Il piccolo principe: differenze tra le versioni
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Il piccolo principe racconta che, nel viaggiare per lo spazio, ha conosciuto personaggi che gli hanno insegnato molte cose. La cura per la sua rosa l'ha fatto soffrire molto, perché spesso ha mostrato un carattere difficile. Ora che è lontano, egli scopre piano piano che le ha voluto bene, e che anche lei gliene voleva, ma che non si capivano. Il piccolo principe, proveniente dall'asteroide B-612, aveva bisogno di una pecora per farle brucare gli arbusti di [[baobab]] prima che crescessero troppo e soffocassero il suo pianeta.
[[File:BevinFront.jpg|thumb|La Bevin House di Long Island, una delle residenze dove il libro fu scritto nell'estate e autunno del 1942.]]
Visitando ciascun pianeta dall'asteroide 325 al 330 il piccolo principe se ne va con l'idea che i grandi siano ben strani. Nel suo viaggio incontra:
* un vecchio re solitario, che ama dare ordini ai suoi sudditi (sebbene sia l'unico abitante del pianeta);
* un vanitoso che chiede solo di essere applaudito e ammirato, senza ragione;
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* un geografo che sta seduto alla sua scrivania ma non ha idea di come sia fatto il suo pianeta, perché non dispone di esploratori da mandare ad analizzare il terreno e riportare i dati.
Il geografo consiglia al piccolo principe di visitare la [[Terra]], sulla quale il protagonista giunge, con grande stupore per le dimensioni e per la quantità di persone. Il suo primo incontro, nel deserto, avviene con un serpente. Proseguendo con il suo viaggio, egli incontra un piccolo fiore, delle alte cime, ed infine un giardino pieno di rose. La rosa del suo pianeta aveva raccontato al piccolo principe di essere l'unica di quella specie in tutto l'[[universo]], e quindi rimane molto deluso da questa scoperta. Ma non fa in tempo a pensarci molto che compare una piccola [[volpe]], che gli chiede di essere addomesticata e di essere sua amica. La volpe parla a lungo con il principe dell'amicizia. Il principe incontra poi un indaffarato controllore; l'ultima persona interessante che incontra è un venditore di pillole che calmano la sete, facendo risparmiare tanto tempo.
[[File:Le Petit Prince (L'Escala).JPG|thumb|Statua rappresentante il piccolo principe, [[L'Escala]].]]
Dopo aver ascoltato tutto il racconto del piccolo principe, il pilota non è riuscito a riparare l'aereo e ha terminato la scorta d'acqua. Allora vanno alla ricerca di un pozzo. Dopo una giornata di cammino i due si fermano stanchi su una [[duna]] ad ammirare il deserto nella notte. Con in braccio il bambino addormentato, il pilota cammina tutta la notte, e finalmente all'alba scopre il pozzo. «Un po' d'acqua può far bene anche al cuore» commenta il piccolo principe, e bevono entrambi con gioia. Il pilota torna al lavoro al suo apparecchio e la sera seguente ritrova il piccolo principe ad attenderlo su un muretto accanto al pozzo, mentre parla con il serpente che aveva precedentemente incontrato. Ad un anno di distanza dal suo arrivo sulla Terra, il piccolo principe aveva chiesto al serpente, che durante il loro primo incontro gli aveva confidato di avere la capacità di portare chiunque molto lontano, di riportarlo a casa, sul suo piccolo pianeta. Il piccolo principe, consapevole di aver ''addomesticato'' il pilota, come lui stesso dice, sa di dargli un dispiacere e allora lo invita a guardare il cielo e a ricordarsi di lui ogni qual volta osserva le stelle, che per lui avrebbero riso, sapendo che una di quelle era il pianeta del piccolo principe. Detto questo il serpente lo morde alla caviglia e il piccolo principe ricade esanime sulla sabbia.
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