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=== Simboli ===
Lo stemma del comune di Rassa è stato concesso, insieme al gonfalone municipale, con decreto del presidente della Repubblica del 22 settembre 1963.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?3608|titolo=Rassa, decreto 1963-09-22 DPR, concessione di stemma e gonfalone |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>
{{Citazione|D'azzurro, al [[Lupo (araldica)|lupo]] fermo sulla campagna, tenente nella bocca un neonato in fasce e addestrato da una roccia uscente dal fianco dello scudo da cui scaturisce un ruscello; sullo sfondo una catena di monti di tre cime, nevosa, uscente dal fianco destro; il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.<ref name="Statuto"/>}}
Nello stemma è rievocata la leggendaria vicenda del lupo da cui ebbe origine il culto di [[Maiolo di Cluny|san Maiolo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.giannimolino.it/Documenti/H18%20San%20Maiolo,%20il%20santo%20di%20Rassa.pdf|titolo=San Maiolo, il santo di Rassa}}</ref> L'antica leggenda, riportata da vari autori, narra che nel 1333 il bimbo Pietro, futuro capo della Milizia Valsesiana e unico figlio di Emiliano Fassola che combatté contro gli eretici, venne rapito nel bosco da un lupo che successivamente lo abbandonò miracolosamente illeso in Val Sorba presso la fontana chiamata della Rotta.<ref>{{Cita web|url=https://www.giannimolino.it/documenti/gu.pdf|titolo=Leggende popolari|capitolo=Il lupo di Rassa|p=15}}</ref>
Il gonfalone è un drappo di azzurro.<ref name="Statuto">{{cita testo|url= https://www.comune.rassa.vc.it/it-it/download/statuto-comune-di-rassa-586-23-305-3102c1c31b5be32f18cd986ce007589f |autore= Comune di Rassa |titolo= Statuto comunale |posizione= Art. 1, comma 3}}</ref>
== Società ==
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