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Il prodotto finito veniva venduto in gran parte ai [[Cosa Nostra|mafiosi siciliani]] [[Pietro Davì]], [[Rosario Mancino]], [[Nick Gentile]], [[Frank Coppola]], [[Antonino Sorci]] e Salvatore Greco, detto «Totò il lungo» o «l'ingegnere», sempre associati a [[Lucky Luciano]]<ref name=":7" /><ref name="archiviopiolatorre.camera.it" />; era frequente il caso che essa raggiungeva in un primo tempo i porti di [[Palermo]] o [[Napoli]]<ref>[[Michele Pantaleone]], ''Poi arrivò Lucky Luciano ed anche Napoli fu Cosa Nostra'', da "[[I Siciliani]]", [[marzo]] [[1983]]
{{Cita web |url=http://www.claudiofava.it/old/siciliani/memoria/capire/capire04.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=10 ottobre 2012 |dataarchivio=10 febbraio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120210142656/http://www.claudiofava.it/old/siciliani/memoria/capire/capire04.htm |urlmorto=sì }}</ref> quale base di partenza per l'America, dopo che la [[rivoluzione cubana|rivoluzione castrista]] a [[Cuba]] ([[1956]]-[[1957|57]]) aveva privato i mafiosi siciliani ed [[Cosa nostra statunitense|americani]] di quell'importante centro di smistamento per l'eroina proveniente da Marsiglia<ref name=":9">{{Cita news|autore=Sen. Michele Zuccalà|url=https://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/02_rel_1.pdf|titolo=Capitolo I. L'impianto mafioso|pubblicazione=Relazione sul traffico mafioso di tabacchi e stupefacenti nonché sui rapporti tra mafia e gangsterismo italo-americano - Commissione Parlamentare Antimafia VI LEGISLATURA}}</ref>; per il resto l'eroina veniva spedita direttamente dai trafficanti [[Corsica|corsi]] in [[Canada]] e di là negli Stati Uniti, principalmente a [[New York]] o a [[Montréal]], dove la "merce" veniva ritirata da fiduciari dell'[[Cosa nostra statunitense|organizzazione mafiosa]] che agivano alle dipendenze di [[Settimo Accardi]] ("soldato" della [[Genovese (famiglia)|famiglia Genovese]]), dei fratelli Alberto e Vito Agueci (originari di [[Salemi]]) e di [[Johnny Papalia]]<ref>[http://www.lacndb.com/php/Info.php?name=John%20Papalia La Cosa Nostra<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, "rappresentanti" canadesi della [[Buffalo (famiglia)|famiglia di Buffalo]] (guidata da [[Stefano Magaddino]]), i quali tennero i contatti da un lato con i mafiosi siciliani di [[Salemi]] e [[Castellammare del Golfo]] e dall'altro con i trafficanti italo-americani di [[Toronto]], [[Detroit]] e New York<ref name=":7">{{Cita news|lingua=|autore=Sen. Michele Zuccalà|url=http://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/02_rel_a1.pdf|titolo=Allegato n. 1. Sintesi delle conclusioni del comitato per le indagini sui singoli mafiosi, sul traffico di stupefacenti e sul legame tra fenomeno mafioso e gangsterismo americano|pubblicazione=Documenti della Commissione Parlamentare Antimafia VI LEGISLATURA}}</ref>, dove il consumo di eroina si era particolarmente diffuso in aree vulnerabili, come negli ''[[slums]]'' [[Afroamericano|afroamericani]] e [[portoricani]]<ref name=":6" />, ed aveva preso piede nei [[Cinquantaduesima strada|jazz club]] e nell'ambiente del [[jazz]] statunitense in genere<ref>{{Cita web|url=https://www.liceoberchet.it/jazz-storia-tipologie-e-strumenti-principali/|titolo=Jazz: storia, tipologie e strumenti principali|sito=LiceoBerchet.it|data=2018-07-17|lingua=it-IT|accesso=2022-06-12}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/il-jazz-e-stupefacente/|titolo=Il jazz è stupefacente|sito=il manifesto|data=2018-01-20|lingua=|accesso=2022-06-24}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/06/25/da-parker-baker-ma-non.html|titolo=DA PARKER A BAKER MA NON E' L'
Nel [[1961]] la [[Guardia di Finanza]] italiana, con la collaborazione del [[Federal Bureau of Narcotics]] americano e della polizia canadese, riuscì ad individuare ed arrestare questo nutrito gruppo di trafficanti in [[Italia]], [[Francia]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e [[Canada]] che si erano raccolti intorno ai due fratelli [[Palermo|palermitani]] Salvatore e Ugo Caneba (espulsi dagli USA nel [[1954]] e residenti a [[Roma]])<ref name=":8" /> in collegamento con l'organizzazione statunitense-canadese di Agueci, Papalia ed Accardi, imbarcando a più fasi verso gli Stati Uniti non meno di 285 kg di [[eroina]] fornita dai corso-marsigliesi ed, in minima parte, prodotta in proprio in un laboratorio clandestino a [[Milano]].<ref name="archiviopiolatorre.camera.it" /><ref name=":9" /> Negli anni successivi, tutti gli arrestati riporteranno severe condanne da parte della giustizia italiana e statunitense.<ref name=":7" />
