Dodecaneso: differenze tra le versioni
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Le principali isole sono qui elencate con il nome tradizionale italiano, risalente in genere all'epoca genovese (tra parentesi il nome greco):
* [[Rodi]] è l'isola maggiore, con 130.000 abitanti (2004), prende il nome dall'omonimo capoluogo, e la più significativa dal punto di vista storico, turistico ed economico;
* [[Coo]] (''Kos''), con 30.907 abitanti (2001), isola vicinissima all'[[Asia minore]] è conosciuta come la patria di [[
* [[Calimno]] (''Kàlymnos''), 15.842 abitanti (2001) è l'isola della pesca delle numerose spugne marine ed una delle più popolate;
* [[Lero]] (''Léros''), 8.061 abitanti (2001), tra Patmo e Càlino;
* [[Scarpanto]] (''Kàrpathos''), 6.511 abitanti (2001), è la più scoscesa e ricca di montagne; ancora in parte incontaminata, grazie alla difficile conformazione orografica;
* [[Patmo]] (''Pàtmos''), 3.047 abitanti (2011), ha l'atmosfera sacra del [[monastero]] di Aghios Ioanis Theologos ([[Giovanni
* [[Simi]] (''Symi''), 2.606 abitanti (2001), vicinissima a Rodi, per le sue caratteristiche sia naturali che dell'[[Antropizzazione|ambiente costruito]] è luogo storico protetto;
* [[Stampalia]] (''Astypálea''), 1.238 abitanti (2001) dal passato [[venezia]]no con un imponente Kastro di quel periodo; nel dialetto locale permangono ancor parole di [[etimologia|origine]] [[lingua veneta|veneta]];
* [[
* [[
* [[Lisso (Grecia)|Lisso]], 698 abitanti (2001), piccola isola ad est di Patmo;
* [[
* [[Castelrosso (Grecia)|Castelrosso]] (''Kastellòrizo''), 492 abitanti (2011), lembo estremo abitato della Grecia verso oriente e situata non come le altre isole nel Mar Egeo ma nel [[Mar di Levante]], è il luogo reso famoso dal film vincitore del [[premio Oscar]] ''[[Mediterraneo (film)|Mediterraneo]]'';
* [[Calchi]] o Carchi (''Chàlki''), 313 abitanti (2001), è piccolissima e scarsamente popolata, (appena 330 persone);
* [[
* [[Pserimos|Cappari]] (''Pserimos''), 130 abitanti (2001), piccola isola a metà strada tra Coo e Càlino;
* [[Farmaco (isola)|Farmaco]] (''Farmakonisi''), 74 abitanti (2001), a est di Lipsi, presso le coste dell'Asia Minore
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* [[Levita (isola)|Lèvita]], 8 abitanti (2001), piccola isola tra Càlino e Paro, nelle Cicladi, facente parte della municipalità di Lero;
* [[Ro (isola)|Ro]], piccola isola ad ovest di Castelrosso abitata solo da un contingente militare;
* [[
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* [[Syrna|Sirna]], piccola isola di 4 km² a sudest di Scarpanto, importante rotta migratoria, teatro nel 1946 del naufragio della Athina Rafiah.
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=== La presenza italiana (1912-1943) ===
{{Vedi anche|Guerra italo-turca|
Durante la [[guerra italo-turca]] culminata nell'occupazione della [[Libia]], l'Italia pensò di affrettare la fine della guerra occupando il Dodecaneso. Il 26 aprile 1912 venne occupata Stampalia, il 12 maggio Scarpanto, Caso, Piscopi, Nisiro, Calino, Lero, Patmo, Coo, Simi e Calchi; il 4 maggio vennero sbarcate truppe su Rodi, che venne completamente occupata il 16 maggio. Con la [[Trattato di Losanna (1912)|Pace di Losanna]] (18 ottobre 1912) l'Italia ottenne la sovranità sulla Libia (riconosciuta dalle potenze straniere) e il possesso temporaneo delle isole del Dodecaneso.
Il 5 maggio 1912 si insediò il comandante delle isole occupate dell'[[Mar Egeo|Egeo]] [[Giovanni Ameglio]], dal 1914 costituite in ''Colonia del Dodecaneso''; il primo [[Governatori delle colonie italiane|governatore]], il [[Savona|savonese]] [[Mario Lago]], si insediò il 16 novembre 1922. Dal 1926 le isole vennero trasformate in "''Governo delle Isole Italiane dell'Egeo''", denominazione che divenne ufficiale nel [[1930]]. Tra i governatori del Dodecaneso figurano importanti esponenti del [[fascismo]] come [[Cesare Maria De Vecchi]] (1884-1959) di [[Casale Monferrato]], membro del [[Gran
Fu organizzata l'amministrazione civile delle isole con libere elezioni svoltesi nel 1928, 1930, 1932 e 1934. Nel 1937 i sindaci vennero sostituiti da podestà di nomina governativa.
