Calcio (Italia): differenze tra le versioni

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La nuova costruzione era imponente; all'interno la lunghezza massima era di 69 metri, e la larghezza massima di 33. All'esterno il tempio misurava 76 metri per 36. La facciata, sormontata da cinque statue, era alta 33 metri al vertice del timpano, mentre la cupola, ricoperta con ardesie di Savoia, arrivava ad un'altezza di 64 metri alla sommità della croce.<ref name="Muoni27"/>
L'interno era spoglio, anche se sui pennacchi della cupola erano già stati eseguiti affreschi dal pittore bergamasco [[Giacomo Trecourt]], integrati e in parte sostituiti da [[Antonio Guadagnini]] nel 1876. Vennero inoltre trasferite dall'[[Chiesa di San Rocco (Calcio)|oratorio di San Rocco]] e dalla vecchia parrocchiale diverse tele, fra cui una rappresentazione della ''Vergine con Bambino'' di Marcantonio Mainardi, detto il Chiavechino, di epoca prossima all'anno 1600. Sulla stessa parete, di uguale grandezza, si trova una pregevole copia di autore ignoto di un dipinto di [[Enea Salmeggia]] del 1610, raffigurante la ''[[Madonna col Bambino in gloria trae i santi Rocco, Francesco e Sebastiano]]'', mentre l'originale, un tempo custodito anch'esso nell'oratorio di San Rocco, è stato trasferito nella pinacoteca del [[Castello Sforzesco]]. Dalla vecchia pieve venne invece portata una tela ad olio del XV secolo di Aurelio Gatti, detto il Soiaro, raffigurante l{{'}}''Ultima cena''.
 
Nel 1906 il pittore [[Giacomo Campi]] eseguì un affresco dietro l'altare e altri due sulla parete di ingresso, mentre gli affreschi sulla volta e sul catino dell'abside furono eseguiti nel 1934 da Umberto Marigliani, che dipinse anche un battesimo di Cristo nella cappella del battistero.