Gradlon: differenze tra le versioni
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La giovane Dahut, molto devota al culto degli antichi dèi [[celti]], accusò Correntin, [[vescovo]] di [[Quimper]], di aver reso la città triste e noiosa. Lei sognava una città dove regnava ricchezza, libertà e gioia di vivere.
Così
Una mattina un principe vestito tutto di rosso arrivò in città. Dahut si innamorò immediatamente dello straniero. Ma era il diavolo che [[Dio]] inviò per distruggere la città di peccatori. Dahut gli donò la chiave che rubò al padre mentre dormiva. Il principe aprì le dighe e l'oceano distrusse con furia la città. Gradlon riuscì a scappare da quell'inferno grazie all'aiuto di [[Vinvaleo di Landévennec|san Vinvaleo]]. Sul suo [[cavallo marino]], si mise a cavalcare tra le onde, con un peso che non era altro che sua figlia. Su ordine di san Vinvaleo, abbandonò il corpo di sua figlia e riuscì a raggiungere la riva.
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