Circuito integrato: differenze tra le versioni

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Un ''chip'' (lett. "pezzetto") è il componente elettronico composto da una minuscola piastrina del [[Wafer (elettronica)|''wafer'']] di [[silicio]] ([[Die (elettronica)|''die'']]), a partire dalla quale viene costruito il circuito integrato; in pratica, il ''chip'' è il supporto che contiene gli elementi (attivi o passivi) che costituiscono il circuito. A volte si utilizza il termine ''chip'' per indicare complessivamente l'integrato.
 
Viene realizzato a partire da un die di un [[wafer (elettronica)|wafer]] di un [[semiconduttore]] (generalmente [[silicio]]) attraverso diverse possibili [[scala di integrazione|scale di integrazione]] e rappresenta il ''[[Core (informatica)|core]]'' o nucleo o dispositivo di elaborazione del [[processore]]. Il circuito integrato è adibito, sotto forma di [[rete logica]] [[digitale (informatica)|digitale]] o [[analogica]], a funzionalità di processamento o [[elaborazione dati|elaborazione]] di ingressi espressi sotto forma di [[segnale elettrico|segnali elettrici]], al fine di ottenere dati in uscita. L'ideazione del circuito integrato si deve a [[Jack St. Clair Kilby]], che nel [[1958]] ne costruì il primo esemplare composto da circa dieci componenti elementari, per il quale vinse il [[premio Nobel per la Fisicafisica]] nel [[2000]].
 
== Storia ==