Large Hadron Collider: differenze tra le versioni

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Il 20 giugno 2008, l'''LHC Safety Assessment Group'' (LSAG), il team che si occupa della valutazione di rischio per l'LHC, ha pubblicato un nuovo rapporto sulla sicurezza, che va ad aggiornare quello del 2003,<ref>Si veda il [http://lsag.web.cern.ch/lsag/LSAG-Report.pdf report] del [[CERN]] e la [http://lhc2008.web.cern.ch/LHC2008/documents/LSAG.pdf presentazione] di Michelangelo Mangano.</ref> nel quale riafferma ed estende le precedenti conclusioni riguardo al fatto che ''"le collisioni provocate dal LHC non presentano alcun pericolo e non vi è motivo di preoccupazione"''.<ref name=SummarySafety>{{en}}"[https://public.web.cern.ch/public/en/LHC/Safety-en.html The safety of the LHC]". CERN 2008 (CERN website).</ref><ref name="LSAGreport-arXiv">{{en}}Ellis J, [[Gian Francesco Giudice|Giudice G]], Mangano ML, Tkachev I, Wiedemann U (LHC Safety Assessment Group) (20 June 2008). ''[http://lsag.web.cern.ch/lsag/LSAG-Report.pdf Review of the Safety of LHC Collisions]''. [https://cdsweb.cern.ch/record/1111112?ln=fr CERN record]. [[arXiv:0806.3414]].</ref><ref name="LSAGreportStrangelets-arXiv">{{en}}Ellis J, [[Gian Francesco Giudice|Giudice G]], Mangano ML, Tkachev I, Wiedemann U (LHC Safety Assessment Group) (20 June 2008). ''[https://cern.ch/lsag/LSAG-Report_add.pdf Review of the Safety of LHC Collisions: Addendum on Strangelets]''.</ref> Il rapporto del LSAG è stato quindi revisionato e vagliato dal ''CERN's Scientific Policy Committee'',<ref name="SPCreport2008">{{en}}CERN Scientific Policy Committee (2008). ''[https://indico.cern.ch/getFile.py/access?contribId=20&resId=0&materialId=0&confId=35065 SPC Report on LSAG Documents]''. [https://cdsweb.cern.ch/record/1113558?ln=fr CERN record].</ref> un gruppo di scienziati esterni che offre consulenza al CERN.<ref name=SummarySafety/><ref name=NYT_080621>{{en}}Overbye, Dennis. (21 June 2008). "[https://www.nytimes.com/2008/06/21/science/21cernw.html Earth Will Survive After All, Physicists Say]". ''The New York Times''.</ref><ref>{{Cita news|url=https://web.archive.org/web/20080909191904/http://press.web.cern.ch/press/PressReleases/Releases2008/PR05.08E.html|titolo=CERN Council looks forward to LHC start-up|data=20 giugno 2008}}</ref> Il 5 settembre 2008, il documento del LSAG, ''"Review of the safety of LHC collisions"'', è stato pubblicato sul ''Journal of Physics G: Nuclear and Particle Physics''.<ref name="LSAGreport">{{Cita pubblicazione|nome1=John|cognome1=Ellis|nome2=Gian|cognome2=Giudice|nome3=Michelangelo|cognome3=Mangano|nome4=Igor|cognome4=Tkachev|titolo=Review of the safety of LHC collisions|rivista=Journal of Physics G: Nuclear and Particle Physics|data=1º novembre 2008|issn=0954-3899,1361-6471|p=115004|volume=35|numero=11|doi=10.1088/0954-3899/35/11/115004|nome5=Urs|cognome5=Wiedemann|cognome6=LHC Safety Assessment Group}}</ref>
 
In questo lavoro, quelli del LSAG ammettono che alcuni mini -buchi neri prodotti dal LHC potrebbero, a differenza di quelli prodotti dai [[raggi cosmici]], avere una velocità inferiore alla [[velocità di fuga]] terrestre, ma sostengono comunque che LHC è sicuro, estendendo l'analogia dei raggi cosmici non solo alla Terra, ma anche agli altri corpi celesti. Infatti nell'universo esistono corpi molto densi, come le [[stelle di neutroni]], che hanno una velocità di fuga talmente elevata da intrappolare anche i mini -buchi neri prodotti dai raggi cosmici; l'elevata vita media di una stella di neutroni, che viene continuamente bombardata dai raggi cosmici, smentisce la pericolosità dei mini buchi neri prodotti dai raggi cosmici, e dunque, per analogia, anche di quelli prodotti dal LHC.
 
Va detto inoltre che la tesi di Otto Rössler (che, sulla base di una teoria obsoleta rivelatesirivelatasi errata<ref name=autogenerato1>{{Cita web |url=https://environmental-impact.web.cern.ch/environmental-impact/Objects/LHCSafety/NicolaiFurtherComment-en.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=2 maggio 2019 |dataarchivio=4 luglio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180704133957/http://environmental-impact.web.cern.ch/environmental-impact/Objects/LHCSafety/NicolaiFurtherComment-en.pdf |urlmorto=sì }}</ref>, sostiene che i buchi neri non possono emettere radiazione di Hawking perché sono infinitamente lontani e grandi), secondo il parere del CERN si contraddice da sola:<ref name=autogenerato1 />
{{Citazione|Come può una cosa infinitamente lontana (e infinitamente grande) essere creata in una quantità finita di tempo, e avere un effetto su di noi? Rössler non dovrebbe concludere allo stesso modo che i buchi neri, in primo luogo, non possono essere creati? E i dati astronomici che mostrano tracce di buchi neri, per esempio al centro della nostra galassia?|Domenico Giulini e Hermann Nicolai|lingua=en|How can something that is infinitely far away (and also something that is infinitely large) be created in a finite amount of time, and have an effect on us? Should Rössler not conclude in the same way that Black Holes cannot
be created in the first place? But what about astronomical data showing signatures of black holes, e.g. in the center of our galaxy?}}