Mathilde Wesendonck: differenze tra le versioni

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mathilde ispiratrice e collaboratrice di wagner con nota
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Agnes Luckemeyer, sposò il commerciante Otto Wesendonck, che le chiese di cambiare il nome di battesimo in memoria della prima moglie. Anche Otto Wesendonck fu grande ammiratore di Wagner, infatti, dopo averlo conosciuto a [[Zurigo]] nel [[1852]], mise a disposizione del grande compositore un suo cottage sul lago.<ref name="M" />
 
Nel [[1857]] Wagner si infatuò di Mathilde; non è noto con precisione se la passione fosse reciproca, ma fu sufficiente a ispirare opere fondamentali come ''[[Tristano e Isotta (opera)|Tristano e Isotta]]''.<ref name="M" /> È stato scritto che Mathilde rappresentò per Wagner ciò che [[Beatrice Portinari|Beatrice]] fu per Dante, [[Laura de Noves|Laura ]] per Petrarca, o [[Dulcinea del Toboso|Dulcinea]] per Don Chisciotte. «(...) ancora una volta l'artista amò inconsapevolmente il riflesso della propria luce, l'incantesimo del proprio sogno. Mathilde fu compagna, ispiratrice, nume presente alla stesura e alla composizione del ''Tristano'', Wagner la erudì nella sua estetica musicale ch'ella, senza nulla chiedere, e, verosimilmente senza troppo comprendere, accolse con devoto entusiasmo: ella scrisse delle mediocri poesie, che il Maestro s'affrettò a musicare ed in parte accolse nell'opera poderosa».<ref>{{Cita libro|autore=[[Guido Manacorda]]| titolo=Prefazione a ''R.Wagner. Tristano e Isolda''|città=Firenze|editore=G.C.Sansoni editore|data=1966|pagine=IX-X}}</ref>
 
[[File:Villa-Wesendonck-1857.jpg|thumb|La villa di Otto e Mathilde Wesendonck a Zurigo (1857).]]