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Passando al lato sinistro della torre, leggiamo in alto due scritte:
 
Latitudine 44° 48' 7''".7
 
Declinazione all'occidente 14° 15' 12''"
 
Sono due [[Angolo|misure angolari]] indispensabili per posizionare nel modo corretto (paralleli all'[[asse terrestre]]) gli gnomoni dell'orologio solare: La prima misura indica la [[latitudine]] del Palazzo del Governatore: sottraendo questa misura da 90° si ottiene la giusta inclinazione dello gnomone rispetto alla verticale (90° - 44° 48' 7".7 = 45° 11' 2". 3 - ovvero 45 gradi, 11 primi, 2 secondi e 3 decimi di secondo);<ref>{{Cita|Pozzi|p. 24}}</ref> la seconda misura angolare indica l'inclinazione orizzontale del muro rispetto all'ovest: sottraendo questa misura da 90° si ottiene l'angolazione orizzontale corretta dello gnomone rispetto al muro (lato est), ovvero 75° 44' 48"<ref>{{Cita|Pozzi|p. 25}}</ref>
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Infine, sotto la meridiana compare la firma dell'autore: F L F (''Ferrari Lorenzo Fecit'' o ''Ferrari Laurentius Fecit'')
 
Nell'articolo della ''Gazzetta di Parma'' del 1830<ref name=succinta /> che spiegava il funzionamento della meridiana, l'articolista auspicava che i parmigiani regolassero il loro orologio sulla meridiana del tempo medio; va detto che questo orario sarebbe stato valido soltanto a Parma e nelle città che condividono il suo stesso meridiano, come [[Livorno]] e [[Cartagine (Tunisia)|Cartagine]]: ogni altra città più ad est e ad ovest infatti riceve il mezzogiorno con tempi diversi, e quindi aveva un proprio orario; un orologio meccanico regolato sulla meridiana di Parma, per esempio, sarebbe risultato in ritardo di otto minuti a Roma.<ref>{{Cita|Pozzi|p. 27}}</ref> Tutto cambiò dopo il 1850, quando lo sviluppo della rete ferroviaria, che richiedeva orari precisi al minuto su intere nazioni, e l'invenzione del telegrafo, obbligarono ad uniformare l'orario a livello internazionale: fu indetta nel [[1884]] la [[Conferenza internazionale dei meridiani]] nella quale fu discusso il sistema dei [[fuso orario|fusi orari]]: l'Italia, che lo adottò nel 1893, si regolò sul tempo medio calcolato sul meridiano 15° Est (meridiano dell'[[Etna]]), [[UTC+1|il cui fuso orario]] regola oggi buona parte del Europa occidentale e alcuni stati dell'Africa. Dal 1893, quindi, il tempo medio della meridiana di Parma, che si trova vicino al meridiano 10° Est, è 18 minuti e 41 secondi<ref>{{Cita|Pozzi|p. 30}}</ref> più avanti rispetto a quello del nostro fuso orario, ai quali si deve anche sommare l'ora legale estiva nel periodo in cui è in vigore. In sostanza, quando la meridiana di Parma segna il mezzogiorno medio sulla linea rossa, per il nostro fuso orario sono le 12:19 (13:19 con l'ora legale).<ref>Nella realtà i tempi sono leggermente diversi, a causa della [[precessione degli equinozi]] che ha cambiato l'inclinazione dell'asse terrestre dal 1829 a oggi.</ref>
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