Vortigern: differenze tra le versioni
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I rapporti tra Britanni e Romani erano stati caratterizzati da una sorta di amore-odio nei secoli precedenti, con frequenti insurrezioni della popolazione [[celti]]ca contro Roma. Con la partenza dei Romani dall'isola in pochi anni si ritornò alla situazione di instabilità e di [[guerra]] continua che aveva caratterizzato la [[Antica Britannia|Britannia preromana]] e che rese così debole e vulnerabile l'[[isola]] al punto da far rimpiangere il governo romano.<ref>Dopo oltre tre secoli di dominio romano, bastarono pochi decenni per cancellare quasi tutto il lascito di [[Roma]]. La situazione si fece paradossale al punto tale che le varie tribù celtiche della Britannia elessero ognuna un proprio capo con la conseguente lotta intestina per il potere. Le tribù univano le proprie forze solo in occasione di attacchi provenienti dall'esterno. In pratica, le tribù celtiche costituivano dei potentati autogovernati da capitribù locali, mentre le residue forze britanno-romane erano concentrate in alcune città e servivano i potentati locali come mercenari. Non tutti i contatti col mondo romano erano stati però recisi, tant'è che da Roma per ben due volte (forse tre, se venisse confermata la versione di Beda il Venerabile circa una missione romana nel [[417]]) venne inviato in soccorso all'ex provincia un abile generale, [[Germano d'Auxerre]], col compito di riorganizzare le difese dell'isola, di sedare le lotte intestine, di ricacciare in mare gli invasori e di tenere, almeno formalmente, questa terra sotto il controllo nominale di Roma. La prima volta (accertata storicamente) che Germano d'Auxerre venne in Britannia fu nel [[427]], quando riorganizzò le forze filoromane e batté le forze alleate di Pitti ed Angli nella cosiddetta [[Battaglia dell'alleluja]], svoltasi nel [[429]] in una località ancora imprecisata, ma quasi sicuramente non distante dalle boscose rive del fiume [[Humber]], la zona in cui storicamente approdarono gli Angli e non eccessivamente distante dalle terre in cui erano stanziati i Pitti. Egli avrebbe, poi, governato la Britannia nel ruolo di "vicarius" e viene dunque da chiedersi, ammesso che la tradizione di Beda sia corretta, se non fosse questo generale il mitico Re Artù della tradizione successiva. A questo punto la politica e la giustizia furono prese in mano dalle autorità municipali e piccoli signori della guerra andarono emergendo in tutta la Britannia. Beda parla di un imperatore "Costanzio" di [[Costantinopoli]] quale autorità cui Germano riportava, ma [[Bisanzio]] era troppo lontana e la Britannia non era sotto la sua sfera d'influenza. Inoltre, l'[[Impero romano d'Oriente]] era retto, all'epoca, da [[Teodosio II]], quindi, viene da ipotizzare che questo fantomatico "Costanzio" sia in realtà il generale [[Flavio Costanzo]], marito di [[Galla Placidia]] ed associato per breve tempo all'imperatore d'occidente [[Onorio (imperatore romano)|Onorio]], deceduto nel [[421]]. Ma, in ogni caso, egli avrebbe governato solo sulle classi sociali elevate, ovvero sulla popolazione romano-britannica residua, non certamente sulle tribù a livello generale. Così, presso le popolazioni indigene, l'uso del [[lingua latina|latino]] fu abbandonato, il [[Cristianesimo]], che era ancora debole nell'isola rispetto alla [[religione]] [[druidi]]ca, divenne un culto di nicchia e le città furono evacuate e lasciate in rovina, così come anche il [[Vallo di Adriano]] e le diverse fortificazioni, che divennero delle cave di materiale edile</ref> In questi anni si assistette, oltre alle lotte intestine per il predominio sulla Britannia, a un intensificarsi delle scorrerie di [[Juti]], [[Angli]], [[Sassoni]], [[Frisoni]], [[Pitti (popolo)|Pitti]] e [[Scoti]].<ref name="heather" />
