Gianico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: parametri inesistenti nel template Divisione amministrativa
Simboli
Riga 33:
{{Citazione|Ripigliando poi d'Artogne la via ordinaria, nell'approssimarsi a Darfo si lascia a mano destra e piè del monte Gianico, terra di numerosa popolazione, e abitata da molte Famiglie civili... |Gregorio Brunelli, «''Curiosi trattenimenti contenenti ragguagli sacri e profani dei popoli camuni''», [[1698]]}}
 
'''Gianico''' (<!--[[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|['baːri]}}, -->''Janèc'' in dialetto camuno<ref name="ref_A">{{Cita libro | cognome= Ertani| nome= Lino | titolo= Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica| editore= Tipografia M. Quetti| città= Artogne | anno= 1980| paginepagina=171}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:2115}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, della [[Val Camonica]], [[provincia di Brescia]] in [[Lombardia]].
 
{{dx|[[File:Map of comune of Gianico in Val Camonica (LG).jpg|thumb|Il territorio di Gianico in [[Valle Camonica]]]]}}
Riga 45:
== Origini del nome ==
Attestato nel [[XIII secolo]] come ''Ianicum'', il toponimo deriverebbe dal [[lingua latina|latino]] ''dianicus'', "verso levante".<ref>''Dizionario di toponomastica'', Torino, UTET, 1997, p. 304.</ref>
Si favoleggiava un tempo che il nome potesse derivare dal dio latino [[Giano]].<ref name="terra">{{cita libro|cognome=Fontana |nome=Eugenio |titolo= Terra di Valle Camonica |anno=1984 |editore= Industrie Grafiche Bresciane|città= Brescia|paginep=17}}</ref>
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Valle Camonica}}
Il territorio della bassa [[Valle Camonica]] era infeudato nell'XII e XIII secolo dalla famiglia [[guelfa]] dei Brusati.<ref name="panazza">{{cita libro|cognome=Panazza |nome= Gaetano|coautori=Araldo Bertolini |titolo=Arte in Val Camonica - vol 3 - I|anno=1984 |editore=Industrie grafiche bresciane |città=Brescia|paginep=15}}</ref>
 
La prima notizia documentata sicura di Gianico risale al [[1248]] quando il comune di [[Brescia]], di parte [[Guelfi e ghibellini|guelfa]], acquista il possesso di queste terre sottratte ai [[Federici (famiglia)|Federici]], [[ghibellini]].<ref>''universitas terre, de Montigio et curie dicte terre...terre… Ianucum, Corna et Bobianum'', {{cita libro|cognome=Panazza |nome= Gaetano|coautori=Araldo Bertolini |titolo=Arte in Val Camonica - vol 3 - I|anno=1984 |editore=Industrie grafiche bresciane |città=Brescia|paginep=15}}</ref>
 
Gianico rimane collegato al comune di [[Darfo]] sebbene gli uomini della [[vicinia]] compaiano nell'elenco dei comuni ribelli al potere feudale del [[Vescovo di Brescia]] Tommaso Visconti nel [[1389]].<ref>''comune et homines de Janico'', {{cita libro|cognome=Panazza |nome= Gaetano|coautori=Araldo Bertolini |titolo=Arte in Val Camonica - vol 3 - I|anno=1984 |editore=Industrie grafiche bresciane |città=Brescia|paginepagina=15}}</ref>
 
Già nel [[1465]] si parla di Gianico come parte della comunità di [[Darfo]], dalla quale si separerà solo nel [[1788]], infeudata alla famiglia di Leonardo fu Obertino Federici di [[Gorzone (Darfo Boario Terme)|Gorzone]].<ref name="panazza" />
 
Nel [[1470]] il paese è colpito da una grande alluvione con la scomparsa di più di cento abitanti.<ref name="panazza16">{{cita libro|cognome=Panazza |nome= Gaetano|coautori=Araldo Bertolini |titolo=Arte in Val Camonica - vol 3 - I|anno=1984 |editore=Industrie grafiche bresciane |città=Brescia|paginep=16}}</ref>
 
Nel [[1925]] rimangono uccisi, in una rissa, due antifascisti.<ref name="panazza22">{{cita libro|cognome=Panazza |nome= Gaetano|coautori=Araldo Bertolini |titolo=Arte in Val Camonica - vol 3 - I|anno=1984 |editore=Industrie grafiche bresciane |città=Brescia|paginep=22}}</ref>
 
=== Ricorrenze ===
Riga 82:
| align="center" |[[1465]] - ?
|-
|Cotta (Cotti Cometti, etc..)
|
|[[1465|1400]]
|}
 
Altre famiglie nobili: ''de Bordi'', ''de Cochis'' e ''de Cottis''. In alcuni atti notarili risulta che, già prima del 1400, alcune famiglie di Gianico, con investitura curiale, riscuotevano le decime in nome del vescovo di Brescia e a partire dal XV secolo vengono citati i nomi di Giovanni de Bordi, Galibus di Giovanni Cochis e i fratelli de Cottis (quest'ultimi appartenenti alla nobile famiglia comitale ''Cotta'' della Valcuvia e trasferitisi in Val Camonica durante la dominazione viscontea) [pubblicazioni degli storici Antonio Lanzetti e Mauro Fiora] da cui discendono le odierne famiglie dei Cotti Piccinelli, Cotti Cometti e Cotti Comettini. Tutti questi casati, compreso il grande clan feudale dei Federici, videro un forte ridimensionamento con l'occupazione del territorio da parte della ''Serenissima Repubblica di Venezia'', la quale prese a contrastare il potere della nobiltà locale appoggiando le cosiddette ''vicinìe'', costituite dalle famiglie autoctone del luogo, espressione del potere popolare.
 
