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[[File:Pont Transbordeur-01.jpg|thumb|Veduta generale del [[porto vecchio di Marsiglia]], crocevia fondamentale dei traffici illegali di eroina dagli [[Anni 1950|anni '50]].]]
Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]]
Quattro "famiglie" [[Corsica|corse]] controllavano quest'attività: il ''clan Guerini'' (guidato dal gangster Antoine Guerini e dai suoi fratelli Barthelemy, Francois e Pascal), il ''clan Venturi'' (guidato dai fratelli Dominique e Jean Venturi), il clan dei fratelli Joseph e Ferdinand Orsini ed, infine, quello guidato da Joseph Renucci (il quale, dopo la sua morte nel [[1958]], fu sostituito da [[Marcel Francisci]] e Paul Mondoloni che, a differenza degli altri, spostarono la propria base operativa a [[Parigi]] ma anche a [[Cuba]]).<ref name=":4" /><ref name=":6">{{Cita web|url=https://www.ojp.gov/pdffiles1/Digitization/109053Part1NCJRS.pdf|titolo=ORGANIZED CRIME IN THE UNITED STATES|autore=Robert Blakey|data=1982|editore=Office of Justice Programs ([[Dipartimento della giustizia degli Stati Uniti d'America]])|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/07/31/il-tramonto-del-clan-dei-marsigliesi-killer.html|titolo=IL TRAMONTO DEL CLAN DEI MARSIGLIESI I KILLER UCCIDONO ANCHE MONSIEUR - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-06-15}}</ref> I clan Guerini e Venturi godevano della protezione di [[Gaston Defferre]], sindaco di
[[File:LuckyLucianoSmaller.jpeg|thumb|left|[[Lucky Luciano|Charles "Lucky" Luciano]], considerato l'anello di congiunzione tra i mafiosi siciliani ed italo-americani nel traffico di eroina.|alt= Lucky Luciano]]
Il prodotto finito veniva venduto in gran parte ai [[Cosa Nostra|mafiosi siciliani]] [[Pietro Davì]], [[Rosario Mancino]], [[Nick Gentile]], [[Frank Coppola]], [[Antonino Sorci]] e Salvatore Greco, detto «Totò il lungo» o «l'ingegnere», sempre associati a [[Lucky Luciano]]<ref name=":7" /><ref name="archiviopiolatorre.camera.it" />; era frequente il caso che essa raggiungeva in un primo tempo i porti di [[Palermo]] o [[Napoli]]<ref>[[Michele Pantaleone]], ''Poi arrivò Lucky Luciano ed anche Napoli fu Cosa Nostra'', da "[[I Siciliani]]",
{{Cita web |url=http://www.claudiofava.it/old/siciliani/memoria/capire/capire04.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=10 ottobre 2012 |dataarchivio=10 febbraio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120210142656/http://www.claudiofava.it/old/siciliani/memoria/capire/capire04.htm |urlmorto=sì }}</ref> quale base di partenza per l'America, dopo che la [[rivoluzione cubana|rivoluzione castrista]] a [[Cuba]] ([[1956]]-[[1957|57]]) aveva privato i mafiosi siciliani ed [[Cosa nostra statunitense|americani]] di quell'importante centro di smistamento per l'eroina proveniente da Marsiglia<ref name=":9">{{Cita news|autore=Sen. Michele Zuccalà|url=https://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/02_rel_1.pdf|titolo=Capitolo I. L'impianto mafioso|pubblicazione=Relazione sul traffico mafioso di tabacchi e stupefacenti nonché sui rapporti tra mafia e gangsterismo italo-americano - Commissione Parlamentare Antimafia VI LEGISLATURA}}</ref>; per il resto l'eroina veniva spedita direttamente dai trafficanti [[Corsica|corsi]] in [[Canada]] e di là negli Stati Uniti, principalmente a [[New York]] o a [[Montréal]], dove la "merce" veniva ritirata da fiduciari dell'[[Cosa nostra statunitense|organizzazione mafiosa]] che agivano alle dipendenze di [[Settimo Accardi]] ("soldato" della [[Genovese (famiglia)|famiglia Genovese]]), dei fratelli Alberto e Vito Agueci (originari di [[Salemi]]) e di [[Johnny Papalia]]<ref>[http://www.lacndb.com/php/Info.php?name=John%20Papalia La Cosa Nostra<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, "rappresentanti" canadesi della [[Buffalo (famiglia)|famiglia di Buffalo]] (guidata da [[Stefano Magaddino]]), i quali tennero i contatti da un lato con i mafiosi siciliani di [[Salemi]] e [[Castellammare del Golfo]] e dall'altro con i trafficanti italo-americani di [[Toronto]], [[Detroit]] e New York<ref name=":7">{{Cita news|lingua=|autore=Sen. Michele Zuccalà|url=http://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/02_rel_a1.pdf|titolo=Allegato n. 1. Sintesi delle conclusioni del comitato per le indagini sui singoli mafiosi, sul traffico di stupefacenti e sul legame tra fenomeno mafioso e gangsterismo