Worldbuilding: differenze tra le versioni

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Esistono multiversi o universi paralleli che contengono o sono in qualche modo collegati al nostro; intere galassie separate dalla nostra ma ancora nello stesso universo (come la galassia di [[Guerre stellari|Guerre Stellari]]); serie di pianeti, che possono includere la Terra tra di loro (come nelle ambientazioni di [[Dune (romanzo)|Dune]] o di [[Star Trek]]); la Terra stessa, ma con storie alternative o periodi temporali immaginari (come l'Età Hyboriana di [[Robert E. Howard]]) o la Terra del futuro (come nella serie di [[Matrix (franchise)|Matrix]]); paesi immaginari ambientati in continenti reali (come Genovia di [[Meg Cabot]]); e infine, città, insediamenti o paesi immaginari (come Ashair di [[Edgar Rice Burroughs]]). La "secondarietà" di un mondo dipende dalla misura in cui un luogo è staccato dal mondo primario e diverso da esso, e dal grado in cui i suoi aspetti fittizi sono stati sviluppati e costruiti (tra cui, ad esempio, quante storie vi sono ambientate, se il luogo è stato mappato e quanto è stata sviluppata la sua storia).<ref name="Building Imaginary Worlds">{{Cita libro|autore=Mark J. P. Wolf|titolo=Building Imaginary Worlds: The Theory and History of Subcreation|url=https://www.routledge.com/Building-Imaginary-Worlds-The-Theory-and-History-of-Subcreation/Wolf/p/book/9780415631198|anno=2014|editore=Routledge|lingua=inglese|ISBN=978-0415631198}}</ref>
 
In alcuni casi le opere di più autori sono ambientate nello stesso [[mondo condiviso]]. Esempi in tal senso sono l'[[universo espanso]] di [[Guerre stellari]] e l'[[universo lovecraftiano]].<ref name="Oxford dictionary" />
== Storia del termine ==
 
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== Evoluzione del worldbuilding ==
Prima che il campo dei ''media studies'' esistesse nel mondo accademico, il processo di creazione di mondi immaginari fu discusso e teorizzato da scrittori come [[George MacDonald]], [[J. R. R. Tolkien]], [[Dorothy L. Sayers]], e [[C. S. Lewis|C.S. Lewis]] e successivamente analizzato da un punto di vista pratico in guide per gli scrittori come ''How to Write Science Fiction and Fantasy'' di [[Orson Scott Card]] (1990) o ''World-building: A Writer’s Guide to Constructing Star Systems and Life-Supporting Planets'' di [[Stephen L. Gillett]] (1995).<ref name="Building Imaginary Worlds" />
 
[[J. R. R. Tolkien]] affrontò la questione l'8 marzo 1939, durante il suo contributo alla [[conferenza Andrew Lang]], presso l'[[Università di St Andrews]], distinguendo la "''sub-creation''" (letteralmente, «"sotto-creazione»") dei mondi secondari dalla [[drammaturgia]]. Il suo intervento fu pubblicato otto anni dopo nel saggio [[On Fairy-Stories|''On Fairy-Stories'']].<ref>{{Cita libro|autore=Verlyn Flieger|autore2=Douglas A. Anderson|titolo=Tolkien: On Fairy-Stories|anno=2014|editore=HarperCollins|lingua=inglese|ISBN=978-0007582914}}</ref>
 
Tolkien si era sempre interessato alle lingue e ne aveva persino ideate di immaginarie. Rendendosi conto che le lingue non si evolvono nel vuoto, decise di creare le culture da cui sarebbero nate le sue lingue. Nel 1917 iniziò a scrivere ''La caduta di Gondolin'' e altri racconti collegati, ambientati nel suo leggendario mondo di [[Arda (Terra di Mezzo)|Arda]] e raccolti nel ''[[Il Silmarillion|Silmarillion]],'' con il quale intendeva dare vita a una storia mitologica del Regno Unito. Il racconto per bambini di Tolkien, ''[[Lo Hobbit]]'' (1937), era in origine separato da questa mitologia, ma gradualmente vi si collegò e fu rivisto per essere più coerente con le altre opere. Dopo il successo de ''Lo Hobbit'', Tolkien cercò di far pubblicare la sua mitologia del ''Silmarillion'', ma la sua richiesta fu rifiutata; gli editori volevano invece qualcosa di più simile a ''Lo Hobbit''. Tolkien iniziò quindi a scrivere un seguito: ''[[Il Signore degli Anelli]]''.
 