=== Simboli ===
{{citazione|[[Partito semitroncato]]: il 1º d'oro, alla fontana del Torchio d'azzurro; il 2º di rosso, a tre spade d'argento, incrociate e manciate d'oro; il 3º [[campo di cielo]], alla figura della madonna del Monte che è seduta su di un marmo d'azzurro, vestita di rosso, ricoperta da
un manto d'oro e coronata dello stesso; fermo sulla gamba destra è sostenuto il Bambino di carnagione benedicente, coronato d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.|D.P.R. dell'8 novembre 1977}}
Il gonfalone è un drappo partito di celeste e di rosso.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Riga 93 ⟶ 98:
=== Architetture religiose ===
Le chiese di Gianico sono:<ref name="terra" />
* ''[[Chiesa di San Michele Arcangelo (Gianico)|Parrocchiale di San Michele Arcangelo]]'', anticamente chiesa a pianta quadrata, fu abbattuta nel [[1721]] per fare posto all'attuale parrocchiale.
*[[File:Interno del Santuario (Foto- Guendalina Fontana - Opera propria).jpg|miniatura|Interno del Santuario della Madonna del Monte (Madonnina)[https://madonninadigianico.wixsite.com/madonninadelmonte]|alt=]]''
Santuario della Madonnina del Monte (o della Natività)'', costruita in seguito a un ex voto fatto nel 1536 dalla popolazione, per scongiurare un'imminente alluvione; modificata radicalmente nel [[1752]] con una cupola centrale ed una facciata barocca. La decorazione a fresco con le Storie della [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]] è ascritta al pittore [[Carlo Innocenzo Carloni]] di [[Lanzo d'Intelvi|Scaria]]. Nel suo ''Illustrazione della Valcamonica'', don Bortolo Rizzi, a proposito del Santuario, scrive:
{{Citazione|''[La parrocchia di Gianico]'' Ha sussidiario un ricco santuario, intitolato alla Natività di M. V., su poggio delizioso, dal quale si gode amena prospettiva. Si ammirano in esso gli affreschi del Faletti (sic!), e tre bei quadri ad olio della scuola veneta di Tiziano. Il p. Gregorio così racconta l'erezione di questa chiesa: ''"Nel 1533 (sic! 1536), levatosi un nembo impetuoso nei monti di Gianico, si scaricò tanta pioggia, che gonfiatasi a dismisura la vicina corrente, che esce dalla Val di Vedetta , che minacciando irreparabil rovina a tutta la terra ed all'adjacente campagna , mosse gli abitanti a ricorrere all’ajuto della B. Vergine, con voto di fabbricar una chiesa a suo onore, e portar ogni anno in processione la sua statua; e piacque alla Regina del cielo di rivolgere i suoi occhi pietosi alla fede e divozione di quel lacrimante popolo , preservandolo con la potente sua intercessione dall’imminente pericolo; e subito per esecuzione del voto si die' principio alla fabbrica della bella chiesa della Madonna, che di presente con tanta pietà de' vicini popoli e venerata nella soprastante collina di Gianico, situata in quella deliziosa prospettiva"''.<ref>{{cita libro|cognome=Rizzi |nome=Bortolo|titolo=Illustrazione della Valcamonica|url=https://archive.org/details/bub_gb_Wj-qSWY6pgYC |anno=1870 |città=Pisogne (Bs)|paginepagina=169}}</ref>}}
 
* ''Chiesetta di [[San Rocco]]'' situata in fondo al paese.
 
=== Architetture civili ===
Riga 107 ⟶ 113:
 
=== Tradizioni e folclore ===
Gli [[scotöm]] sono nei dialetti camuni dei [[soprannomi]] o nomignoli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Gianico è ''Gòs'' ([[gozzo (medicina)|gozzi]]), ''Dutùr'' ([[dottore|dottori]])<ref name="ref_A" /> ma anche ''Smerda-santele''.<ref>{{Cita libro | cognome= AAVV| titolo= Per le vie di Gianico: simboli sacri e profani| editore= Tipografia Lineagrafica Armanini| città= Darfo Boario Terme | anno= 2005|paginepagina=117}}</ref>
 
* 7 settembre vigilia della natività di Maria. Venivano accesi [[falò]] in montagna sul sagrato del santuario della Madonna del Monte, cui seguiva l'accensione di altri fuochi nel territorio comunale.<ref name="adl">{{cita web|http://www.demologia.it/brescia/calendario/locale/31cal.htm|Atlante Demologico Lombardo|12-08-2008}}</ref> Attualmente, il falò viene acceso solo sul sagrato del Santuario.
Riga 171 ⟶ 177:
File:Portale - Gianico (Foto Luca Giarelli).jpg|<div align="center">Portale</div>
File:Santella - Gianico (Foto Luca Giarelli).jpg|<div align="center">Santella</div>
File:Campanile - Chiesa S. Michele Arcangelo - Gianico (Foto Luca Giarelli).jpg|<div align="center">Campanile della Parrocchiale</div>
</gallery>