Impero Gupta: differenze tra le versioni

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A Samudragupta succedette il figlio Ramagupta (375?), che venne preso prigioniero dai [[Saci]] e fu sostituito dal fratello Chandragupta II, detto Vikramaditya ("Sole del Potere"). Questi si alleò con il regno del [[Deccan]], dando sua figlia Prabhavatigupta in sposa al re Rudrasena II (della dinastia [[Vakataka]]). Espanse il suo regno verso ovest, combattendo contro i Saci e l'[[impero Kushan]]: sconfisse il suo principale oppositore, Rudrasimha III, nel [[395]], ma la campagna militare si prolungò fino al [[409]]. Sottomise inoltre i capi Vanga nel Bengala. Il suo dominio si estese da una costa all'altra e fu stabilita una seconda capitale, prevalentemente commerciale a [[Ujjain]]. Il suo regno costituì l'apogeo dell'Impero Gupta.
 
Durante il suo regno si ebbe inoltre una fioritura in campo artistico, letterario, culturale e scientifico. A questo periodo appartengono i pannelli scolpiti del tempio di Dashavatara a Deogarh e nell'arte si sviluppò uno stile caratterizzato dalla sintesi di elementi sacri e sensuali. Si sviluppò anche l'arte [[GainismoGiainismo|giainista]] e [[Buddhismo|buddhista]], che ebbe grande influenza nell'Asia orientale e sud-orientale. Il periodo venne documentato dallo studioso e viaggiatore [[Cina|cinese]] [[Fǎxiǎn|Fa-hsien]] nel suo diario, pubblicato in epoca successiva.
 
Si ritiene che alla sua corte abbia vissuto il celebre poeta [[Kālidāsa]].