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Nel [[1971]] fu arrestato Andrè Labay, [[Imprenditore|industriale]] e [[produttore cinematografico]] [[Parigi|parigino]] (ma anche agente dello SDECE e della SAC), per aver organizzato spedizioni di almeno 233 kg di eroina dalla [[Francia]] a [[New York]], in combutta con l'organizzazione dei gangster corsi Laurent Fiocconi e Jean Claude Kella, legati al clan Orsini<ref name=":6" /><ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Clyde H. Farnsworth Special to The New York|cognome=Times|url=https://www.nytimes.com/1971/10/10/archives/french-seize-heroin-bound-for-us-french-arrest-5-men-and-seize.html|titolo=French Seize Heroin Bound for U.S.|pubblicazione=The New York Times|data=1971-10-10|accesso=2022-06-14}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=fr|url=https://www.lemonde.fr/archives/article/1971/10/11/un-industriel-et-un-proprietaire-de-chevaux-de-course-figurent-parmi-les-trafiquants-arretes_2472759_1819218.html|titolo=Un industriel et un propriétaire de chevaux de course figurent parmi les trafiquants arrêtés|pubblicazione=Le Monde.fr|data=1971-10-11|accesso=2022-06-14}}</ref>: la droga era destinata a Louis Cirillo, un associato della [[Lucchese (famiglia)|famiglia Lucchese]] nel [[The Bronx|Bronx]] considerato il "''fornitore di 1/6 dell'eroina consumata negli USA''", anche lui arrestato e condannato a venticinque anni di carcere<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Arnold H.|cognome=Lubasch|url=https://www.nytimes.com/1972/01/18/archives/23-accused-of-smuggling-1500-lbs-of-heroin-here-23-indicted-here-in.html|titolo=23 Accused of Smuggling 1,500 Lbs. of Heroin Here|pubblicazione=The New York Times|data=1972-01-18|accesso=2022-06-28}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Arnold H.|cognome=Lubasch|url=https://www.nytimes.com/1972/04/26/archives/bronx-man-guilty-as-heroin-dealer-he-faces-over-30-years-after.html|titolo=BRONX MAN GUILTY AS HEROIN DEALER|pubblicazione=The New York Times|data=1972-04-26|accesso=2022-06-28}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-US|url=https://www.nytimes.com/1972/06/10/archives/4-including-drug-smuggler-acquitted-in-conspiracy-case.html|titolo=4, including Drug Smuggler, Acquitted in Conspiracy Case|pubblicazione=The New York Times|data=1972-06-10|accesso=2022-06-28}}</ref>.
Nel [[1972]] Roger de Louette, un ex agente dello SDECE, fu condannato a 5 anni di carcere negli Stati Uniti per avervi introdotto eroina dal valore di 12 milioni di dollari ed affermò di aver agito alle dipendenze del [[colonnello]] dello SDECE Paul Fournier, che negò ogni accusa.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=John L. Hess Special to The New York|cognome=Times|url=https://www.nytimes.com/1971/11/20/archives/french-aide-backs-us-in-drug-case-french-official-supports-u-s.html|titolo=French Aide Backs U.S. in Drug Case|pubblicazione=The New York Times|data=1971-11-20|accesso=2022-06-14}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-US|url=https://www.nytimes.com/1972/04/18/archives/frenchman-sentenced-for-smuggling.html|titolo=Frenchman Sentenced for Smuggling|pubblicazione=The New York Times|data=1972-04-18|accesso=2022-05-27}}</ref> Il [[Governo della Francia|governo francese]] però rifiutò l'[[estradizione]] di Fournier negli Stati Uniti.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Ronald Sullivan Special to The New York|cognome=Times|url=https://www.nytimes.com/1972/03/11/archives/french-end-heroinsmuggling-inquiry-in-newark.html|titolo=French End Heroin‐Smuggling Inquiry in Newark|pubblicazione=The New York Times|data=1972-03-11|accesso=2022-06-29}}</ref>
Nel [[1988]] lo scrittore e sceneggiatore [[Stephen J. Rivele]] raccolse le confessioni dell'ex agente della SAC e trafficante di droga còrso Christian David (implicato nell'omicidio del commissario di polizia Maurice Galibert e nel misterioso rapimento dell'attivista marocchino [[Mehdi Ben Barka]])<ref name=":2">{{Cita news|lingua=fr|url=https://www.lemonde.fr/archives/article/1966/02/03/le-commissaire-galibert-est-tue-et-deux-policiers-sont-blesses-rue-d-armaille_2705766_1819218.html|titolo=Le commissaire Galibert est tué et deux policiers sont blessés rue d'Armaillé|pubblicazione=Le Monde.fr|data=1966-02-03|accesso=2022-05-27}}</ref><ref name=":3" /><ref name=":1" />, il quale gli rivelò che nel [[1963]] la [[Cosa Nostra americana]] chiese aiuto per uccidere il Presidente degli Stati Uniti [[John F. Kennedy]] al boss della [[Mafia corsa|mafia còrsa]] a [[Marsiglia]], Antoine Guerini, che reclutò i tre killer Lucien Sarti, Sauveur Pironti e Roger Bocognani: da Marsiglia i tre sicari vennero condotti a [[Città del Messico]], dove passarono un mese a preparare l'attentato; un corriere della mafia di [[Chicago]] li accompagnò al posto di confine di [[Brownsville (Texas)|Brownsville]], da dove entrarono in [[Texas]] con falsi passaporti italiani; a [[Dallas]] la mafia aveva affittato un alloggio per evitare che i tre fossero registrati in albergo e il giorno dell'attentato Pironti e Bocognani si appostarono in due caseggiati sul percorso di Kennedy mentre Sarti sulla collinetta di Grassy Knoll; compiuta la missione, i tre rimasero nascosti per dieci giorni negli Stati Uniti, poi tornarono a Marsiglia via [[Montréal]]<ref name=":0">{{cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/10/26/chi-uccise-kennedy.html|titolo=CHI UCCISE KENNEDY? - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|accesso=20 novembre 2020}}</ref>.
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