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== Biografia ==
Gustavo Petro è cresciuto nel comune di [[Ciénaga de Oro]], vicino alla costa caraibica, in una casa in stile bahareca (una costruzione tradizionale in legno e terra) con un tetto di palme. Lui e la sua famiglia si sono trasferiti quando il padre ha trovato lavoro come insegnante a [[Zipaquirá]], una piccola città operaia nota per le sue miniere di sale nella Colombia centrale.<ref name=":1" />
Negli anni 1980 è stato membro del gruppo di guerriglieri [[M-19]], senza però partecipare alla [[lotta armata]], operando come attivista.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/esteri/2022/05/04/news/colombia_elezioni_candidato_sinistra_minacce_mafia_gustavo_petro-348085010/|titolo=Gustavo Petro, favorito alle elezioni in Colombia, ha sospeso la campagna per minacce di morte|autore=[[Daniele Mastrogiacomo]]}}</ref> L'M-19 in seguito abbandonò la lotta armata e si trasformò nel partito ''[[Alianza Democrática M-19]]'' a cui Petro partecipò diventandone membro, venendo con essi eletto alla [[Camera dei rappresentanti (Colombia)|Camera dei rappresentanti]] nel 1991.<ref>{{Treccani|eol-petro-urrego-gustavo-francisco|Petro Urrego, Gustavo Francisco|accesso=24 agosto 2022}}</ref>
 
Ha studiato nella stessa scuola pubblica - gestita dai preti di Franco - dove all'inizio degli anni '40 aveva studiato [[Gabriel García Márquez]], che all'epoca fu espulso come "comunista". Petro racconta che il suo impegno politico è nato da due eventi fondamentali: il colpo di Stato del 1973 in [[Cile]] contro [[Salvador Allende]] e la lettura di García Márquez. Da adolescente, insieme ai compagni di classe, ha creato un giornale di denuncia sociale chiamato Carta al pueblo e un centro culturale Gabriel García Márquez. Ha incontrato operai, sindacalisti e sacerdoti di sinistra sensibili alla teologia della liberazione.<ref name=":1" />
 
Convinto che la guerriglia potesse cambiare il sistema politico ed economico della Colombia, all'età di 17 anni si è unito al Movimento 19 Aprile (M-19), un gruppo guerrigliero di orientamento bolivariano, socialista e democratico. Durante la clandestinità, utilizzò lo pseudonimo di [[Aureliano Buendía|Aureliano]], un personaggio del romanzo ''[[Cent'anni di solitudine|Cento anni di solitudine]]''.<ref name=":1" />
 
Parallelamente al suo impegno clandestino, ha studiato economia a [[Bogotà]]. Con l'M-19, ha guidato il sequestro di un terreno per ospitare 400 famiglie povere sfollate con la forza dai gruppi paramilitari, e ha poi contribuito alla costruzione di quello che sarebbe diventato il quartiere Bolívar 83. In seguito si è dato alla clandestinità e si è avvicinato a Carlos Pizarro, uno dei principali comandanti dell'M-19, insistendo con lui sulla necessità di una soluzione politica negoziata al conflitto armato colombiano e sulla transizione verso un'Assemblea Costituente. Arrestato dall'esercito nel 1985, è stato torturato per dieci giorni nelle stalle della XIII Brigata e poi imprigionato.<ref name=":1" />
 
Nel 1990 è stato firmato un accordo di pace tra il governo e diversi guerriglieri, tra cui l'M-19. Quest'ultimo ha formato il partito politico Alleanza Democratica M-19 e la lista che ha presentato alle elezioni per l'Assemblea Nazionale Costituente del 1991 ha ottenuto il primo posto. Tuttavia, Carlos Pizarro, candidato del partito alle elezioni presidenziali del 1990, fu assassinato.<ref name=":1" />
 
