Fortezza Vecchia: differenze tra le versioni

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|Struttura = Fortezza
|Nome = Fortezza Vecchia
|Immagine = Livorno, fortezza- vecchiaFortezza 03Vecchia.jpg
|Didascalia = Veduta dal porto
|Stato attuale = ITA
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==Storia==
===Origini===
[[File:Livorno, fortezza vecchia, quadratura dei pisani, torre quadrata e mastio di matilde, 01.jpg|thumb|left|Quadratura dei Pisani, resti della torre quadrata e mastio di Matilde]]
[[File:FortezzaLivorno, fortezza vecchia, Livornomastio di matilde, esterno 01.JPGjpg|thumb|left|BastioneMastio dell'Ampollettavisto e, sullo sfondo, quellodall'interno della Canavigliafortezza]]
[[File:Capitana bastion and Matilda's Keep, Fortezza Vecchia, Livorno.jpg|thumb|left|Il [[bastione]] della Capitana e il [[Maschio (architettura)|Mastio]] di Matilde]]
[[File:Livorno Fortezza Vecchia bastione della Canaviglia 05 @chesi.JPG|left|thumb|Bastione della Canaviglia]]
 
Sin da epoche remote la zona della Fortezza Vecchia fu interessata da numerosi insediamenti, dei quali ancor oggi restano alcune testimonianze, quali ad esempio i resti di un abitato di capanne risalenti al passaggio tra l'[[Età del bronzo]] e l'[[Età del ferro]], al di sopra dei quali si trova uno strato di reperti di epoca [[Civiltà etrusca|etrusca]] e [[Storia romana|romana]].<ref>L. Cauli, G. Messeri, M. Taddei (a cura di), ''Archeologia e Territorio Livornese. Atti II Seminario'', Livorno 2003, p.42.</ref>
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Nel [[1405]], quando Livorno passò sotto il potere della [[Repubblica di Genova]], vi furono costruiti tre fortini sui tre lati del mare per alloggiarvi le bombarde ed altre bocche da fuoco su tutti i lati; inoltre, le mura sul lato di terra vennero rastremate e rinforzate all'esterno con scarpate per sostenere il fuoco nemico, mentre la merlatura fu sostituita da merloni stondati, tagliati nel parapetto, più adatti a deviare i colpi delle bombarde e spingarde. Attualmente costituisce l'avancorpo aggettante verso il mare su cui s'innesta il bastione della Canaviglia alla Bocca della Darsena. Vi si accede dall'ingresso attualmente usato per le visite turistiche.
 
===La fortezza===
La fortezza vera e propria risale tuttavia al [[XVI secolo]], quando i [[Medici]], divenuti padroni del castello di Livorno, avviarono un'importante trasformazione delle strutture preesistenti.
[[File:Capitana bastion and Matilda's Keep, Fortezza Vecchia, Livorno.jpgJPG|thumb|left|Il [[bastione]] della Capitana e il [[Maschio (architettura)|Mastio]] di Matilde]]
[[File:Livorno Fortezza Vecchia bastione della Canaviglia 05 @chesi.JPG|left|thumb|Bastione della Canaviglia]]
 
La fortezza vera e propria risale tuttavia al [[XVI secolo]], quando i [[Medici]], divenuti padroni del castello di Livorno, avviarono un'importante trasformazione delle strutture preesistenti.
I lavori iniziarono nel [[1519]] su progetto di [[Antonio da Sangallo il Vecchio]] e si conclusero nel [[1534]], sotto il duca Alessandro de' Medici, come riportato in una lastra commemorativa ancora conservata sulle mura dello stesso fortilizio (''Alex. Med. Dux Flor. Anno D. 1534, die prima Aprilis W. Semper'').
 
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La [[seconda guerra mondiale]] causò danni ingentissimi, distruggendo quasi completamente il Palazzo di Cosimo e la maggior parte degli edifici presenti sugli spalti, ad esclusione del possente [[Maschio (architettura)|Mastio]] di Matilde.
A partire dagli [[Anni 1970|anni settanta]] è stato avviato un impegnativo programma di restauro, che ha recentemente riconsegnato gran parte della complesso alla cittadinanza.
 
