Carcassonne: differenze tra le versioni

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[[File:Carcassonne - Rempart de la Bastide saint-Louis (le bastion Saint-Martial).jpg|miniatura|Bastide Saint-Louis (baluardo Saint-Martial)]]
 
Nel 1067, [[Raimondo Berengario I di Barcellona]] acquistò Carcassonne per 4.000 [[Mancuso (moneta)|mancusi]] d'oro pagati ai discendenti dell'ultimo conte in carica della città, Ruggero III.<ref name="scu84">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=QUy80GaoeJkC&pg=PA84|p=84|titolo=Sulle tracce del Graal|autore=Mariano Bizzarri|autore2=Francesco Scurria|editore=Edizioni Mediterranee|anno=1996|isbn=978-88-27-21140-3}}</ref> Tuttavia, Raimondo Bernardo Trencavel, genero di quest'ultimo, riuscì a prendere il controllo dell'insediamento, scatenando diversi anni di guerre. Ad amplificare la gravità della situazione, esplose una rivolta degli abitanti sostenuta proprio da Raimondo-Bernardo, che cercava e ottenne il sostegno del conte di Tolosa, funzionale a riconquistare la città. Fece comunque la sua presenza un altro pretendente al potere, [[Ruggero II di Foix]], che non riuscì però a far valere le sue pretese. Trencavel morì nel 1074 e sua moglie Ermengarda rimase in qualità viscontessa nel 1082.<ref name="scu84"/> La struttura fortificata comitale vide la luce all'interno delle mura della città intorno al 1130, per timore di una nuova ribellione.
 
Alla fine del XII secolo, il [[catarismo]] raggiunse Carcassonne e attirò molti seguaci, protetti dal visconte [[Raimondo Ruggero Trencavel]].<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=uaVUCwAAQBAJ&pg=PA210|p=210|titolo=Storia Illustrata delle Crociate|autore=Autori Vari|anno=2016}}</ref> Dopo l'assassinio del [[legato apostolico]] [[Pietro di Castelnau]] nel gennaio 1208, la città e tutta la sua regione furono dichiarate terre di eresie dal papa [[Innocenzo III]] e, di conseguenza subirono la [[crociata albigese]], la cui repressione andò diretta da [[Arnaud Amaury]].<ref>{{cita web|url=http://www.storicang.it/a/i-catari-nascita-di-uneresia_14790|sito=[[National Geographic (Italia)|National Geographic]]|titolo=I catari, la nascita di un'eresia|autore=Pilar Jiménez Sánchez|data=7 maggio 2020|accesso=10 settembre 2021}}</ref>