggio, quando Himmler mostrò a Hitler un promemoria, "Alcuni pensieri sul trattamento della popolazione aliena nell'est", del 15 maggio 1940, che Hitler definì "buono e corretto".<ref>{{Cita|Rees|p. 149|RL1999}}.</ref> Il promemoria di Himmler, che chiedeva di espellere tutti gli ebrei dell'Europa governata dai tedeschi in Africa, riducendo i polacchi a una "classe operaia senza leader" e l'approvazione di Hitler del promemoria portò, come notò Browning, a un cambiamento nella politica tedesca in Polonia secondo le linee suggerite da Himmler.<ref name="Rees, Lawrence pages 148-149"/> Browning ha definito la disputa Göring/Frank-Himmler/Greiser un perfetto esempio di come Hitler incoraggiasse i suoi subordinati a impegnarsi in battaglie tra loro senza decidere per una politica o per l'altra, ma alludendo alla politica che voleva.<ref>{{Cita|Rees|p. 150|RL1999}}.</ref>