americano|pubblicazione=Documenti della Commissione Parlamentare Antimafia VI LEGISLATURA}}</ref>, dove il consumo di eroina si era particolarmente diffuso in aree vulnerabili, come negli ''[[slums]]'' [[Afroamericano|afroamericani]] e [[portoricani]]<ref name=":6" />, ed aveva preso piede nei [[Cinquantaduesima strada|jazz club]] e nell'ambiente del [[jazz]] statunitense in genere<ref>{{Cita web|url=https://www.liceoberchet.it/jazz-storia-tipologie-e-strumenti-principali/|titolo=Jazz: storia, tipologie e strumenti principali|sito=LiceoBerchet.it|data=2018-07-17|lingua=it-IT|accesso=2022-06-12}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/il-jazz-e-stupefacente/|titolo=Il jazz è stupefacente|sito=il manifesto|data=2018-01-20|lingua=|accesso=2022-06-24}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/06/25/da-parker-baker-ma-non.html|titolo=DA PARKER A BAKER MA NON E' L'EROINA A FARE IL GENIO... - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-06-24}}</ref>; secondo stime delle autorità statunitensi, l'80-90% dell'eroina consumata all'epoca negli Stati Uniti proveniva appunto da Marsiglia.<ref name=":6" />
Nel [[1961]] la [[Guardia di Finanza]] italiana, con la collaborazione del [[Federal Bureau of Narcotics]] americano e della polizia canadese, riuscì ad individuare ed arrestare questo nutrito gruppo di trafficanti in [[Italia]], [[Francia]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e [[Canada]] che si erano raccolti intorno ai due fratelli [[Palermo|palermitani]] Salvatore e Ugo Caneba (espulsi dagli USA nel [[1954]] e residenti a [[Roma]])<ref name=":8" /> in collegamento con l'organizzazione statunitense-canadese di Agueci, Papalia ed Accardi, imbarcando a più fasi verso gli Stati Uniti non meno di 285 kg di [[eroina]] fornita dai corso-marsigliesi ed, in minima parte, prodotta in proprio in un laboratorio clandestino a [[Milano]].<ref name="archiviopiolatorre.camera.it" /><ref name=":9" /> Negli anni successivi, tutti gli arrestati riporteranno severe condanne da parte della giustizia italiana e statunitense.<ref name=":7" />
Nel
Il 7 ottobre [[1964]] la Divisione Narcotici di Marsiglia arrestò il trafficante corso Joseph Cesari (detto "''Monsieur Jo"''), già coinvolto tre anni prima nell'indagine sull'organizzazione dei fratelli Caneba<ref name=":7" /> e considerato l'unico [[chimico]] in grado di raffinare eroina pura al 98%<ref>[http://www.viandante.it/sito24/work/00MAFIA/Anni%201960/Mafia%201964.php Il Viandante - Sicilia 1964<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, il quale venne sorpreso con alcuni complici in una villa nei pressi di [[Aubagne]] in possesso di 115 kg di [[morfina]] base da raffinare e dell'attrezzatura necessaria<ref>{{Cita web|url=https://www.nouvelobs.com/opinions/00006701.EDI0001/drogue-le-f-b-i-contre-marseille.html|titolo=Drogue : le F.B.I. contre Marseille|sito=L'Obs|data=2000-08-18|lingua=fr|accesso=2022-06-12}}</ref><ref name=":4" /><ref name=":6" />. Cesari aveva imparato questa "tecnica" dal fratellastro [[Dominique Albertini]], altro importante "chimico" dell'organizzazione che, già alla fine degli [[Anni 1930|anni '30]], aveva installato a Marsiglia il primo laboratorio clandestino di eroina<ref>{{Cita news|lingua=fr|url=https://www.lemonde.fr/archives/article/1972/04/01/son-suicide-a-peut-etre-marque-la-fin-d-une-filiere-francaise-de-la-drogue_2402685_1819218.html|titolo=Son suicide a peut-être marqué la fin d'une filière française de la drogue|pubblicazione=Le Monde.fr|data=1972-04-01|accesso=2022-06-15}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Jacques de Saint|cognome=Victor|titolo=Patti scellerati (Utet): Una storia politica delle mafie in Europa|url=https://books.google.it/books?id=2aHPAQAAQBAJ&pg=PT164&dq=dominique+albertini+spirito&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjCz5DZ7tT4AhXliv0HHa7CDOQQ6AF6BAgFEAM#v=onepage&q=dominique%20albertini%20spirito&f=false|accesso=2022-06-30|data=2013-10-21|editore=UTET|lingua=it|ISBN=978-88-418-9858-1}}</ref><ref>Catherine Lamour e Michel R. Lamberti'', Il sistema mondiale della droga. La tossicomania come prodotto del capitalismo internazionale'', [[Torino]], [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], 1973.</ref><ref>[[Richard Berdin]], ''Un tale chiamato Richard'', Milano, [[Rizzoli]], [[1976]].</ref>.
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