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La presenza di parole straniere nell'italiano è secoli oggetto di studio dei [[Linguista|linguisti]], benché l'interesse accademico non si traduca necessariamente in una presa di posizione sul tema o in una richiesta di [[Politica linguistica|politiche linguistiche]]. Uno dei moderni metodi con cui gli studiosi stimano il peso dei [[forestierismi]] nel [[lessico]] di una lingua è l'analisi della loro incidenza nei [[Dizionari della lingua italiana|dizionari]] – dell'uso, storici, etimologici o specializzati. L'analisi dell'incidenza produce stime che possono variare sia in base al dizionario usato che alla definizione patrimonio lessicale totale: infatti, la definizione del patrimonio lessicale può includere solo i [[Lemma_(linguistica)|lemmi]] propriamente detti, oppure includere anche delle [[Alterazione_(linguistica)|alterazioni]] di lemmi principali (es. diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi, dispregiativi) che vengono normalmente trattate come entità lessicali non autonome – i cosiddetti [[Dizionario#Lessemi%2C lemmi%2C sottolemmi%2C lemmario|sottolemmi]].<ref>{{Treccani|tipi-di-lemma_(Enciclopedia-dell%27Italiano)/|Tipi di lemma|accesso=2021-07-26}}</ref><ref>{{cita web|url=https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/i-concetti-di-lemma-parola-e-termine/99|titolo=I concetti di lemma, parola e termine.|autore=Marina Bongi|data=2003-04-11|accesso=2021-07-27}}</ref>
 
Agli inizi degli anni '60, nel suo libro ''Storia linguistica dell’Italia unita'' (1963), il linguista [[Tullio De Mauro]] analizzò un campione di 500 vocaboli e calcolò che i forestierismi non adattati in italiano ammontassero all'1,4% del patrimonio lessicale totale (pari a 7 forestierismi nel campione analizzato).<ref>Per il suo campionamento, De Mauro si basò sul dizionario ''Zingarelli'' del 1958 e sul ''Dizionario etimologico dell’italiano'' di Battisti e Alessio.</ref> Nonostante De Mauro non si riferisse specificamente ai soli prestiti di origine inglese, una successiva analisi stimò che negli stessi anni gli anglicismi contribuissero a circa un terzo del totale dei forestierismi, aggirandosi tra lo 0,5 e l'1% del lessico dell'italiano.<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/italiano_inglese/antonelli.html|titolo=Fare i conti con gli anglicismi I - I dizionari dell'uso|autore=Giuseppe Antonelli|sito=Treccani|accesso=2021-07-26}}</ref> In uno studio specialistico condotto quasi dieci anni dopo, ''Influssi inglesi nella lingua italiana'' (1972), il linguista serbo [[Ivan Klajn]] registrò un moderato incremento, identificando 1.600 anglicismi non adattati, pari a poco più dell'1% del totale del patrimonio lessicale.<ref>{{cita libro | nome=Ivan | cognome=Klajn | titolo=Influssi inglesi nella lingua italiana | anno=1972 | editore= Olschki | edizione=2 | città=Firenze |ISBN=8822217748 }}</ref>
 
Nell'arco dei successivi 30 anni, le fonti lessicografiche registrarono un ulteriore aumento dei numeri assoluti, sebbene questo si traducesse in una crescita limitata in termini percentuali: nel 1997, il ''Dizionario di Italiano Sabatini-Coletti'' (DISC) censiva 2.083 anglicismi, pari a circa il 2% del totale, con numeri e progressioni superiori a quelli del ''Vocabolario della lingua italiana'' del 1997 di Treccani – 1.911 lemmi, pari all'1,5% – ma simili a quelli registrati dallo ''Zingarelli 2000'' – 2.055 lemmi, poco meno del 2%.<ref>{{cita web|titolo=Fare i conti con gli anglicismi I - I dizionari dell'uso|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/italiano_inglese/antonelli.html|autore=Giuseppe Antonelli|sito=Treccani|accesso=2021-07-26}}</ref>
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* che i 509 anglicismi registrati tra il 2000 e il 2017 rappresentano quasi la metà dei neologismi del XXI secolo (509 su 1.049 nuovi lemmi), ed evidenziano un afflusso sostenuto, con una media di trenta all'anno.
 