==Descrizione==
[[File:Livorno Fortezza Vecchia courtyard 01 @chesi.JPG|thumb|left|Piattaforma centrale e chiesa di San Francesco]]
[[File:Livorno, fortezza vecchia, bastione ampolletta, interno, sala a calotta 01.jpg|thumb|Interno del bastione dell'Ampolletta]]
[[File:Livorno, fortezza vecchia, galleria cannoniera 03.jpg|thumb|La galleria cannoniera]]
 
La Fortezza Vecchia presenta una forma asimmetrica ed è costituita da tre bastioni (l'Ampolletta rivolto verso la città, la Canaviglia verso il porto e la Capitana verso nord est), sebbene inizialmente ne fosse previsto anche un quarto rivolto a nord ovest, verso il mare aperto. I bastioni che, come le cortine murarie, sono rivestiti in mattoni hanno la caratteristica forma "a cuore" sperimentata dai fratelli Sangallo. Sugli angoli dei bastioni della Canaviglia e dell'Ampolletta, ora sostituiti da copie in marmo, erano apposti due grossi mascheroni in bronzo in forma di teste leonine (attualmente esposti nell'ingresso del [[Palazzo Granducale (Livorno)|Palazzo Granducale]]), opera di [[Pietro Tacca]] ed allievi, alle cui campanelle venivano ormeggiate le galee capitane dei [[Ordine di Santo Stefano Papa e Martire|cavalieri di Santo Stefano]].
 
In origine si accedeva al complesso fortificato solo via mare, grazia anche allo scavo di un canale tra il 1522 e il 1523 in modo da isolarlo completamente. Una piccola chiatta, trainata da una fune tesa tra la fortezza e l'antico scalo, ancora esistente della scomparsa Piazza S. Trinita, conduceva all'ingresso est, in adiacenza all'orecchione del bastione dell'Ampolletta. Sbarcati al piccolo attracco, ci si trova di fronte ad un imponente portale incassato nella scarpata muraria. Il suo arco è ornato da [[pietra di Vada|pietre di Vada]] tagliate a cuneo per adeguarle alla strombatura; l'ingresso è chiamato "Porta del Duca". Sopra al portone un'iscrizione marmorea con stemma mediceo riporta il motto del duca Alessandro: "Sotto una fede et legge un Signor solo". Oltre il robusto portone si apre una galleria coperta con una caditoia centrale al soffitto ed una saracinesca in ferro per la difesa. Vi si trovava il posto di guardia e immediatamente dopo il "Cortile d'Arme" a pianta quadrata.
 
[[File:Livorno, fortezza vecchia, bastione ampolletta, interno, sala a calotta 01.jpg|thumb|Interno del bastione dell'Ampolletta]]
[[File:Livorno, fortezza vecchia, galleria cannoniera 03.jpg|thumb|La galleria cannoniera]]
 
Infatti, oltre questo ingresso, rivolto verso la città, sono identificabili ancora oggi i resti del cortile di guardia porticato, composto da [[Pilastro|pilastri]] ottagonali e [[Arco (architettura)|archi a tutto sesto]]. Da qui una rampa, ad uso dei cavalli e [[carriaggi]], fiancheggiata da scalini per i pedoni, conduce al piano superiore della fortezza, dominato dal [[Maschio (architettura)|Mastio]] di Matilde, dal Palazzo di Francesco I e da altri edifici minori, compresa la chiesa di San Francesco. Quest'ultima, un tempo inglobata all'interno di una costruzione più grande, è attualmente preceduta da una incongrua facciata realizzata a seguito delle devastazioni belliche.
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== Curiosità ==
[[File:Fortezza Vecchia, Livorno 1.JPG|thumb|left|Il [[Palazzo Mediceo]] visto dal bastione della Canaviglia]]
 
Una tradizione locale, riportata da [[Giuseppe Vivoli]] nei suoi "Annali" della città, racconta che nella volta di una galleriaall'interno della fortezza si trovasse un'antichissima iscrizione che diceva: "Io Coscetto da Colle fui il primo a salire sulle mura di Gerusalemme", alludendo alla prima Crociata in Terrasanta.<ref>G. Vivoli, ''Annali di Livorno'', tomo I, Livorno 1842, p. 51.</ref> Tale racconto è storicamente infondato, poiché se tale targa venisse reperita sarebbe in assoluto la prima iscrizione conosciuta in italiano volgare e, poiché al tempo delle Crociate la fortezza non era ancora costruita, si sarebbe, caso mai, trovata originariamente nell'antica torre quadrata, inglobata nella Quadratura dei Pisani.
 
I comandanti della fortezza erano tenuti anche al controllo del porto antistante e ad osservare il rigido protocollo delle precedenze dei saluti di artiglieria in occasione di visite di sovrani o personalità politiche che giungevano in città via mare. Ad esempio, per i papi, o imperatori si dovevano sparare 60 "masti" e tutta l'artiglieria a palla, per le imperatrici, re e regine si salutava con 40 masti e tutta l'artiglieria, per gli alti prelati della Chiesa, i principi imperiali o reali, gli elettori dell'impero ed altri sovrani un saluto di 30 masti e 20 salve di cannone e al momento dello sbarco a terra di nuovo 20 masti e 14 tiri di salve, ecc.