L'Arda di Tolkien era unica, ma non priva di influenze. Oltre ai testi più antichi che aveva studiato per professione, come ''[[Beowulf]]'' e il ''[[Kalevala]]'', Tolkien conosceva le opere di scrittori contemporanei, come [[George MacDonald]], [[William Morris]], [[Lord Dunsany]] e [[C. S. Lewis]]. Sebbene molti elementi a cui Tolkien fece ricorso, in termini di costruzione del mondo, fossero già stati utilizzati da altri – pantheon di divinità, mappe, linee del tempo, glossari, calendari, lingue e alfabeti inventati – fu il grado di realizzazione che diede al suo mondo la sua ricca verosimiglianza, e la qualità del suo lavoro, con dettagli significativi integrati in una storia elaborata, che stabilì un nuovo standard per il worldbuilding. Certamente la sua formazione culturale contribuì ai suoi scritti, inclusa la sua conoscenza della storia e della tradizione medievale. Essendo un linguista professionista, le sue lingue avevano un grado di sviluppo maggiore e un suono più realistico rispetto alla maggior parte delle lingue inventate, e Tolkien le progettò persino per imitare il modo in cui le lingue reali sono correlate fra loro.
 
Tolkien teorizzò e scrisse sul suo lavoro, tuttavia fu la "sotto-creazione" di Arda – ne ''Lo Hobbit'' e soprattutto ne ''Il Signore degli Anelli'', per cui divenne più noto – che influenzò maggiormente coloro che lo seguirono.<ref name="Building Imaginary Worlds" />
 
A partire dagli anni Sessanta, i mondi immaginari furono studiati da un punto di vista filosofico, che focalizza la sua attenzione su i caratteri essenziali dei mondi immaginari, la natura del loro funzionamento e la loro relazione con il mondo reale. La maggior parte degli approcci tendeva a essere orientata al mezzo di trasmissione (guardando a un particolare mezzo e alla sua forma) o alla narrazione (dove l'attenzione è rivolta alla storia o al contenuto), o a una combinazione di questi. Mentre il primo approccio considera le finestre attraverso cui si vede il mondo, il secondo esamina le storie ambientate nel mondo, piuttosto che il mondo stesso.
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Per essere credibile e interessante, un mondo secondario deve avere un sufficiente grado di inventiva, completezza e coerenza. Se non si compie uno sforzo in tutte queste direzioni, la "sotto-creazione" risultante non riuscirà a creare l'illusione di un mondo indipendente. Al tempo stesso, nessun mondo secondario può essere completo come il mondo primario e nessun mondo può essere il prodotto dell'invenzione al punto da non avere più alcuna somiglianza con il mondo primario.
 
Senza sufficiente inventiva, si avrà un mondo molto simile al mondo primario ma con l'aggiunta di vampiri o alieni, o qualche nuova tecnologia; ma non un mondo diverso e distinto dal nostro. Senza un tentativo di completezza, la caratterizzazione del mondo non andrà abbastanza in profondità da dare l'idea di un mondo indipendente; troppe domande rimarranno senza risposta, distruggendo l'idea del mondo secondario. Senza coerenza, i vari aspetti del mondo si contraddiranno l'un l'altro e non si uniranno con successo per creare collettivamente l'illusione di un altro mondo.
 