L'analisi dello ''Zingarelli'', generalmente meno aperto del ''Devoto-Oli'' all'accoglimento dei termini inglesi, registra 1.811 anglicismi crudi nel 1995, 2.055 nel 2000, 2.219 nel 2004, 2.318 nel 2006, e 2.761 nel 2017.<ref name="wordpress.com">{{cita web|titolo=L’aumento degli anglicismi ricavato dalle analisi dello Zingarelli|url=https://diciamoloinitaliano.wordpress.com/2017/09/20/laumento-degli-anglicismi-ricavato-dalle-analisi-dello-zingarelli/|autore=Antonio Zoppetti|data=2017-09-20|accesso=2021-07-27}}</ref><ref>{{cita libro | nome=Giuseppe| cognome=Antonelli| titolo=L’italiano nella società della comunicazione 2.0, | anno=2016 | editore= Il Mulino | edizione=1 | città=Firenze |ISBN=9788815263681 }}</ref> Anche questo studio rileva come i prestiti non adattati dall'inglese costituiscano quasi la metà dei neologismi registrati nel nuovo millennio, confermando i risultati di una precedente indagine condotta nel 2016 dal linguista [[Giuseppe Antonelli (linguista)|Giuseppe Antonelli]].<ref>{{cita libro | nome=Giuseppe| cognome=Antonelli| titolo=L’italiano nella società della comunicazione 2.0, | anno=2016 | editore= Il Mulino | edizione=1 | città=Firenze |ISBN=9788815263681 |p=213}}</ref> In questo secondo studio, Zoppetti evidenzia inoltre che:<ref name="wordpress.com" />
* gli [[Prestito_linguistico#Ibridismi|ibridismi]] composti da elementi italiani e inglesi – per esempio verbi parzialmente italianizzati quali ''speakerare'', ''bloggare'', ''surfare'', ''twittare'' – sono esclusi dal computo degli anglicismi crudi nel suo studio. Di conseguenza, l'incidenza degli anglicismi è calcolata per difetto, e classificazioni più restrittive stimerebbero valori maggiori;
* ipotizzando un tasso di crescita annuale costante, e uguale a quello rilevato in questa analisi, si può stimare un'entrata di 1419 nuovi anglicismi entro il 2050, che porterebbe il totale a 4180, pari al 3,9% del patrimonio lessicale totale;
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* {{cita libro | nome=Rosario | cognome=Coluccia | titolo=Conosciamo l'italiano? Usi, abusi e dubbi della lingua | anno=2020 | editore=Accademia della Crusca | città=Firenze | ISBN=9788889369975 }}
* {{cita libro|autore=[[Claudio Giovanardi]], Riccardo Gualdo, Alessandra Coco|titolo=Inglese-Italiano 1 a 1. Tradurre o non tradurre le parole inglesi?|editore=Manni|città=San Cesario di Lecce|anno=2008|ISBN=|cid=Giovanardi ''et al.''}}
* {{cita libro | nome=Ivan | cognome=Klajn | titolo=Influssi inglesi nella lingua italiana | anno=1972 | editore= Olschki | edizione=2 | città=Firenze |ISBN=8822217748}}
* {{cita libro|nome=Giulio|cognome=Mainardi|titolo=Coccotelli, computieri e cani caldi. Perché dobbiamo tradurre i forestierismi|editore=Edizioni del Faro|città=Trento|anno=2021|ISBN=978-88-5512-124-8|cid=Mainardi}}
* {{cita libro | curatore=Claudio Marazzini | curatore2=Alessio Petralli | titolo=La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi | anno=2015 | editore=goWare | città=Firenze | ISBN=9788867974092|cid=Marazzini ''et al.''}}