Apice (Italia): differenze tra le versioni
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==== Convento di San Francesco ====
Fu fatto costruire su una collina poco distante dal centro storico dallo stesso santo nel 1222. Il convento era per i frati luogo di preghiera e di lavoro; esso ha la pianta quadrata e all'interno conserva le celle dei monaci. Unita al convento c'è la chiesa, la cui facciata è ben conservata, di stile gotico. {{cn|Durante la costruzione del convento i frati non riuscendo a spostare una roccia enorme e molto pesante si rivolsero al santo, che con solo tre dita la sollevò facendo sgorgare in quel luogo acqua limpida e fresca}}. La sorgente esiste ancora oggi viene chiamata "Fonte Miracolosa"; si trova sotto le mura del convento, di fronte al luogo dove c'era la cella di San Francesco e vi si accede passando per una grotta. a sinistra della fonte ancora oggi c'è la pietra sulla quale si possono notare, benché corrose dal tempo, le impronte delle dita del santo.
=== Architetture civili ===▼
Il nucleo antico della cittadina di Apice era abbellito da alcuni palazzi signorili:▼
* Palazzo Barone in via Cavour, posto nelle vicinanze del Castello dell'Ettore e anticamente arricchito da affreschi, in parte andati perduti nel 1930, in occasione di un evento sismico;▼
* palazzo Cantelmo in piazza Umberto I, ornato da fini decorazioni esterne, che conserva ancora oggi un affresco raffigurante due donne, opera del Maestro Auciello (1932);▼
* palazzo Falcetti;▼
* palazzo Perriello, posto nelle vicinanze del castello.▼
=== Architetture militari ===
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Il castello ha una pianta a forma decagonale e difeso da possenti mura, l'edificio nel passato era dotato di quattro torri; oggi ce ne sono solo due al di sotto delle quali c'erano i sotterranei, adibiti ai prigionieri e, secondo alcuni, gallerie che permettevano di uscire dal paese in caso di assedio. Dentro le mura c'è un grande cortile con una fontanella che serviva l'acqua agli abitanti e per abbeverare gli animali. Intorno al cortile c'erano le stanze dei servitori, salita una grande scalinata, al primo piano, c'erano i saloni di rappresentanza, mentre le camere padronali erano al piano superiore e nelle torri. Adibito per un certo periodo a civili abitazioni ora è in fase di ristrutturazione e molte sale hanno ripreso le antiche dimensioni.
====Castello del Fiego====
[[File:Ponte Appiano.jpg|miniatura|Ponte Appiano]]▼
Sorto su un poggio a breve distanza dal [[fiume Ufita]], era la sede baronale dell'antico feudo [[Tropoaldo]], appartenuto alla [[contea di Ariano]]; vi risiedette la stessa contessa Minora. Ne rimangono i ruderi presso la [[contrada (geografia)|contrada]] ''Cupazzo''.
====''Castrum Templani''====
Di tale maniero alto-medievale, anticamente ubicato presso l'opposta sponda dell'Ufita, a valle della confluenza con il [[fiume Miscano]], non restano che scarse tracce. Appartenuto anch'esso alla contea di Ariano, ha dato il nome alla contrada [[Tignano (Apice)|Tignano]].
▲=== Architetture civili ===
▲Il nucleo antico della cittadina di Apice era abbellito da alcuni palazzi signorili:
▲* Palazzo Barone in via Cavour, posto nelle vicinanze del Castello dell'Ettore e anticamente arricchito da affreschi, in parte andati perduti nel 1930, in occasione di un evento sismico;
▲* palazzo Cantelmo in piazza Umberto I, ornato da fini decorazioni esterne, che conserva ancora oggi un affresco raffigurante due donne, opera del Maestro Auciello (1932);
▲* palazzo Falcetti;
▲* palazzo Perriello, posto nelle vicinanze del castello.
=== Altro ===
▲[[File:Ponte Appiano.jpg|miniatura|Ponte Appiano]]
==== Ponte Appiano ====
Situato a circa 3 km da Apice, posto poco distante dal castello di Federico II, il ponte Appiano (ponte Rotto per i paesani) con i suoi resti ancora oggi sfida il tempo e gli uomini. Esso nell'antichità permetteva alla [[via Appia antica|via Appia]] di superare il fiume [[Calore irpino|Calore]] per continuare verso il [[porto di Brindisi]]. In origine era formato da 16 arcate, lungo 150m ed alto 9m; oggi è in buone condizioni solo la parte centrale mentre i resti dei pilastri si trovano poco distanti.
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