Hilde Benjamin: differenze tra le versioni

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Per il suo procedere considerato in genere intransigente nei confronti degli imputati, la stampa occidentale critica duramente lei e i processi farsa inscenati dal regime, comparandola alle figure naziste che in precedenza avevano perseguitato la sua famiglia.<ref name="fem"/>
 
La Benjamin si orienta al giurista russo [[Andrej Januar'evič Vyšinskij|Andrej Vyšinskij]] ispirandosi a lui anche nel il modo di presentarsi in pubblico. Compare in tribunale in cravatta e con la [[treccia russa]] arrotolata sulla testa, per cui viene soprannominata, tra l'altro, con il nomignolo ''la russa'' (oltre a quello di ''Rote Guilliottine'', ghigliottina rossa).<ref name="ber"/><ref name="rew"/><ref name="mdr">{{cita web|url=https://www.mdr.de/zeitreise/ddr/hilde-benjamin148.html|titolo=Scharfrichterin der DDR|accesso=25 ottobre 2019}}</ref>
 
La stampa occidentale le riconosce anche dei meriti: nel 1965 si adopera per una riforma del [[diritto di famiglia]], facendo abolire la discriminazione dei bambini nati al di fuori del matrimonio. Intraprende una battaglia in favore dell'emancipazione femminile, raggiungendo delle riforme anche in altri punti (ad esempio nell'[[Nome (diritto)|uso del cognome]]). Ottiene riforme per il divorzio e per le prospettive professionali della donna.<ref name="fem"/>