Protone: differenze tra le versioni

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congiunzione
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|volume=97 |pp=374-400
|lingua=en
}}</ref> il nome "protone" venne introdotto nel 1920 dallo stesso Rutherford come "proton" (in inglese), basandosi sul termine πρῶτον (''pròton'') del [[lingua greca antica|greco antico]], un [[Grado di comparazione|superlativo]] di [[Neutro (linguistica)|genere neutro]] che significa "che è dinanzi a tutti, il primo".<ref>{{Cita web|url=https://www.grecoantico.com/dizionario-greco-antico.php?lemma=PRWTOS100|titolo=DIZIONARIO GRECO ANTICO - Greco antico - Italiano|sito=www.grecoantico.com|accesso=2022-09-19}}</ref> Quindi, in italiano la parte "-one" di "protone" non è qui un suffisso, ma si è solo aggiunta una -e finale alla forma inglese "proton" per italianizzarne la forma,<ref>{{Cita web|url=https://dizionario.internazionale.it/parola/www.internazionale.it|titolo=Italianizzare > significato - Dizionario italiano De Mauro|sito=Internazionale|lingua=it|accesso=2022-09-19}}</ref> e perciò non ha significato accrescitivo, come peraltro accade in diversi casi in italiano.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20150402091516/http://www.grandionline.net/nicola/pubblicazioni/grandisli00.pdf|titolo=Mutamenti innovativi e conservativi nella morfologia valutativa dell’italiano. Origine, sviluppo e diffusione del suffisso accrescitivo –one|autore=Nicola Grandi}}</ref> Esperimenti precedenti, fra cui quelli condotti dai fisici [[Eugen Goldstein]] e [[Wilhelm Wien]], avevano già messo in luce l'esistenza nei [[Raggi anodici|raggi canale]] di [[Particella (fisica)|particelle]] con [[Carica elettrica|carica positiva]].
 
==Caratteristiche generali==