Mātṛkā: differenze tra le versioni

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I re del [[Karnataka]] della [[Ganga occidentali|dinastia Ganga occidentale]] (''350-1000 d.C.'') costruirono molti templi indù insieme a sculture di ''sapta matrika''<ref>{{Cita libro|autore=Kamath|nome=Suryanath U.|titolo=A concise history of Karnataka : from pre-historic times to the present|annooriginale=1980|anno=2001|editore=Jupiter books|città=Bangalore|OCLC=7796041|LCCN=80905179}} p51</ref> e monumenti, contenenti dettagli scultorei di ''sapta matrika'' .<ref>Kamath (2001), p52</ref> La presenza delle sculture di Matrika è ancora più pronunciata nel periodo [[Gurjara-Pratihara|Gurjara-Patiharas]] (VIII-X secolo d.C.) e [[Chandela|Chandella]] (VIII-XII secolo d.C.).<ref name="Goswami">{{Cita web|url=http://www.anistor.gr/english/enback/Saptmatrika.pdf|autore2=Gupta, Ila|autore3=Jha, P.|cognome=Goswami|nome=Meghali|sito=Anistoriton Journal|editore=Anistoriton|data=March 2005|accesso=2008-01-08}}</ref> I [[Chalukya]]s affermarono di essere stati allattati dalla Sapta Matrika. Era una pratica popolare collegare i lignaggi della famiglia reale del sud dell'India a un regno settentrionale nei tempi antichi.<ref>Dr. Suryanath U. Kamath (2001), A Concise History of Karnataka from pre-historic times to the present, Jupiter books, MCC (Reprinted 2002), p60</ref> Durante il periodo Chalukya (dall'XI al XIII secolo), tutte le Matrika continuarono a figurare tra le sculture di divinità di questo periodo.
 
I [[Kadamba (famiglia)|Kadambas]] e i primi [[Chalukya]]s del V secolo lodano le Matrika nei loro discorsi, in quanto le consideravano in grado di donare poteri speciali per sconfiggere i nemici.<ref name="Lorenzen p.29" /><ref>Harper in Harper and Brown, p.121</ref> Nella maggior parte dei testi pertinenti, il loro numero esatto delle divinità non è statoviene specificato, ma gradualmente il loro numero e nomi sonosi diventaticristallizano sempre più cristallizzati ein sette dee sono state identificate come Matrika, anche se alcuni riferimenti indicano otto o addirittura sedici Matrika.<ref>Kinsley p.156</ref> Laura K. Amazzone cita: <blockquote> L'incoerenza nel numero di Matrika trovate nella valle [Indus] oggi (sette, otto o nove) forse riflette la localizzazione delle dee [... ] Sebbene le Matrika siano per lo più raggruppate come sette dee nel resto del subcontinente indiano, un'ottava Matrika è stata aggiunta in Nepal per rappresentare le otto direzioni cardinali. A [[Bhaktapur]], una città nella valle di Kathmandu, una nona Matrika viene aggiunta all'insieme per rappresentare il centro.<ref>Cited in Laura Kristine Chamberlain. “Durga and the Dashain Harvest Festival: From the Indus to Kathmandu Valleys” in ReVision, Summer 2002, vol. 25, no. 1, p.26</ref> </blockquote>
 
== Iconografia ==