Luca Donini: differenze tra le versioni

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Musicalmente Donini è considerato dalla critica un artista di prestigio in Italia e all'estero. Dal [[1984]] svolge un'intensa attività concertistica e discografica in tutta Europa collaborando, con musicisti e artisti di spessore come Giorgio Baiocco, Florian Brambok, Franco D'Andrea, [[Tullio De Piscopo]], [[Garrison Fewell]], [[Paolo Fresu (musicista)|Paolo Fresu]], Larry Nocella, [[Enrico Rava]], [[Tony Scott (musicista)|Tony Scott]], Henry Threadgil, Merce Cunningam.
 
Donini fondò la Future Orchestra Jazz Big Band nel [[1989]] con il ruolo di direttore, [[compositore]] e [[arrangiatore]]. Con questo ''ensemble'' di musicisti professionisti, alcuni tra i più noti jazzisti del [[Nord Italia]], iniziò a proporre un viaggio tra brani appartenenti alla tradizione e brani originali nati dalla ricerca ed esplorazione dei linguaggi musicali di tradizione [[Musica afro-americana|afro-americana]] e di altre aree geografiche, linguistiche e culturali. Dal 2015 dirige ”l’Italian Jazz Project Orchestra” oltre ad esserne il compositore e l’arrangiatore dei brani eseguiti durante i concerti: ensamble che comprendono alcuni tra i maggiori jazzisti del panorama musicale italiano.
 
In seguito si fece conoscere attraverso un proprio quartetto con David Cremoni alla [[chitarra]], Mario Marcassa al [[contrabbasso|double bass]],Emilio Pizzocoli alla [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], quest'ultimo sostituito successivamente da Francesco (Sbibu) Sguazzabia.