Lockheed F-117 Nighthawk: differenze tra le versioni
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[[Pëtr Ufimtsev]], un matematico russo, pubblicò nel [[1964]] un articolo intitolato "Method of Edge Waves in the Physical Theory of Diffraction" nel ''Journal of the Moscow Institute for Radio Engineering'', dove dimostrava che l'intensità di un'onda di ritorno [[radar]] è proporzionale alla conformazione degli spigoli di un oggetto e non alle sue dimensioni. Ufimtsev estese il lavoro teorico del fisico tedesco [[Arnold Sommerfeld]]<ref>Centennial of Flight about stealth; UCI Ufimtsev; "Filling the Stealth Gap," in Air and Space Power Journal Fall 2006.</ref>, dimostrando che è possibile calcolare la [[sezione radar equivalente]], in inglese ''Radar Cross Section'' (RCS), di un oggetto solo attraverso la superficie delle ali e i suoi bordi. La conseguenza più notevole di questa scoperta fu la possibilità di ridurre la sezione radar di un aereo anche di dimensioni notevoli, in modo da renderlo più difficile da rilevare. La forma adatta all'invisibilità al radar era tuttavia aerodinamicamente intrinsecamente instabile; la stabilizzazione con un computer a bordo fu tecnologicamente praticabile solo nove anni più tardi quando un ingegnere della Lockheed lesse l'articolo di Ufimtsev<ref>The Advent, Evolution, and New Horizons of United States Stealth Aircraft.</ref>.
Nel [[1973]] il dipartimento ''Lookheed Advanced Development Projects'' (noto come ''[[Skunk Works]]'', in [[California]]) iniziò quindi lo sviluppo dell'F-117A attraverso un programma software chiamato "Echo", sviluppato dall'informatico [[Denys Overholser]] e dal matematico [[Bill Schroeder]], con una superficie costituita da pannelli piatti, orientati in modo da far rimbalzare la maggior parte delle onde incidenti in direzioni diverse da quella di provenienza. Il primo modello, realizzato nel [[1975]], venne soprannominato
== Tecnica ==
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