Le guerre intestine sconvolsero l'isola per un trentennio, fino a quando, verso il [[441]], un capo-clan assoldò dei mercenari [[anglosassoni]] e juti per combattere e sconfiggere i capi rivali, alcuni dei quali di famiglie Romane, come pure lui il cui padre era un certo Vitalianus signore di ''[[Glevum|Colonia Nervia Glevensium]]'' (Glouchester). Vortigern contava di usare questi mercenari germanici anche per proteggere i suoi domini dalle incursioni dei vicini barbari: Pitti, Scoti ed Attacotti. La [[tradizione]] identifica questo capo, di cui non si conosce il nome di battesimo, essendo Vortigern un semplice titolo, corrispondente più o meno al nostro "tiranno". Lo scontro decisivo tra Sassoni, al servizio di Vortigern e Pitti avvenne probabilmente a [[Vindolanda]] nel [[452]]. La sanguinosa [[battaglia]] vide i Sassoni prevalere e da allora i Pitti, stando alle [[cronaca (storia)|cronache]] posteriori, non fecero più incursioni a [[sud]] del Vallo di Adriano. La scelta di servirsi di barbari come mercenari, anziché di far ricorso a Roma, può esser stata obbligata dal fatto che, dal [[440]], il reale potere di Roma era praticamente confinato alla sola [[Italia]]. Per sancire l'ingresso dei Sassoni in Britannia venne celebrato il matrimonio tra Vortigern e la figlia del capo dei mercenari sassoni, cosa che non fu ben vista dai Britanni cristiani. I Sassoni erano infatti ancora [[paganesimo|pagani]], mentre una parte dei Britanni era composta da cristiani, anche se questi seguivano l'[[eresia]] di [[Pelagio]]. Il prezzo dell'accordo con i Sassoni si rivelò molto oneroso, in quanto prevedeva la cessione del Kent, dell'[[isola di Thanet]] e dell'[[isola di Wight]], il mantenimento da parte del popolo dei mercenari e delle loro famiglie che si stabilirono sul suolo britannico per sfuggire a una [[carestia]] che aveva colpito le loro terre d'origine: lo [[Jutland]], l'[[Hannover]] e lo [[Schleswig-Holstein]]. Gli invasori Anglosassoni si accorsero ben presto che senza il loro aiuto Vortigern era incapace di mantenere il controllo dell'isola e di opporsi alle scorrerie di Pitti e Scoti. Il giogo imposto alla popolazione dai nuovi arrivati era però così pesante che nel [[446]] venne inviata una petizione al comandante in capo dell'[[esercito romano]] sul continente, [[Flavio Ezio]], affinché sbarcasse e liberasse l'isola. La petizione, conosciuta come ''[[Gemitus Britannorum]]'' (in inglese "[[Groan of the Britons]]"), rimase però inascoltata perché i [[Storia romana|Romani]] erano impegnati a contenere gli [[Unni]] di [[Attila]]. Nel [[449]], non accontentati nelle loro richieste di nuove terre, i mercenari si ribellarono e furono raggiunti da nuovi contingenti. Nel [[450]] l'occupazione si estese a macchia d'olio a tutta la parte orientale dell'isola. I mercenari ebbero sicuramente la meglio sulle deboli truppe di Vortigern, che morì quasi certamente dopo pochi anni, forse nell'agguato teso dai Sassoni presso [[Stonehenge]] durante le trattative di pace in cui vennero massacrati numerosi capi dei Britanni ([[454]]). Stando alla cromaca di Nennio, dopo alcuni anni di scontri tra Britanni e Sassoni, si pervenne ad un accordo per stipulare la pace da tenersi una sera presso Stonehenge la notte del soslstizio estivo. I convenuti, in
== Le fonti e i racconti su Vortigern ==
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