Locale ('ndrangheta): differenze tra le versioni

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{{Citazione| E il mio obiettivo era raggiungere le cime più alte della ‘ndrangheta. E una volta che si raggiunge l’apice è finita: non puoi più fidarti di nessuno, devi guardarti alle spalle, spostarti da un luogo all’altro, fuggire dai nemici. E alla fine ti ritrovi solo, senza famiglia e senza amici.|Confessione del pentito Antonio Belnome, ex capolocale di [[Giussano]]<ref>{{Cita news|url=http://www.stampoantimafioso.it/2012/04/05/infinito-parla-antonino-belnome-ieri-padrino-oggi-pentito/|titolo=Infinito, parla Antonino Belnome: ieri padrino, oggi pentito. |pubblicazione=Stampoantimafioso.it}}</ref>}}
 
Le "[[Dote ('ndrangheta)|doti]]" (o "fiori") sono i termini con i quali si vuole indicare una sorta di scala gerarchica a "gradi" dell'organizzazione criminale. Si ottiene una dote per particolari meriti o per diritto di nascita (come nel caso del "giovane d'onore"), e ogni dote dà la possibilità di accedere a particolari funzioni (Capo-Locale, Contabile...) in seno a una [['Ndrina|'ndrina]], ad un Locale o ad organismi superiori ([[Mandamento ionico|'''Mandamento''']], [[Camera di controllo|'''Camere di controllo''']] e [[Crimine ('ndrangheta)|'''Crimine''']]), e conoscenze a cui prima non poteva accedere. Un affiliato con una certa dote non è tenuto a sapere chi ha una dote superiore alla sua, quale essa sia e cosa comporta in termini di potere.
 
La o il Locale è formata secondo lo schema della doppia compartimentazione: la Società Minore e la Società Maggiore. Non in tutte le locali si riesce a costituire la Società Maggiore: quando avviene, spesso gli 'ndranghetisti parlano di Società, per differenziare la locale da quelle formate solo dalla Società Minore.