Hobbit: differenze tra le versioni
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Tolkien descrive gli hobbit come suddivisi in tre grandi famiglie: i ''pelopiedi'', i ''paloidi'' e gli ''sturoi''.
* I '''pelopiedi''' (in [[lingua inglese|inglese]] ''Harfoot'', ''Pelòpedi'' nella nuova traduzione italiana<ref>* {{Cita libro|titolo=La Compagnia dell'Anello. Il Signore degli Anelli parte I|autore=[[J.R.R. Tolkien]]|trad=[[Ottavio Fatica]]|capitolo=Prologo|editore=Bompiani|città=Milano-Firenze|anno=2019
* Gli '''sturoi''' (in [[lingua inglese|inglese]] ''Stoor'', ''Nerbuti'' nella nuova traduzione italiana) invece sono più tozzi, hanno mani e piedi più grandi e preferiscono le pianure e le sponde dei fiumi. Essi si stabilirono per molto tempo sulle rive dell'[[Anduin]] prima di seguire i pelopiedi verso ovest. A volte portano la barba. [[Gollum]] e la sua gente discendono da questa razza.<ref>Tolkien, J. R. R. (1980), Christopher Tolkien, ed., Unfinished Tales, Boston: Houghton Mifflin, Part IV, III-Notes, ISBN 0-395-29917-9</ref>
* I '''paloidi''' (in [[lingua inglese|inglese]] ''Fallohide'', ''Cutèrrei'' nella nuova traduzione italiana), infine, sono i più alti e sono chiari di pelle e capelli, amano soprattutto i boschi e le foreste, ma sono i meno numerosi. Erano più dotati per il canto e la poesia che per l'artigianato, e preferivano la caccia all'agricoltura. Dopo aver valicato le montagne, giunsero nell'Eriador, dove si mescolarono ad altre razze. Essendo i più spericolati e avventurosi, furono spesso loro a guidare i pelopiedi e gli sturoi.
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