Azeglio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 84.33.158.210 (discussione), riportata alla versione precedente di Egidio24
Etichetta: Rollback
fix link
Riga 1:
{{Nota disambigua|il nome proprio|Azeglio (nome)}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Azeglio
Riga 35:
 
== Geografia fisica ==
Situato in una zona pianeggiante nell'estremo lembo nord-orientale del [[Canavese]] (eporediense), confina ad ovest (cantone Boscarina più Cascine Viassa, Sirio e Specura) con Regione Bancassa (il "Maresco") di [[Anzasco]] di [[Piverone]], una zona paludosa che non consente edificazioni. Da Azeglio centro storico (verso Cantone ''Calcinaria''), confina a sud verso il Comune di [[Settimo Rottaro]]. A ovest invece, sono presenti le Cascine Piane, Castellazzo e Pobbietta, dove, da quest'ultima, si accede alla decentrata frazione Pobbia, a sua volta confinante con [[Albiano d'Ivrea]]. A nord si accede alla [[Strada statale 228 del Lago di Viverone|SSP 228 del Lago di Viverone]], confinante col comune di [[Piverone]], da dove si accede alla parte sud-orientale della collina della [[Serra Morenicamorenica di Ivrea|Serra d'Ivrea]].
 
== Origini del nome ==
Riga 43:
Ritrovamenti di selci lavorate e di anelli da ormeggio di bronzo attestano la sua origine come abitato formato da palafitte [[preistoria|preistoriche]], così come i vicini [[Piverone]] e [[Viverone]]; tali siti, dal [[2011]] sono nell'elenco del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
 
La prima testimonianza scritta risale al [[999]], costituita da un diploma di [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]]. Un documento del [[1044]] invece, attesta che la zona era sotto la giurisdizione del [[vescovo]] d'[[Ivrea]]. Essendo posta sul confine di due zone d'influenza, [[Vercelli]] e [[Ivrea]], il paese assunse un'importante funzione di blocco militare.
 
Nel [[XIV secolo]], Azeglio vide l'avvicendarsi di varie signorie, tra cui i [[Valperga (famiglia)|Valperga]] di [[Castello di Masino|Masino]] e i marchesi di [[Ponzone]]. Vercelli, per rinforzare la propria influenza, spostò l'antico centro e il Castello da località Villa in nuovo sito, denominato poi "Borgo Franco", fortificando così Azeglio dai passaggi occidentali verso il [[Lago di Viverone]]; tuttavia, fu inutile. Come accadde per [[Viverone]], [[Roppolo]] e altri paesi circostanti, nel [[1392]] fu assoggettato al [[Marchesato del Monferrato|Monferrato]] attraverso le conquiste del mercenario [[Facino Cane]]<ref>[http://www.condottieridiventura.it/index.php/lettera-c/825-facino-cane Facino Cane<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141106201847/http://www.condottieridiventura.it/index.php/lettera-c/825-facino-cane |data=6 novembre 2014 }}</ref>. Il paese fu liberato soltanto qualche anno dopo, grazie alle truppe sabaude del maresciallo Bonifacio di Challant.
 
Successivamente, la storia azegliese si legò alla monarchia sabauda e ai soli marchesi di [[Ponzone]], fra alterne vicende, i quali tramandarono i loro diritti sul feudo, allorquando le figlie di Giacinto ed Aleramo Ponzone si imparentarono rispettivamente con i Tapparelli (o - anticamente - Taparelli), già di [[Lagnasco]] e Saluzzo ([[provincia di Cuneo|CN]]) ed il conte D'Harcourt di [[Fiano|Fiano T.se]], che ebbero titolo marchionale sul territorio azegliese a circa metà del [[XVIII secolo]] e adibirono il Castello a loro residenza estiva.<br />
Riga 54:
=== Architetture religiose ===
 
*immediatamente sotto il Castello, la ''Chiesa di [[San Martino]]'' (dedicata successivamente anche a [[San Deodato]]), progettata nel [[1784]] dall'architetto [[Filippo Castelli]], su una già preesistente chiesa del solo [[san Martino di Tours|San Martino]] (dei territori della Confraternita di San Giovanni) a cui venne anche dedicato l'antico nome del [[lago di Viverone]] nel [[IX secolo|IX]]-[[XII secolo]]. Il culto del vescovo e abate francese [[Deodato di Blois]] del [[VI secolo]] invece, vi giunse successivamente. Sebbene quest'ultimo santo venga celebrato il 24 aprile, a lui venne istituita la festa patronale del paese, il giorno 22 agosto. La parrocchia fu eretta soltanto nel [[1787]]-[[1790]], in stile [[barocco]]-[[rococò]], dotandola di una grande e interessante facciata [[neoclassicismo|neoclassica]]. L'interno fu arricchito di altari e colonne di [[marmo]]; il campanile fu terminato molto più tardi.
* La Chiesetta di [[Carlo Borromeo|San Carlo]]<ref>http://digilander.libero.it/artev/It/Testi/Chiesa_s_carlo.doc</ref> di Via Roma, 78 e datata [[1651]] (della parte più antica rimane il campanile sul retro alto 30 metri), fu già sede della precedente Confraternita di [[Giovanni Battista|San Giovanni Battista]], quindi rimaneggiata e dedicata al santo arcivescovo [[Carlo Borromeo|Borromeo]].
* accedendo ai resti della Casa Forte, detta il ''Castellazzo'', frazione decentrata a occidente, risalente all'[[XI secolo|XI]]-[[XII secolo]], si è testimoni delle antiche fortificazioni che precedettero la creazione del Borgo Franco. Si conserva una gigantesca torre merlata, affiancata da un enorme edificio a pianta rettangolare: da notare l'impianto murario a spina di pesce, posto al pian terreno.