San Pedretto: differenze tra le versioni
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| Riga 26: Si estende ai lati della Strada Provinciale 462R di Val d'Arda (SP462R), a un chilometro dalla sua intersezione con la Strada Statale 10 (SS10) in località ''Cristo''; dista da Castelvetro Piacentino km 5, da Monticelli d'Ongina 5,2, da Cremona 9,3, da Piacenza 27,2, da Fidenza 31,8. È principalmente nota per la presenza del Santuario della Beata Vergine Addolorata.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.monticelli.pc.it/sottolivello.php?idsa=130&idbox=32&idvocebox=119|titolo=Comune di Monticelli d'Ongina: Sottolivello|sito=www.comune.monticelli.pc.it|accesso=2022-08-20}}</ref> L'agglomerato urbano è composto da tre nuclei distinti brevemente distanziati: il primo in località ''Scacciacarrozza,'' sulla destra della Provinciale in direzione Cortemaggiore, prima del cavalcavia ferroviario Piacenza-Cremona; il secondo raccolto attorno alla chiesa parrocchiale; il terzo, e il maggiore, poco più oltre: è chiamato ''S. Pedretto'', denominazione diventata di uso comune per l'intera frazione. La parte più antica fa capo alla ''Cura Vecchia,'' posta lungo  Dirimpetto all’attuale Via Gambina vi era la strada ''Gambino,'' attualmente non più esistente, che costeggiando l’omonimo canale previene ai resti dell'antico ''Monastero e oratorio dei Cistercensi.'' == Storia == Riga 39 ⟶ 41: La secolare appartenenza del territorio al vescovo di Cremona, che vi esercitava giurisdizione anche temporale tramite vassalli, è testimoniata storicamente. Dell'11 febbraio 1221 è un'investitura del vescovo Oberto, a favore di esponenti della famiglia Dovara, di possedimenti in varie località tra cui S. Pietro in Corte. La giurisdizione dei Comuni non era ancora subentrata a quella vescovile quando a S. Pietro in Corte sorse un'abbazia di Cistercensi; a loro si attribuisce una razionale opera di bonifica che  Dopo la scomparsa del castello e successivo frazionamento del feudo, la  Il territorio parrocchiale attuale risale al decreto vescovile 23/1/1975, con l'incorporazione  === Chiese e oratori soppressi === ==== Chiesa parrocchiale vecchia ==== Edificata attorno al Mille in località ''Cura Vecchia'', e demolita per vetustà agli inizi del secolo XVIII.  Risale attorno al Mille [[File:Ducato di Parma et di Piacenza - CBT 5881856.jpg|miniatura|''Ducato di Parma e Piacenza nel 1640. Si noti il solo toponimo S. Pietro, e anche la località di Treppi, successivamente distrutta da un'alluvione del fiume Po.'']]▼ [[File:Ducato di Parma 1828.pdf|miniatura|''Ducato di Parma e Piacenza nel 1828; è evidente la presenza di entrambe le denominazioni S. Pietro in Corte e S. Pedretto.'']]▼ ==== Monastero e oratorio dei Cistercensi ==== Eretti nel sec. XIV al termine della strada ''Gambino;'' soppressi nel 1805. ==== Oratorio di S. Carlo Borromeo ==== Dediti in particolare alla devozione alla Madonna Addolorata, i Serviti ne posero una statua in una cappella del loro Convento; anche la devozione popolare era forte, a tal punto che nemmeno l'erezione della nuova Chiesa parrocchiale (1713) spostò verso di sé il flusso di fedeli. ▼ Eretto per volere di Battista Fadelli nel 1614; successivamente donato nel 1624 ai frati Serviti. ==== Oratorio della B.V., degli Angeli Custodi e di S. Francesco di Assisi (poi chiesa dei frati Serviti) ==== Nel 1806 Napoleone Bonaparte soppresse gli Ordini Religiosi; Convento e Oratorio dei Serviti caddero in rovina, ma alcune testimonianze furono trasferite alla Chiesa parrocchiale, in particolare la statua della Madonna Addolorata. Nello stesso anno, con Rescritto del Padre Generale dei Serviti del 30 agosto, venne istituita la Confraternita dell'Addolorata.▼ Fondato nel 1617 da Giovanni Francesco Faerni, poi donato nel 1624 ai frati Serviti, che vi eressero il loro convento; in seguito ottennero anche l’Oratorio di S. Carlo Borromeo, perché più grande e idoneo. Ebbero dunque nel 1625 dal Faerni figlio, Alessandro, la facoltà di demolire sia l'oratorio del padre che l'attiguo convento e riutilizzarne i materiali per edificare un nuovo convento presso quello di S. Carlo. ▲Dediti in particolare alla devozione alla Madonna Addolorata, i Serviti ne posero una statua in una cappella del loro  ▲Nel 1806 Napoleone Bonaparte soppresse gli Ordini Religiosi;  ==== Oratorio della B.V. Assunta e di S. Rocco, detto ''del Gazzino'' ==== Venne eretto nel 1576 in località ''Gazzino'' tra S. Pedretto e S. Giuliano, per disposizione di Giulio Dalla Torre, il quale ne diede il diritto di patronato ai figli della sorella Cornelia, moglie del conte Roncovieri di Cremona.  Allo stesso anno di erezione dell'edificio risale un dipinto a olio su tela che ne decorava l’interno, una ''Madonna Assunta con S. Rocco ed il donatore Roncovieri,'' del cremonese Vincenzo Campi, poi trasferito alla chiesa parrocchiale. Dopo molti anni di abbandono, l'oratorio venne demolito nel 1966. ==== Oratorio di S. Giuseppe Sposo di Maria ==== Posto in località ''Villa Diversi,'' fu fatto costruire dai fratelli don Giulio Cesare, Giovambattista e Giovanni Angelo Guzzoni nel 1731. Destinato a parrocchiale nel 1913 dall'eretta parrocchia di Villa Diversi, fu demolito nel 1930 pe erigere una nuova chiesa. ==== Chiesa di S. Nicola da Bari in S. Giuseppe ==== Costruita tra il 1930-31, era la chiesa parrocchiale di Villa Diversi. Soppressa la parrocchia nel 1968, divenne sussidiaria alla parrocchiale di S. Pietro in Corte, e sconsacrata nel 1976. ▲ ▲[[File:Ducato di Parma 1828.pdf|miniatura|''Ducato di Parma e Piacenza nel 1828; è evidente la presenza di entrambe le denominazioni S. Pietro in Corte e S. Pedretto.'']] === Chiesa di S. Pietro Apostolo === Riga 78 ⟶ 101: == Curiosità == Attualmente i due comuni di Castelvetro Piacentino e Monticelli d'Ongina assegnano differenti denominazioni alle rispettive parti del paese e della Provinciale, ovvero ''S. Pedretto'' e ''Via Provinciale'' per il primo, e ''S. Pietro in Corte'' e ''Via S. Pietro in Corte Secca'' per il secondo. == Note == | |||