Non tutti gli aspetti di un'ambientazione possono essere esplorati. Una volta che sono stati forniti elementi a sufficienza per stabilire la logica del mondo, l'autore può iniziare a lasciare che le cose siano estese, dedotte o estrapolate dal pubblico, in modo che i dettagli sembrino continuare al di là di ciò che è stato effettivamente detto. In questo caso si può parlare di ''inferred worldbuilding''. Questo è particolarmente utile per le ambientazioni dei [[Gioco di ruolo|giochi di ruolo]], poiché le singole sessioni di gioco possono richiedere la creazione di nuovi elementi caso per caso per permettere il funzionamento della storia.<ref name="Building Imaginary Worlds" />
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# Ambientazione fisica<br>Questa è un'ambientazione che esiste indipendentemente dalle razze senzienti ed include:
#* Topografia (con la conseguente creazione di [[mappe di fantasia]])
#* Clima
#* Flora e fauna
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#* Etnie (o genealogie)
#* Altri aspetti culturali come musica, arte o cucina
 
== ''Il Signore degli Anelli'' e l'influenza di Tolkien ==
La prima metà del XX secolo ha visto una varietà di mondi immaginari in letteratura: [[Distopia|distopie]] come quelle presenti in ''[[Il mondo nuovo]]'' di [[Aldous Huxley]] (1932), ''[[La fattoria degli animali]]'' (1945) e [[1984 (romanzo)|''1984'']] (1949) di [[George Orwell]] o mondi fantastici come [[Le cronache di Narnia|Narnia]] di [[C. S. Lewis]] e la Terra dei Sogni di [[Howard Phillips Lovecraft|H. P. Lovecraft]]. Tuttavia, fu [[Arda (Terra di Mezzo)|Arda]] di [[J. R. R. Tolkien]], in cui si trova la [[Terra di Mezzo]], a diventare uno dei mondi immaginari più amati e influenti di tutti i tempi.
 
Tolkien si era sempre interessato alle lingue e ne aveva persino ideate di immaginarie. Rendendosi conto che le lingue non si evolvono nel vuoto, decise di creare le culture da cui sarebbero nate le sue lingue. Nel 1917 iniziò a scrivere ''La caduta di Gondolin'' e altri racconti collegati, ambientati nel suo leggendario mondo di Arda e raccolti nel ''[[Il Silmarillion|Silmarillion]],'' con il quale intendeva dare vita a una storia mitologica del Regno Unito. Il racconto per bambini di Tolkien, ''[[Lo Hobbit]]'' (1937), era in origine separato da questa mitologia, ma gradualmente vi si collegò e fu rivisto per essere più coerente con le altre opere. Dopo il successo de ''Lo Hobbit'', Tolkien cercò di far pubblicare la sua mitologia del ''Silmarillion'', ma la sua richiesta fu rifiutata; gli editori volevano invece qualcosa di più simile a ''Lo Hobbit''. Tolkien iniziò quindi a scrivere un seguito: ''[[Il Signore degli Anelli]]''.
 
L'Arda di Tolkien era unica, ma non priva di influenze. Oltre ai testi più antichi che aveva studiato per professione, come ''[[Beowulf]]'' e il ''[[Kalevala]]'', Tolkien conosceva le opere di scrittori contemporanei, come [[George MacDonald]], [[William Morris]], [[Lord Dunsany]] e [[C. S. Lewis]]. Sebbene molti elementi a cui Tolkien fece ricorso, in termini di costruzione del mondo, fossero già stati utilizzati da altri – pantheon di divinità, mappe, linee del tempo, glossari, calendari, lingue e alfabeti inventati – fu il grado di realizzazione che diede al suo mondo la sua ricca verosimiglianza, e la qualità del suo lavoro, con dettagli significativi integrati in una storia elaborata, che stabilì un nuovo standard per il worldbuilding. Certamente la sua formazione culturale contribuì ai suoi scritti, inclusa la sua conoscenza della storia e della tradizione medievale. Essendo un linguista professionista, le sue lingue avevano un grado di sviluppo maggiore e un suono più realistico rispetto alla maggior parte delle lingue inventate, e Tolkien le progettò persino per imitare il modo in cui le lingue reali sono correlate fra loro.
 
Tolkien teorizzò e scrisse sul suo lavoro, tuttavia fu la "sotto-creazione" di Arda – ne ''Lo Hobbit'' e soprattutto ne ''Il Signore degli Anelli'', per cui divenne più noto – che influenzò maggiormente coloro che lo seguirono.<ref name="Building Imaginary Worlds" />
 
== Note ==