Un esempio di questo fenomeno è quello dell'[[astrologia]], che nell'antichità veniva considerata una scienza, poiché inglobava quegli studi che anche oggi appartengono a una scienza, cioè l'[[astronomia]]. L'accumularsi di queste conoscenza ha diviso l'astronomia, che si è attenuta ai dati scientifici via via accumulati, dall'astrologia, che invece è rimasta fedele al modello superato.
L'astrologia è oggi considerata unanimementeuniversalmente "non scientifica"<ref>{{cita web|titolo=The Real Romance in the Stars|autore=Richard Dawkins|editore=The Independent|mese=ottobre|anno=2011|url=https://www.independent.co.uk/voices/the-real-romance-in-the-stars-1527970.html}}</ref><ref>{{cita web|titolo=British Physicist Debunks Astrology in Indian Lecture|editore=Associated Press|url=http://www.beliefnet.com/story/63/story_6346_1.html|lingua=en|accesso=16 agosto 2010}}</ref> ed è considerata ''tout court'' una pseudoscienza.<ref>{{cita web|titolo=Astronomical Pseudo-Science: A Skeptic's Resource List|editore=Astronomical Society of the Pacific|url=http://www.astrosociety.org/education/resources/pseudobib.html|lingua=en|accesso=16 agosto 2010}}</ref> Nel [[1975]] l{{'}}''American Humanist Association'' pubblicò un manifesto sull'astrologia, firmato da 186 scienziati e tra questi 18 [[Premio Nobel|premi nobel]], in cui era scritto che la comunità scientifica era preoccupata dell'aumento delle persone che credono nell'astrologia pur in mancanza di basi e prove scientifiche e nonostante ci siano forti prove contrarie sulla sua validità scientifica.<ref name="humanist">{{cita web|titolo=Objections to Astrology: A Statement by 186 Leading Scientists|editore=The Humanist|url=http://www.psychicinvestigator.com/demo/AstroSkc2.htm|accesso=26 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304031704/http://www.psychicinvestigator.com/demo/AstroSkc2.htm|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref> Il manifesto suscitò l'attenzione del [[Filosofia della scienza|filosofo della scienza]] [[Paul Feyerabend|Paul K. Feyerabend]] che lo criticò nel suo libro ''La scienza in una società libera'' (1978), per il tono autoritario delle affermazioni e per la mancanza di prove a sostegno delle tesi sostenute.<ref>[http://www.enzobarilla.eu/articoli/paul%20feyerabend%20e%20il%20manifesto%20anti%20astrologico%20del%201975.pdf Paul Feyerabend e il manifesto anti-astrologico del 1975, di Enzo Barillà]</ref> Più in generale Feyerabend affermava che la stessa scienza è più aggressiva e dogmatica delle istituzioni religiose.<ref>''Contre la méthode, esquisse d'une théorie anarchiste de la connaissance'', Editions du Seuil, 1979, p. 332.</ref>
Nella scienza la teoria di partenza e la motivazione alla ricerca in sé sono certo importanti (un'ipotesi di partenza sbagliata può fare sprecare tutto il tempo e tutto il denaro seguendo false piste), ma non essenziali: quello che conta è infatti un risultato che sia scientificamente verificabile, anche se contrasta con l'ipotesi di partenza (che verrà cambiata dal nuovo risultato, se si dimostra dopo verifiche che era corretto). Al contrario, nelle pseudoscienze la teoria di partenza è sempre più importante del risultato, al punto che si piegano le osservazioni in modo da adattarle alla teoria di partenza. Ogni volta che una dottrina non ammette di modificare le proprie tesi di partenza in caso di risultati contrastanti con esse, si tratterà di una pseudoscienza.<ref name="Ruscio120" />