Alle [[Elezioni parlamentari in Colombia del 2006|elezioni legislative del 2006]], è stato eletto senatore per il partito [[Polo Democratico Alternativo]].
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Tra i punti chiave del suo programma figurano una riforma agraria per ripristinare la produttività di 15 milioni di ettari di terreno e porre fine al "narco-latifondismo", l'interruzione di tutte le nuove esplorazioni petrolifere per liberare il Paese dalla dipendenza dalle industrie estrattive e dai combustibili fossili, infrastrutture per l'accesso all'acqua e lo sviluppo della rete ferroviaria, investimenti nell'istruzione pubblica e nella ricerca, riforma fiscale e riforma del sistema sanitario, in gran parte privatizzato.<ref>{{Cita web|url=https://lecourrier.ch/2022/03/10/colombie-lannee-de-tous-les-espoirs/|titolo=Colombie, l’année de tous les espoirs|sito=Le Courrier|data=10 marzo 2022|lingua=fr|accesso=12 maggio 2022}}</ref> Ha annunciato che il suo primo atto da presidente sarà quello di dichiarare lo stato di emergenza economica per combattere la fame diffusa. Sostiene proposte progressiste sui diritti delle donne e sulle questioni [[LGBTQ]]<ref>{{Cita web|url=https://latinamericanpost.com/21862-why-is-the-lgbt-community-afraid-of-the-new-government-in-colombia|titolo=Why is the LGBT community afraid of the new government in Colombia? - LatinAmerican Post|autore=José María González Alonso|sito=latinamericanpost.com|lingua=en|accesso=12 maggio 2022}}</ref>. Ha annunciato di voler ripristinare le relazioni diplomatiche con il [[Venezuela]].<ref>{{Cita web|url=https://www.eltiempo.com/elecciones-2022/petro-reanudara-relaciones-diplomaticas-con-venezuela-670292|titolo=Petro anuncia que reanudará relaciones con Venezuela|autore=Casa Editorial El Tiempo|sito=El Tiempo|data=6 maggio 2022|lingua=es|accesso=12 maggio 2022}}</ref>
 
Durante la campagna elettorale ha dovuto affrontare una campagna da parte di diversi media che hanno cercato di equipararlo al presidente venezuelano [[Nicolás Maduro]] e hanno affermato che ha in programma misure di esproprio se diventerà presidente. In risposta agli attacchi, il 18 aprile ha firmato un documento pubblico in cui si impegnava a non effettuare alcun tipo di esproprio se eletto.<ref>{{Cita web|url=https://ladiaria.com.uy/mundo/articulo/2022/4/colombia-petro-firmo-un-documento-en-el-que-se-compromete-a-no-hacer-expropiaciones-en-caso-de-que-sea-presidente/|titolo=Colombia: Petro firmó un documento en el que se compromete a no hacer expropiaciones en caso de que sea presidente|autore=la diaria|sito=la diaria|data=19 aprile 2022|lingua=es-UY|accesso=12 maggio 2022}}</ref> Anche il generale Eduardo Zapateiro, comandante dell'esercito colombiano, ha criticato severamente Petro durante la campagna, suscitando polemiche, soprattutto perché la Costituzione colombiana vieta espressamente ai militari di effettuare interferenze nella vita politica del Paese.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/esteri/2022/05/04/news/colombia_elezioni_candidato_sinistra_minacce_mafia_gustavo_petro-348085010/|titolo=Gustavo Petro, favorito alle elezioni in Colombia, ha sospeso la campagna per minacce di morte|autore=[[Daniele Mastrogiacomo]]}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.semana.com/nacion/articulo/comandante-del-ejercito-general-eduardo-zapateiro-no-aguanto-mas-y-enfrento-a-gustavo-petro-en-redes/202212/|titolo=Comandante del Ejército, general Eduardo Zapateiro, no aguantó más y enfrentó a Gustavo Petro en redes|autore=Semana|sito=Semana.com Últimas Noticias de Colombia y el Mundo|data=22 aprile 2022|lingua=es|accesso=12 maggio 2022}}</ref> Nello stesso periodo Petro riceve delle minacce di morte dal gruppo [[paramilitare]] [[narcotrafficante]] ''La Cordillera'', che lo obbligano a sospendere la campagna elettorale.<ref name=":0" />
 
Dopo essere risultato primo al primo turno, avendo ottenuto il 40,34% dei voti, si presenta al [[ballottaggio|secondo turno]] contro lo sfidante di [[Rodolfo Hernández]], da cui esce vincitore con il 50,44% dei voti.<ref>{{Cita news|url= https://www.rainews.it/articoli/2022/06/colombia-gustavo-petro--il-nuovo-presidente-prima-volta-per-un-leader-di-sinistra-808cb059-81a6-42dd-b37d-6b33a998dbad.html|titolo=Colombia: Gustavo Petro è il nuovo Presidente. Prima volta per un leader di sinistra|editore=Rai News|data=20 giugno 2022}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/06/20/colombia-gustavo-petro-e-il-nuovo-presidente_1d7c50a3-8e6b-443a-9042-40290c070975.html|titolo=Colombia: Gustavo Petro è il nuovo presidente|editore=ANSA|data=20 giugno 2022}}</ref>