Suite francese: differenze tra le versioni
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Nel luglio del 1942, dopo aver appena completato le prime due parti della serie, Irène Némirovsky fu arrestata e deportata come ebrea, prima a [[Pithiviers]] e poi ad [[Auschwitz]], dove morì il 19 agosto del 1942, di febbre tifoide. Questa la sua ultima lettera: Giovedì mattina – luglio '42 – Pithiviers (scritta a matita e non obliterata) ''"Mio amato, mie piccole adorate, credo che partiamo oggi. Coraggio e speranza. Siete nel mio cuore, miei diletti. Che Dio ci aiuti tutti"''<ref>Corrispondenza 1936-1945</ref>. 14 luglio 1942.
Venne pubblicato nel 2004 dalla figlia maggiore
Al momento della pubblicazione, la figlia, in possesso delle due versioni del testo, quella manoscritta e quella dattiloscritta, alla quale l'autrice stava lavorando poco prima dell'arresto, optò per la prima, mentre è stato poi dimostrato che l'ultima versione approvata dalla Némirovsky, che contiene due capitoli inediti, sia indubitabilmente il testo dattiloscritto.<ref>Cinzia Bigliosi, «L'omaggio al padre spitituale che la convertì al cattolicesimo. La scoperta. Il manoscritto originale», [[Tuttolibri]] n.2242, sabato 19 giugno 2021, p. II</ref> Queste pagine ritrovate sono state pubblicate in Italia dapprima nel 2021, nel volume antologico di testi della scrittrice «Re di un'ora», e poi in un'edizione integrale col titolo ''Tempesta in giugno'' da Adelphi, nel giugno 2022.
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