Tra il 19 e il 24 maggio 1929 alcune isole furono visitate da [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]], re d'Italia. Le tracce della presenza italiana rimangono visibili in molti edifici, tra i quali ad esempio:
* l'ex ''Grande Albergo delle Rose'' (oggi ''Grande albergo delle Rose Casinò Rodos'') costruito da [[Florestano Di Fausto]] e [[Michele Platania]] tra il 1925 e il 1927, che unisce elementi dell'architettura tipica coloniale dell'oriente e elementi [[Art
* l'ex ''Casa del Fascio'' di [[Rodi (città)|Rodi]] realizzata tra il 1936 e il 1939, ora sede del municipio
* l'ex [[chiesa (architettura)|chiesa]] cattolica di ''S.Giovanni'' costruita tra il 1924 e il 1925 da [[Rodolfo Petracco]], che ricostruisce la chiesa di San Giovanni di Collachio dei [[Sovrano Militare Ordine di Malta|Cavalieri di San Giovanni]] distrutta da un'esplosione nel 1856
* le ''Terme di Kallithea'' vicine a [[Rodi (città)|Rodi]], inaugurate nel luglio 1929, complesso restaurato nel 2006
* l'ex ''Teatro Puccini'' oggi ''Teatro Nazionale'' inaugurato il 1º agosto [[1937]], che conteneva 1200 spettatori
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Sorte diversa toccò a [[Castelrosso (Grecia)|Castelrosso]]. Quando l'Italia capitolò, il 10 settembre 1943, l'isola fu occupata dalle forze britanniche, che ne conservarono il possesso per il resto del conflitto. I soldati italiani lasciarono l'isola il 28 settembre 1943.
Il governatore, [[ammiraglio]] [[Inigo Campioni]] rimase in carica fino al 18 settembre 1943 in qualità di governatore civile, dopo aver ordinato la resa della guarnigione italiana di Rodi, per poi essere deportato. Venne sostituito dal vicegovernatore [[
Nel luglio del 1944 vennero arrestati gli [[ebrei]] [[sefarditi]] (circa 1815). Quasi tutti provenivano da Rodi, tranne un piccolo gruppo di Coo. Scamparono alla deportazione circa 50 ebrei di nazionalità turca, che furono trasportati nell'allora neutrale Turchia. I restanti furono inviati nei campi in Germania, con tre navi da Rodi ed una da Coo. Di questi solo 178 tornarono dai campi di sterminio. I sopravvissuti, formalmente di nazionalità italiana dopo il 1948, non trovarono né a Rodi né in Italia una accoglienza adeguata. Le proprietà ebraiche erano state requisite dal governo italiano e ridistribuite alla cittadinanza italiana nel 1944: la popolazione greca di Rodi prese possesso delle proprietà abbandonate in seguito al rientro degli italiani.
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=== Varie architetture ===
Nel periodo di amministrazione italiana, ed in particolare durante il [[regime fascista]], furono realizzate sulle isole numerose opere pubbliche, (strade, edifici e altro), alcune di notevole rilievo come la ricostruzione del [[Palazzo dei Gran Maestri dei cavalieri di Rodi]] a Rodi.
Da citare anche la realizzazione della cittadina di [[Portolago]], oggi Lakki nell'isola di [[
Viaggiando in queste isole si ritrovano oltre ai resti archeologici classici di grande valore come l'Acropoli di Lindos (Rodi), ed alle eccezionali vestigia medioevali, (centro storico di Rodi ed altri castelli e fortezze), ed ai villaggi tradizionali, anche le architetture e le costruzioni tipiche del [[ventennio fascista]] che acquistano oggi, come rilevato da alcuni osservatori, una [[atmosfera]] quasi [[Federico Fellini|felliniana]] come il Grand Hotel di Rodi, "Albergo delle rose", o il [[cinema]] di Portolago, ecc. o sempre [[particolare architettonico|particolari]] come i lungomare, i lampioni, le balaustre.
In diversi luoghi di queste isole si può ancora osservare uno [[spazio architettonico]] ''[[Art
=== Abitanti del Dodecaneso ===
Il Dodecaneso è un luogo di grandi intrecci di popolazione, come tutto il Levante. I gruppi di popolazione più rilevanti sono stati:
* Greci di religione [[Chiesa ortodossa|ortodossa]], storicamente la maggioranza della popolazione.
* [[ebraismo|Ebrei]] di origine [[Spagna|spagnola]] ([[Sefarditi]]) che erano 6000 negli [[anni 1930|anni trenta]] (circa il 5% della popolazione del Dodecaneso), vittime di discriminazione sotto l'amministrazione italiana dopo l'entrata in vigore delle [[Leggi razziali fasciste|leggi razziali]] e deportati in massa dai fascisti e dai tedeschi nel corso del 1944. Le poche decine di sopravvissuti non si sono ristabiliti nel Dodecaneso.
* [[Turchi]] di religione [[
== Geografia antropica ==
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| [[Afando]] || 1205 || Afando || 851 03 || 22410-dal 50 al 53, 56, 57
|-
| [[Arcangelo (
|-
| [[Stampalia]] || 1203 || Stampalia || 859 00 || 22430-4
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* [[Luigi Vittorio Bertarelli]], ''Guida d'Italia: Possedimenti e colonie'', [[Touring Club Italiano]], Milano, 1929
* Ercole Tuccimei, ''La Banca d'Italia in Africa'', Presentazione di Arnaldo Mauri, Laterza, Bari, 1999.
* Francesca Calace
* Nicholas Doumanis, ''Una faccia, una razza. Le colonie italiane nell'Egeo'', Bologna, Il Mulino, 2003.
* Antonello Battaglia, ''Il Dodecaneso italiano. Una storia da rivisitare (1912-1943)'', in "Eurostudium" 15 (2010)
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== Voci correlate ==
* [[Isole italiane dell'Egeo]]
== Altri progetti ==
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